Design Win Make Story_ facciamo il punto

Pubblicato il Di in Approfondimenti

E così, siamo arrivati alla quarta edizione di Design Win Make, il contest promosso da MakeTankl’ecommerce degli Artigiani Digitali italiani insieme ad Arredativo.it, un ‘idea nata in un pranzo di lavoro, nel ormai lontano 2013.

Stampa 3D, taglio laser, innovazione tecnologica ed ovviamente design. Sono questi gli ingredienti del concorso, rivolto a tutti i creativi, i quali progettando e scoprendo queste tecnologie possono, se vincitori, alla fine, vedere realizzato il loro progetto. Ogni volta un tema diverso, ogni volta tante idee interessanti, che ci mostrano quando la creatività sia sempre fonte inesauribile di novità.

Un concorso giovane, ma già con una sua piccola storia.

Questo non è un articolo “amarcord”, piuttosto un riconoscimento alla creatività di coloro che difronte ai tanti concorsi, decidono ogni volta, di mettersi in gioco. E in questi anni con DWM, lo hanno fatto in molti.

Ci sono esempi di progettisti che proprio grazie al contest o anche grazie ad esso, hanno ricevuto un discreto successo oppure hanno trasformato una occasione e una passione, quella per il design, nella  loro principale attività.

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Correva l’anno 2014, ed era l’anno della prima Edizione di Design Win Make, edizione  dedicata al taglio laser.  Come sempre il progetto doveva essere un oggetto semplice, facile anche da spedire, maneggevole, poco ingombrante e non eccessivamente pesante o fragile.

 

“Abbiamo ideato DesignWinMake – diceva Laura De Benedetto di MakeTank – perché vogliamo trovare oggetti innovativi sul piano del processo produttivo, ma anche belli nel design e potenzialmente industrializzabili….” . Prosegue Laura De Benedetto “innovare attraverso il design vuol dire creare oggetti con funzionalità tradizionali, ma progettati con creatività e prodotti con uno sguardo rivolto al futuro”.

 

Il progetto vincitore della prima edizione fu Lampa, progettata da  Mirko Carsana. Una lampada da tavolo dal design discreto nata, come confessava all’epoca il giovane designer “… per soddisfare un bisogno,  creare una luce diffusa sul tavolo di lavoro, senza occupare spazio ”

Secondo classificato Fish&Shirt di Mattia Niccolai e Silvia Ciarini, una clip originale, che s’inserisce su qualsiasi tipo di indumento dotato di bottoni e asole permettendo di fermare i fili delle cuffie o dell’auricolare del proprio smartphone o lettore di MP3. Un oggetto riciclabile al 100% ed economico nella progettazione e produzione.

Tra gli altri progetti segnalati della prima edizione anche Eq_Sounds so Good di Martina Airola e Sebastiano Pelli, Beltful di Valentina Bongiovanni e Gianna Moscoso Thompson, Crolib di Alessio Rocchi e Kuku di Elisa Radice. 

L’anno successivo, seconda edizione di DWM, questa volta, si invitava i designer a misurarsi con la stampa 3D. Un’occasione interessante per i designer perchè il contest offriva la concreta possibilità di  misurarsi con un vero progetto finalizzato alla realizzazione di un prototipo che sfruttasse  questa tecnologia. All’epoca si cominciava a parlare sempre più concretamente di stampa 3D, una tecnologia che si stava affacciando sul panorama del design contemporaneo, offrendo poi vari sviluppi e possibilità che ancora oggi sono in divenire.

La seconda edizione ha visto protagonista il fashion design e tanti bei progetti che hanno avuto anche un loro seguito molto, molto interessante. Ad aggiudicarsi il titolo di progetto vincitore della seconda edizione sono stati i gioielli di Barsa progettati da Sara Barroccu. Una deliziosa parure composta dagli orecchini Origini e il bracciale Monumenta. 

 

 

Secondo classificato il progetto di Troy Nachtigall, con l’elegante parure Twist of Fate e al terzo posto, ex aequo, due progetti: Skiddi, originale accessorio per sciatori ideato da Sergio Pedolazzi ed Enzo Nezi; e Cambiami, simpatico modello di occhiali trasformisti progettato da D’Arc.Studio. Questi due progetti sono entrati in produzione. Skiddi, il mini-trolley tascabile per il trasporto manuale degli sci è stato realizzato e prodotto grazie al crowdfoundig. Gli occhiali Cambiami sono poi stati prodotti e distribuiti da .bijouets, dando inizio ad una vera e propria linea di occhiali in stampa 3D.

E’ proprio vero che l’importante è partecipare !

 

Terza edizione è stata DWM Metal Edition,  il contest dedicato alla progettazione di oggetti in metallo realizzati con il taglio laser. A vincere l’edizione è stata “Luma”, il portacandele in acciaio inox tagliato al laser di Alessandro Giacomelli e Marco Redaelli di MadesinLuma è un portacandela composto da un foglio di acciaio inox tagliato a disegno, piegato e autoportante.

Tra gli altri progetti segnalati il centrotavola flessibile “Piegami” di Ilaria La Manna, secondo classificato, e i due progetti arrivati terzi ex-aequo: la griglia di ventilazione con funzione decorativa “Skin” di Alessandro Nan, e ”Ortograffetta”, originale supporto per l’orto, firmato da Elisa Tedoldi in vendita che trovate in vendita su MakeTank.

 

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Ed eccoci così alla 4° edizione, lanciata lo scorso 5 luglio, in occasione della conferenza stampa del Museo Del Novecento di Firenze, sostenitore della nuova edizione del concorso, in quanto i progettisti sono invitati a presentare oggetti possibili merchandising destinati al pubblico del Museo Novecento. Un incontro tra arte e tecnologia. si apre cosi all’arte L’edizione di quest’anno è i DWM Innovecento Edition, è ancora stampa 3D, partner tecnico di DWM INNOVecento Edition è Kentstrapper, azienda fiorentina che produce e vende stampanti 3D Open Source.

 

Ora la storia si continuerà a scrivere con i vostri progetti che dovranno pervenire entro il 26 Settembre 2016. Tutte le informazioni le trovate qui.

In bocca al lupo!