“Manifesto”: forse gli altri si erano sbagliati

Pubblicato il Di in Eventi

RIOT STUDIO presenta “Manifesto”: forse gli altri si erano sbagliati (Workshop)

 

Manifesto è il terzo e conclusivo episodio del ciclo d’ incontri WHO IS THE DESIGNER.
Un’indagine allargata attorno al ruolo del designer nella cultura contemporanea.
3 > 7 dicembre dalle ore 9.30 >13/14 >18.30

 

Il format

 

WHO IS THE DESIGNER

Un ciclo di incontri dedicato all’inafferrabile ruolo del designer nella società contemporanea.

In uno scenario globale segnato da continue rivoluzioni tecnologiche e culturali, uno dei ruoli dei designer contemporanei è quello di rendere accessibili e riconoscibili queste profonde trasformazioni in ogni ambito della nostra quotidianità. Allontanandosi speditamente dalla forma e bellezza degli oggetti, i designer del nostro tempo hanno avviato un’interessante strategia di re/interpretazione degli scenari della nostra vita di ogni giorno. Occorre comprendere che i designer sono gli intellettuali universali del terzo millennio e che il design non è solo disegnare seggiole più o meno belle.

 

Di fronte alla complessità del reale, i designer procedono per tentativi e piccole rivoluzioni. Nel suo saggio Un pensiero finito, Jean Luc Nancy afferma in tutta la sua drammaticità la perdita del senso, lo smarrimento del significato del mondo, delle cose, proponendo come possibile strategia d’azione, il riavvicinamento a pietre e strade, passioni e desideri, con la massima apertura, la massima energia, mettendo in movimento dispositivi relazionali e progettuali alternativi capaci di segnare nuovi modi di produrre senso.

 

Il workshop

 

“MANIFESTO”: forse gli altri si erano sbagliati Manifesto è il terzo e conclusivo episodio della serie del ciclo di incontri WHO IS THE DESIGNER. Un’indagine allargata attorno al ruolo del designer nella cultura contemporanea.

 

Il terzo e conclusivo appuntamento non è solo un dibattito, ma un workshop che cerca di coinvolgere studenti e giovani progettisti in una riflessione più ampia. Questi sono giorni interessanti per il design. Non perché ne possiamo celebrare l’auto-dichiarato maestoso potere, ma piuttosto perché ci troviamo nella posizione di doverne giustificare l’operato. In un momento in cui il mondo della progettazione ha scavalcato qualsiasi confine disciplinare, in cui chiunque e’ libero di appropriarsi del termine design e di usarlo a piacimento per i propri fini, il design stesso ci sembra essere imploso più che esploso.

 

Design è diventato sinonimo per tutto e nulla allo stesso tempo, indefinibile e impossibile da valutare. Questo workshop è un processo critico in cui possiamo fare e progettare, riflettendo sulla nostra professione ed il nostro ruolo nel mondo. Attraverso un dibattito il cui linguaggio è fatto di magneti da frigo, posate di plastica e sedie da giardino I partecipanti si confronteranno con i manifesti dei movimenti precedenti, concludendo con una personale dichiarazione di guerra. O d’amore.

 

Le modalità

 

I partecipanti saranno guidati attraverso un processo che parte da alcuni celebri manifesti del design moderno, i quali – convertiti in magneti da frigo – potranno essere riappropriati e manipolati fino alla creazione di un manifesto originale (ogni partecipante si porta a casa un kit di magneti/manifesto).

 

Ciascun manifesto prodotto dai partecipanti sarà il punto di riferimento per la riconsiderazione di piccoli archetipi di massa quali bicchieri, posate, piatti e cannucce di plastica, tovaglioli, penne, accendini, etc.

 

Questa attività conduce alla fase finale in cui i partecipanti, divisi in coppie, si confronteranno con la sedia di plastica da giardino. Queste sedie potranno essere, tagliate, colorate, deformate, bucate, assemblate e manipolate in qualsiasi modo al fine di realizzare una rappresentazione tridimensionale del manifesto di ciascuna coppia. La mostra finale è costituita dalle sedie, dai manifesti, dagli archetipi di plastica rivisitati. La presentazione dei progetti sarà occasione per discutere sulla nostra professione, sui nostri ideali e su come possiamo relazionarci con la produzione di massa.

 

Per partecipare occorre fornire un proprio profilo, il WS si rivolge a studenti, professionisti, artisti, designer e chiunque interessato a vivere l’esperienza.

 

Come iscriversi

A partire dal 1 novembre fino al 30 inviare una mail di richiesta a: info@riotstudio.it specificando nell’oggetto “manifesto”.

Nel corpo della mail inserire:
_ nome e cognome
_ professione
_ sintesi del vostro profilo professionale
_ breve motivazioni a partecipare al WS

_ (facoltativo) Allegare max 4 immagini di vostri lavori e un breve CV (per un totale di max 5 MB)

 

il workshop prevede max 16 partecipanti
100 euro la quota d’iscrizione
80 euro per gli studenti
entro il 2 dicembre riceverete via mail conferma di partecipazione con le info necessarie.

Tutto il materiale utile sarà da noi fornito