(V)alter ego

Pubblicato il Di in Eventi

 

In esclusiva alla Andrea Tardini Gallery i lavori dell’artista emergente, vincitore nel 2016 di un David di Donatello come “Miglior Truccatore” per “Il racconto dei racconti“ di Matteo Garrone

 

Doppi festeggiamenti ad aprile per la Andrea Tardini Gallery: inaugurata  venerdì 7 aprile  alla Giudecca la nuova mostra (V)alter ego, la prima personale di Valter Adam Casotto, mentre sabato 8 aprile  inaugurato il nuovo spazio in Salizada San Samuele, in un vero e proprio “distretto dell’arte” a Venezia, che già offre al pubblico di un ampio numero di gallerie d’arte, design e artigianato di alta qualità.

 

 

(V)alter ego rappresenta il debutto come artista di Valter Adam Casotto, la cui tecnica viene mutuata dalla sua celebre esperienza nel mondo del cinema come truccatore prostetico cinematografico. Questo peculiare percorso ultradecennale, gli ha permesso di approfondire lo studio e la conoscenza dell’anatomia umana e dei tessuti cutanei, che oggi è in grado di riprodurre con una qualità tale da rientrare immediatamente nel filone iperrealista.

 

La ricerca artistica di Valter Casotto si impernia sulle tematiche del tempo, della trasformazione dell’identità, individuale e del genere umano. Attraverso il corpus delle sue opere, Valter indaga la complessità del concetto tempo, inteso come dogma scientifico, in relazione al non-infinito del corpo umano, che emerge in questa riflessione come guscio mortale, come confine. L’intento dei lavori prodotti dall’artista è quello di creare un paradosso che cerca di valicare il comune senso del tempo così come percepito dalla collettività.

 

Secondo l’artista, la pelle e il nostro corpo, non sono che un guscio che ci appartiene solo per un certo periodo e che non coincide con la percezione soggettiva dello scorrere del tempo. A partire dalle civiltà più antiche, gli individui si sono sempre interrogati sul tema del tempo e la percezione negli esseri umani: Valter si immedesima in questa riflessione, proponendo nuovi e diversi punti di vista, mettendo in scena paradossi temporali, come nell’opera We will never meet at that age, in cui in presenta se stesso anziano ai genitori.

 

L’artista, di origine padovana, ma residente a Londra da diverso tempo, ha all’attivo significative collaborazioni con grandi nomi dell’arte; oltre ad aver realizzato alcune delle sculture di Myths, Monsters and Legends, il progetto di Damien Hirst e Rankin. Come truccatore e creato di effetti speciali, Valter ha operato in famosissime produzioni televisive e cinematografiche (Game of Thrones, Lo Hobbit, Harry Potter, Prometheuse e X-Men, solo per citarne alcune) ed è vincitore di un David di Donatello come Miglior Truccatore nel 2016 con Il racconto dei racconti di Matteo Garrone.

(V)alter ego segna un punto di svolta per l’attività della galleria: in occasione della mostra, Tardini Gallery raddoppia la propria presenza a Venezia aprendo un nuovo spazio a San Samuele, un’area sempre più caratterizzata nel suo ruolo di “isola” dell’arte a Venezia, che già offre al pubblico di un ampio numero di gallerie d’arte, design e artigianato di alta qualità. Una scelta che rispecchia perfettamente l’identità della galleria, che ha fatto del valore tecnico e dell’“artigianalità” nell’opera d’arte la propria materia d’indagine.

 

L’attività nel vasto spazio della Giudecca prosegue in qualità di luogo dedicato alla sperimentazione, ospitando grandi istallazioni, performance, eventi collaterali e collettive di giovani autori che potranno esporre e lavorare come residenti per brevi periodi in questo spazio.