Privato Romano Interno

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L’Ambasciata del Brasile a Roma è onorata di presentare la mostra di Fernando e Humberto Campana Brazilian Baroque Collection, concepita per la Galleria Cortona di Palazzo Pamphilj, per la prima volta sede di una esposizione. La mostra si svolge nell’ambito del 1º Festival di Cultura Brasiliana, organizzato dall’Ambasciata del Brasile in Italia e sponsorizzato da Fiat Brasile in collaborazione con Casa Fiat di Cultura.

Questo è anche il primo appuntamento di Privato Romano Interno, progetto di Emanuela Nobile Mino e della Galleria O. di Roma, finalizzato alla edizione di arredi di designers internazionali, prodotti in tiratura limitata con materiali e tecniche della più nobile tradizione artigianale italiana.

Le mostre sono ospitate in spazi architettonici di epoca e carattere diversi, selezionati secondo un criterio di consonanza con la ricerca tecnica ed estetica di ciascun autore.

L’indole neo-barocca dei fratelli Campana ha trovato una naturale affinità con l’opulenza degli interni seicenteschi della Galleria Cortona di Palazzo Pamphilj che, disegnata da Borromini e adornata nella volta dal grande affresco di Pietro da Cortona (Le Storie di Enea), costituisce uno degli esempi più significativi dell’eccellenza barocca romana.

Per questo speciale interno, i designers brasiliani – soliti nell’utilizzo di materiali umili di origine naturale o di produzione industriale – hanno eccezionalmente scelto di lavorare ad arredi sontuosi utilizzando soltanto materie nobili quali il bronzo, l’ottone e il marmo bianco statuario di Carrara.

L’incontro tra i Campana e il patrimonio iconografico della Roma storica è avvenuto naturalmente. “Questo progetto“, dicono, “è stato un dono, tutto si è svolto in modo assolutamente spontaneo: Roma ci somiglia molto, ci ha aiutato a riproporzionare la cultura figurativa del nostro background, fatta sia di immagini della tradizione storica locale, il barocco in primis, che di visioni e suggestioni provenienti dalla cultura popolare“.

Il Brazilian Baroque dei Campana è infatti una sorta di fenomeno “transgenico”: unisce l’esuberanza e l’espressività, anche degenerate, del barocco provinciale e della cultura popolare, alla proporzione e all’ufficialità della cultura artistica romana.

Il risultato di questa fusione si invera, attraverso l’assemblaggio di elementi decorativi in bronzo dorato attinti al repertorio iconografico dei secoli XVII-XIX, in lampade (da terra, da tavolo, da parete e soffitto) il cui nome è significativamente ripreso dalla città barocca brasiliana di Ouro Preto, e in un candelabro che, a sua volta, porta il nome dello scultore settecentesco Aleijadinho.

“Il nostro barocco è contrassegnato dall’imperfezione, il cui intento è quello di disorganizzare l’armonia, pervertirla e miscelarla ad elementi propri del nostro lavoro”.

Presentati in anteprima nella mostra per cui sono stati appositamente prodotti, gli arredi della collezione Brazilian Baroque sono stati realizzati dai fratelli Campana all’interno di laboratori romani specializzati nella lavorazione del bronzo e del marmo, in un rapporto osmotico di collaborazione tra gli autori e l’officina.

 

Maggiori informazioni: campanas.com.br