Bardi’s Bowl Chair

Pubblicato il Di in Pezzi Storici, Poltrone, Salotto

L’opera di Lina Bo Bardi spazia dall’architettura all’illustrazione, e per quanto riguarda il design uno dei più noti progetti è la Bardi’s Bowl Chair , progettata dall’architetto nel 1951 quando il lavoro per la Glass House in collaborazione con Giancarlo Palanti era giunto al termine. Rappresenta quindi uno dei progetti  realizzati nella prima fase della sua carriera, prima di assumere una visione più critica del design del mobile e preferendo realizzazioni artigianali realizzati per ogni singolo progetto .

Per ricevere l’attenzione internazionale il progetto della Bardi’s Bowl Chair dovette attendere 1953, quando la rivista americana Interiors pubblicò un articolo intitolato ‘Bowls, Baskets and Bags’ , confrontando la Bardi’s Bowl Chair alle sedie di Eero Saarinen , Irena Schawinsky e Roberto Mango .

Bardi’s Bowl Chair è una seduta semisferica appoggiata ad una struttura metallica ad anello, sostenuta da quattro gambe, dalle le forme semplici, funzionali, organiche.

La seduta può essere orientata in diverse posizioni ed essere utilizzata per svolgere molteplici funzioni. Questo nuovo approccio al progetto, in cui l’elemento fondamentale è l’interazione dell’uomo con l’oggetto, è rivoluzionario per gli anni ’50. La Bardi’s Bowlreinventò il modo di stare seduti, favorendo posture naturali e rilassate e testimoniando così un cambiamento culturale in atto, che si traduce in un nuovo modo di comportarsi e vivere più informale e ricettivo, più orientato all’essere che all’apparire.

Bardi's Bowl Chair (fonte: http://itwonlast.tumblr.com/)

Bardi's Bowl Chair (fonte: http://itwonlast.tumblr.com/)

Alla morte di Lina Bordi, nel 1992 , il diritto d’autore per i suoi disegni è stata trasferita all’ Instituto Lina Bo e PM Bardi , che ha concesso ad Arper di produrre una nuova serie di Bardi’s Bowl Chair .

Il cambiamento nelle tecniche di produzione rispetto all’epoca in cui era stata progetta, ha reso necessario un approccio interpretativo di Arper , ma la sfida è quella di rimanere fedeli al disegno originale adattandosi alle condizioni contemporanee della produzione industriale .

Arperha presentato la sedia, fino ad oggi mai prodotta in serie, in anteprima al Salone del Mobile di Milano 2013e in mostra al FuroSalone presso lo showroom Arper.

Bowl chair from Arper presso Showroom Arper Fuorisalone 2013

Bowl chair from Arper presso Showroom Arper Fuorisalone 2013

Bowl chair from Arper presso Showroom Arper Fuorisalone 2013

Bowl chair from Arper presso Showroom Arper Fuorisalone 2013

In virtù di valori condivisi tra Arper e il lavoro di Lina Bo Bardi è nata ancor prima la  partnership dell’azienda alla mostra “Lina Bo Bardi: Together”, dedicata al lavoro dell’architetto italo-brasiliano inaugurata nel settembre 2012 alla British Council Gallery di Londra .

 

Arper affronta, il processo di industrializzazione della Bardi’s Bowl Chair, realizzandone una serie limitata e numerata di 500 pezzi.

Nella progettazione della Bardi’s Bowl, Arper ha adottato un approccio in equilibrio tra l’interpretazione del progetto originale e il valore aggiunto dato dalle proprie competenze tecniche. Ogni passo di questo processo è stato condiviso con l’Instituto Lina Bo e P.M. Bardi, per accertare la rispondenza alle idee originarie di Lina Bo Bardi.