I materiali nel Feng-shui

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Nel feng shui i 5 materiali laterizio, plastica, legno, vetro e metalli vengono associati ai 5 elementi:
fuoco – materie plastiche
terra – laterizi ceramiche e pietre
metallo –  metalli in genere
acqua – vetro.
Vediamo nel dettaglio come nel feng-shui vengono valutati i materiali e i consigli per il loro utilizzo:
Il legno come i metalli naturali è di origine vegetale. In genere i materiali porosi, morbidi e opachi sono considerati yin mentre quelli duri piatti e lucidi yang. Secondo il feng shui le superfici lucide, poiché riflettenti, accellerano il flusso del Ch’i, mentre le superfici opache lo rallentano.

 

 

 

Il legno, ricavato da ambiente vegetale è considerato materiale vivo in base alle sue caratteristiche può tuttavia essere classificato come elemento yin o yang . Ad esempio il pino per la sua leggerezza è considerato yin, al contrario il mogano duro e resistente risulta yang.
Per il feng shui i legni yin tendono a rallentare il flusso dell’energia Ch’i in in un ambiente, mentre i legni yang contribuiscono ad accelerarlo. Il feng shui suggerisce l’uso di questo materiale in ogni parte della casa specie a nord, est , sud-est e sud.  Il legno ha il vantaggio di facile pulizia e limita il pericolo di stagnazione dell’energia.


Materiali come le fibre naturali, giunco, bambù sisal e fibra di cocco sono materiali yin adatti a rallentare il flusso del Ch’i per la loro trama fitta, che presenta però lo svantaggio di una difficile pulizia. I tessuti per le tende i tappeti e i mobili imbottiti, rallentano il flusso Ch’i, rendendo più rilassante l’atmosfera di una stanza.

 

 

 

Impiegati in modo eccessivo però possono provocare stagnazione di energia nell’ambiente. Il feng shui consiglia sopratutto i tessuti naturali come cotone, lana, seta e lino.

 

La plastica essendo un materiale sintetico ha il difetto del flusso bloccante dell’energia Ch’i percui il feng shui ne consiglia impiego limitato.

Anche i mattoni per la loro porosità sono considerati elementi yin se nella casa sono usati a vista non intonacati e possono rallentare il flusso del Ch’i aumentando il rischio di stagnazione negli angoli; usati in modo opportuno conferiscono però però all’ambiente una suggestiva resa materica scenografica.

 

La pietra è considerata yin e yang in base alle caratteristiche fisiche e di lavorazione, pietre dure e lucide come il granito e il marmo sono yang, invece pietre porose e opache come il travertino, l’ardesia e il calcare sono materiali yin.

 


In un interno domestico sono ideali le pareti in pietra yang, che riflettendo il flusso del Ch’i e ne impediscono la stagnazione. Per le pavimentazioni le pietre molto riflettenti sono indicate per tutti gli ambienti che ricevono poca luce durante il giorno, come bagni e ripostigli; sono sconsigliate invece in camera da letto, poiché creano un’atmosfera poco rilassante.


Le ceramica, come le piastrelle sono considerate yin se presentano una superficie opaca, yang se invece sono caratterizzate da una superficie lucida e smaltata. Le piastrelle di cotto yin invece rallentano il flusso del Ch’i creando un’atmosfera calma e rilassante.

 

 

 

Anche i metalli hanno un ruolo importante, quelli lucidi e riflettenti sono materiali yang poiché accelerano il flusso del Ch’i e sono adatti per le aree della casa soggette al ristagno di energia in particolare il bagno.

Molto positiva la lettura che viene data del vetro lucido piatto e riflettente in esso sono presenti tutte le caratteristiche yang e favorisce il passaggio del flusso di energia Ch’i sotto forma di luce e calore. Nel caso di grandi vetrate accellerano il flusso del Ch’i.