Autoproduzioni al Salone Satellite: la ricerca

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Parlare di Design Autoprodotto significa anche raccontare storie ed esperienze diverse. Ne abbiamo viste molte in questi mesi, sopratutto durante il Salone Satellite, una delle vetrine più importanti per i giovani designer. Ed è qui che molto spesso i progettisti portano i loro progetti che nascono proprio da esperienze di autoproduzione. Ecco cinque realtà (tra molte) che abbiamo deciso di presentarvi:

Kaamos group, è un collettivo di designer finlandesi:  Matti Syrjala, Anna Palomaa, Katriina Nuutinen, Vesa Kattelus e Erik Bertell. Cinque progettisti con formazioni diverse: design della ceramica, del vetro, della grafica e dall’arte. Il collettivo ha debuttato nel 2009 a Stoccolma e nel 2011 partecipano al Salone Satellite di Milano con la mostra Plop. I  progetti del collettivo, sono fortemente ispirati dalla cultura finlandese e dalla produzione tradizionale. Obiettivo è  produrre prodotti innovativi, senza dimenticare i valori locali ed ecologici. I prototipi sono prodotti  creati in collaborazione con artigiani finlandesi, ma adatti anche per la produzione in serie. Ecco alcuni dei loro progetti.

 

Büro Famos è un’altra realtà del nord Europa, uno studio  con sede a Berlino fondato nel 2012. Anna Litwin e Romin Heide  combinano tecniche tradizionali con nuovi materiali e processi moderni di sviluppando prodotti e soluzioni contemporanee. Li abbiamo visti al Salone 2015 con  l’allestimento:  Black Brigh Jugendstil. Qui hanno esposto BOLSA lamp (lampada di vetro),  MIL Coffee Tables,  (tavolini in marmo, vetro e frassino tinto) e la serie Hat Pendant (lampada a sospensione). Tra gli altri progetti dello studio  Büro Famos ,Undefined Objects  il progetto premiato con il NWW Design Award, composto da diversi pezzi che, possono essere montati  in modo semplice e giocoso. Oggetti diversi contenitori  e vasi di piccoli  utilizzabili in molti modi di produzione artigianale di alta qualità.

Sempre a Berlino,  ha sede il progetto SHAPES iN PLAY  studio fondato nel 2008, da Johanna Spath e Johannes Tsopanides. 

Realizzano progetti indipendenti, o su commissione spaziando nei vari   campi del product design. Al Salone  Satellite, li abbiamo visti con il progetto  BESTIARIUM .

Bestiarium è una collezione di oggetti  ibridi  in porcellana. Il progetto dimostra l’approccio sperimentale di ricerca e collaborazione  tra i designer dello studio e l’artista Maria Volokhova . Soggetti di mondo immaginario di sofisticate sculture porcellana, oggetti  prodotti in piccole serie in porcellana che possono essere utilizzati sia come accessori che prodotti efficaci e funzionali nella vita quotidiana.

Da  Frankfurt am Main, arriva al Salone Satellite di Milano anche Christoph Friedrich Wagner  il progettista che all’edizione del 2015 ha esposto  la lampada Whizz Kid e la collezione Vladimir. Whizz Kid è una lampada in metallo che può essere usato come luce a sospensione, da terra o a pavimento. La collezione Vladimir, si compone di 3 prodotti: un tavolo, un tavolino e uno sgabello,  una costruzione semplice   che può essere composta senza attrezzi, ispirata dalle costruzioni iperboliche di Vladimir Schuchov.

Viene invece dal Giappone  Satsuki Ohata, designer che al Salone Satellite 2015  ha esposto Fondue Stool  un seggiolino  fatto con la spugna.  “Fonduta Stool”, perché il processo di produzione è simile a quello di una fonduta di formaggio.  La spugna viene immersa nel PVC,  asciugato con aria calda e  la spugna cambia sua forma naturale grazie al suo peso (gravità).