Minimalista o Tecnica: 5 Scrivanie a confronto

Pubblicato il Di in Approfondimenti, Scrivania, Ufficio

Non chiamatele tavoli, le scrivanie sono degli arredi pensati per rispondere ad esigenze specifiche organizzative e funzionali.

Ma non tutte le scrivanie sono uguali lo stile è sempre elemento imprescindibile che consente di orientare la scelta per l’ambiente in cui viene collocata, sopratutto quando si tratta di collocare quest’ultima nella zona giorna facendo convivere la zona lavoro con il living.

Abbiamo scelto 5 scrivanie diverse  che raccontano 5 modi di essere, forse tra queste trovate la vostra…

Il tecnico: Scrivania Oscar di  Valsecchi 1918

Elegante e  sofisticata questa scrivania  disegnata Giorgio Bonaguro, sembra essere pensata proprio per le professioni tecniche come l’architetto e il disegnatore.

La struttura essenziale è in noce massello arricchita dalla presenza di  pratiche ed eleganti tasche in cuoio pieno fiore sotto il top. In queste tasche si possono collocare i disegni, i libri i documenti tenerli riposti ma averli sempre a portata di mano.

 

 

Il minimalista: Scrivania Victor di  Hartô

Disegnata da Pierre-François Dubois, propone un design minimale ma allo stesso tempo fresco e funzionale. Linee moderne ed essenziali, caratterizzata dalla presenza di due materiali: il legno e il metallo.

La scrivania è dotata di  cassetti con divisori ideali per riporre accessori e documenti inoltre lo spazio vuoto tra i supporti metallici permette di far passare comodamente i cavi dando maggiore ordine..

 

 

Il sognatore: REWRITE di  Ligne Roset

Non passa inosservata questa scrivania progettata da GumFratesi creata per una mostra al Museo di Arte e Design di Copenaghen nel settembre 2009, poi prodotta da Ligne Roset.

Nasce con l’idea di un desk  per isolarsi dal mondo, Rewrite intende riscrivere il modo di lavora ralletando i ritmi e lasciando lo spazio per la riflessione.  Concentrazione e schermatura – negli uffici open space, spazi pubblici o in casa. Caratteristica la sua forma arrotondata può essere posizionato liberamente anche al centro della stanza.

La copertura è imbottita e rivestita in tessuto , ha una forma a calotta  sicura e intima. Una protezione acustica contro il rumore dall’esterno e dall’interno.

Il riflessivo: Scrivania Koloro di Ichiro

Progetto dello studio giapponese  Torafu Architects questa scrivania davvero originale ed eccentrica propone ancora una volta il concetto di un luogo di lavoro appartato. Un oggetto ludico  composto da  diversi accessori modulabili: piani girevoli diventano mensole e le aperture si sono ideali per sistemare lampade. Un foro in alto è invece pensato per mettervi una pianta o ancora dei ganci per abiti e cappotti.

Koloro è una  “scatola” intimo dove lavorare ma può essere anche un arredo.con  interno colorato ed esterno in legno chiaro.

 

Il pragmatico: SCRIVANIA KOYA di  Ligne Roset

Disegnata da  Marie Christine Dorner e una composizione geometrica . Koyà è in frassino massello naturale o tinto antracite, con piano di lavoro e ripiani abbinati in panelli impiallacciati di frassino. Le strutture  verticali sono realizzate  in frassino massello tornito con motivo decorativo, sormontato da un uccello scolpito.

Il frassino tinto bianco presenta venature visibili con struttura in frassino naturale, mentre il frassino tinto antracite presenta venature visibili con struttura antracite.

In alternativa, la struttura può essere dotata di 4 soluzioni tessili.

I pannelli tessili sono in realtà devono essere sistemati semplicemente sulle barre orizzontali della struttura, piegati in due e fissati con dei pesi, come biancheria messa ad asciugare, così assicurano la giusta intimità.