Un omaggio all’architetto anticonformista Charlotte Perriand (Parigi 1903-1999), considerata fra i fondatori del design contemporaneo, è la mostra che dal 6 al 28 giugno viene ospitata all’interno del complesso dell’ex carcere delle Murate di Firenze. Quattro sono i luoghi del complesso delle Murate che saranno aperti al visitatore in un incontro che vuole coniugare l’architettura, l’arredamento e la fotografia per raccontare un capitolo della storia del design.
La mostra, realizzata da Cassina, è organizzata dal Comune di Firenze con la collaborazione di Selfhabitat Cultura, e fa parte del programma “Lezioni di design” 2014 (ciclo di appuntamenti di Selfhabitat Cultura, Ais Design e Isia).
Il Refuge Tonneau: un autentico capolavoro di architettura portatile
Il semi-ottagono del complesso delle Murate ospiterà il Refuge Tonneau, un futuristico rifugio di montagna disegnato da Charlotte Perriand e Pierre Jeanneret nel 1938, mai realizzato e completamente ricostruito per la prima volta da Cassina per il Salone del Mobile nel 2012.
Charlotte Perriand, grande appassionata di montagna, con questo rifugio in alluminio anticipa in modo impressionante progetti spaziali realizzati molti decenni dopo.
Spazio per otto: un’oasi spartana completa di tutto l’indispensabile
All’interno del Refuge Tonneau si può scoprire la geniale organizzazione millimetrica degli interni, una sfida intrigante per Charlotte Perriand che ha sempre amato studiare e facilitare i gesti che legano uomo e arredi negli spazi ridotti.
L’apertura a bussola antifreddo dà accesso ad un piccolo spazio, suddiviso in un piano terra con quattro letti singoli e in un soppalco con due letti matrimoniali, in grado di ospitare fno ad otto persone.
Molto attenta al tema dell’arrangement, la Perriand trova un posto per ogni cosa. La stufa è interna al tubo centrale in acciaio e riscalda l’intero ambiente con il minimo ingombro. I letti al piano terra sono ribaltabili grazie ad un sistema di cinghie in cuoio ispirato ai vagoni letto dell’epoca, trasformandosi in sedute per il giorno. La minuscola area cucina si compone di un piano di lavoro in legno in cui è inserito un lavello in acciaio dove sciogliere la neve. Accanto, appositi contenitori per le vivande di prima necessità, un ripiano per il fornelletto da campo, un vano portazaini e uno portasci.
Ogni arredo è infatti un piccolo escamotage di funzionalità e bellezza, una soluzione che si relaziona con intelligenza alle altre. Un pensiero sempre attento alle esigenze di chi vive intensamente la montagna, il freddo, la natura, e cerca un momento di ristoro e di riposo.
Il rapporto tra l’uomo e l’arredo all’interno delle installazioni colorate
Nella vicina Sala vetrata cinque capsule in plexiglass colorato, ispirate al Refuge Tonneau, contengono una selezione di mobili disegnati da Perriand e realizzati in esclusiva mondiale da Cassina. Qui si trovano, per citarne alcuni, il set di tavolini sovrapponibili “Petalo”, la chaiselongue “Tokyo Outdoor” in teak e il tavolo “Mexique”.
Questi oggetti esprimono i concetti cardini della sua poetica mettendo in evidenza la centralità dell’uomo nel suo progetto. Parole chiave quali funzione, gesto, forma, economia, tecnica, costituiscono diversi piani di lettura dell’opera di questa donna pioniere del Movimento Moderno.
All’interno di una delle strutture si trova anche l’edizione limitata (1000 pezzi) della chaise-longue “LC4 CP” d Le Corbusier, Pierre Jeanneret, Charlotte Perriand, sviluppata da Cassina per il 110° anniversario dalla nascita della Perriand come omaggio a Charlotte Perriand in occasione della Collezione Icônes 2014 di Louis Vuitton.
La “LC4 CP” è estremamente innovativa grazie alla lavorazione del materasso autoportante che è stato sviluppato con il know-how industriale di Cassina el’expertise di Louis Vuitton nella selleria artigianale: il cuoio naturale fornito dalla conceria di Louis Vuitton è fissato direttamente alla struttura.
La vita e i viaggi di Charlotte Perriand attraverso il suo obiettivo
I ricordi fotografici di Charlotte Perriand, arricchiti da una seconda selezione di arredi firmati Cassina, si troveranno nella Sala delle Colonne, al primo piano. Gli scatti raccontano la sua passione per la natura, l’architettura e l’umanità scoperte durante i suoi viaggi e soprattutto permettono di comprendere il processo di creazione dei suoi arredi. In particolar modo si evidenziano due linee di ricerca e osservazione del mondo circostante: natura/art brut e i differenti modi di sedersi.
L’osservazione della natura attraverso l’obiettivo fotografico mette in evidenza la bellezza e la preziosità dei dettagli e dei materiali che Perriand ha trasposto in mobili quali i tables en forme libre o i tavoli “Plana” i cui piani in legno hanno bordi arrotondati che richiamano alla mente i sassi levigati dal mare.
Nulla sfugge al suo originale carnet d’appunti (la macchina fotografica) da cui trae rifessioni anche sui differenti modi di sedersi e riposarsi: emerge così, osservando foto e oggetto simultaneamente, un sentimento estetico, un signifcato e una risonanza profonda, quell’armonia fondativa della sua “arte di costruire, arte di abitare, arte di vivere”.
Il segno del moderno. Omaggio a Charlotte Perriand
Al piano terra della Sala delle Colonne infne prende posto la mostra di progetti grafici curata da RovaiWeber design che ha coinvolto dodici progettisti grafici italiani per interpretare in un manifesto il lavoro e il signifcato di Perriand, il suo ruolo di riferimento indiscusso nel panorama del design internazionale, il suo talento nell’innovazione e nell’aver saputo davvero vedere oltre. D’Apostrophe, Marco Fornasier, Jeckill and Hyde, Kids Studio, Niccolò Mazzoni, Francesco Messina, Bruno Morello, Mario Piazza, Andrea Rauch, Stefano Rovai, Gianni Sinni, Leonardo Sonnoli e Irene Bacchi, ciascuno utilizzando il proprio linguaggio visivo, rendono omaggio alla grande Charlotte, icona di una modernità che ha davvero lasciato il segno.
Un convegno per raccontare il mondo di Charlotte Perriand
Per presentare la mostra alla città e approfondire i temi cari a Charlotte Perriand il giorno dell’inaugurazione, il 6 giugno è in programma, dalle 18, un convegno nel quale interverranno Pernette Perriand-Barsac, la fglia dell’architetto, Jacques Barsac, il più grande esperto delle opere di Charlotte Perriand e curatore dell’Archivio, Barbara Lehmann, Responsabile dell’Archivio Storico Cassina e il presidente dell’Associazione italiana storici del design, Vanni Pasca. Il 17 giugno (alle ore 18) invece presso il Caffè delle Murate si torna a parlare di Perriand all’interno di un incontro incentrato sul tema della recente scoperta del design al femminile nella storia.