Giovani autoproduzioni oltre i confini

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Parlare di design autoprodotto ci sta davvero aprendo gli occhi su un mondo interessante ed in continua evoluzione . Parlando di giovani esperienze di autoproduzione abbiamo scelto  tre realtà, non italiane ma europee perché come accennato il fenomeno del self made design non è una questione solo italiana.

Ecco Love, Ana, uno di  Studio di progettazione aperto nel 2011 a Zagabria in Croazia . I progetti sono tutti firmati da Ana Tevsic Naukovic e prodotti in piccole serie, con l’aiuto di artigiani locali. Lo studio è anche  negozio ed ha ricevuto il premioInternational Design Awards nella categoria Professional / Office per l’Interior design. Diversi prodotti di Love Ana sono stati indicati come Best Buy e Best New Product da riviste come Elle Decoration, IDFX o Damn. Lampada Traveller ha ricevuto il premio AZ People’s Choice Award .

L’attività di autoproduzione, oltre ad essere supportata da un e-commerce ha quindi anche una sede fisica nel cuore di Zagabria.

Prodotti come Honeycomb, un set di sottobicchieri in ceramica con diverse varianti di colore e dimensioni, Ruoka Canape, il vassoio in spicchi realizzato   in legno d’olivo insieme o lo Specchio VOIR, che può essere utilizzato come porta  anello o supporto per bracciale, sono tutti realizzati artigianalmente.

Ci spostiamo in Danimarca con il progetto Line Bak Ceramics Kolding design e lavorazione artigianale di ceramica. Line Bak Bräuner è laureata  in ceramica all’ Accademia di Belle Arti ad Aarhus. La progettista realizza oggetti di design in ceramica lavorandoli personalmente .

Ecco due suoi progetti semplici, allegri e vivaci  che uniscono forma e funzionalità come  SALT-KAR o Herb POTTE.

 

 

Terza realtà è un progetto condiviso da due designer che si chiama  Industrials Handmade fondatori sono Rutger de Regt e Marlies van Putten incontrati durante i loro studi presso la Royal Academy of Arts di L’Aia.

Una giovane designer di talento con formazione in architettura d’interni e uno sperimentatore che condividono lo stesso interesse per il design sperimentale.

Progetti come la collezione Sculpt, vasi  scultorei concepiti con l’uso  di uno stampo flessibile e granuli bio-degradabili. La serie usa la tecnica di stampaggio a parete che  consente al progettista di scolpire intuitivamente durante il processo di produzione. Tutti gli oggetti sono unici e mostrano una riflessione poetica sulle contraddizioni tra artigianato e industria.

The Happy Misfits è  la collezione ispirata dal mondo dei culturisti e la loro capacità di modellare il loro corpo. Rutger ha sviluppato un sistema di stampaggio flessibile ottenuto  utilizzando un palloncino e polistirolo.  La  poltrona Happy Misfits  è esposta al  Vitra Design Museum.

Anche in Sous les Pavés la Plage le  forme emergono durante il processo di colata in sabbia di alluminio con la possibilità di creare forme durante la fabbricazione dello stampo.

 

Ancora una volta l’autoproduzione, mostra tre modi diversi di fare design, mettendo in luce gli spazi indefiniti della creatività.