Robie chair

Pubblicato il Di in Pezzi Storici, Sedie, Soggiorno

Sicuramente è tra i più importanti architetti nella storia del XX secolo, si tratta di Frank Lloyd Wright di cui abbiamo visto vita, opere e pensiero. E’ evidente che  Frank Lloyd Wright è stato un personaggio importante per l’ interior design , come oggi lo definiamo. Quindi non solo architettura ma anche design, fatto che risulta evidente da molti sui progetti nei quali, come spesso accadeva progettava elementi e componenti d’arredo, nati specificatamente per i contesti per i quali erano stati progettati.

Frank Lloyd Wright, Dining Table and six Chairs, 1908-10, Designed for the Frederick C. Robie Residence, Chicago, (fonte:http://arttattler.com/ )

Frank Lloyd Wright, Dining Table and six Chairs, 1908-10, Designed for the Frederick C. Robie Residence, Chicago, (fonte:http://arttattler.com/ )

Progetti di arredi che sono entrati nella produzione oggi grazie a Cassina azienda italiana che negli anni 70 ha acquistato i diritti dei disegni di  Frank Lloyd Wright e oggi proposti nella collezione “Cassina I Maestri”. Tra questi prodotti figura anche 601 ROBIE 1 una sedia dal design austero disegnata nel 1908 e in produzione dal 1986. E’ una sedia con schienale alto a listelli, in ciliegio naturale o tinto noce, caratterizzata da un sedile imbottito in poliuretano espanso e con rivestimento in tessuto o pelle. 

Frank_Lloyd_Wright_Robie_1_Chair_nky

Le sedie con schienali alti e montanti verticali in legno, costituivano una parte importante dei mobili usati per l’interno della prairie houses di Wright. Wright ha optato per primo per questo tipo di sedia nella sua casa, Oak Park House, nel 1895 al fine di dare una maggiore definizione per l’area intorno al tavolo da pranzo e anche per rendere l’ambiente più intimo. La sedia venne progettata per la sala da pranzo della casa di Frederick C. Robie, considerato uno degli edifici più importanti della storia dell’architettura americana.

Interno della Robie house (fonte: www.mariabuszek.com)

Interno della Robie house (fonte: www.mariabuszek.com)