Domestic Design: quando il design incontra le cose di tutti i giorni

Pubblicato il Di in Approfondimenti

Stupisce scoprire che la vita domestica, quella di tutti i giorni può dare l’ispirazione a progetti di design originali.

La semplicità come parola d’ordine, ed ecco che si trovano  proposte che  ci riportano alla memoria ricordi più o meno lontani e ci danno una dimensione del design alla portata di tutti. Come la collezione “Grandmother Tips” di Alessandra Baldereschi. Si tratta di una collezione di ricette per pulire la casa con erbe aromatiche contenute all’interno di un originale  packaging originale che racconta i rimedi della nonna.

Per pulire la cucine? Melissa e salvia. Come disinfettante ? La cannella. Dentro una simpatica confezione, la soluzione ai più svariati problemi che si posso incontrare nelle pulizie domestiche.

Sono 17 oggetti di forma e dimensione diversa. Ogni oggetto è sagomato per identificare la funzione che svolge, contiene un paio di dosi con erbe aromatiche e/o spezie essiccate con la ricetta da realizzare.

Alla collezione di ricette si aggiungono anche gli 8 utensili in legno con  spazzole, pennelli, scope di varie dimensioni, grucce e profumatori per ambienti, studiati per accogliere le erbe aromatiche fresche e sfruttare le loro proprietà per la pulizia domestica.

 

Quando si pensa alle faccende domestiche, certo viene alla memoria il classico grembiule. A riproporre questo oggetto ci ha pensato Denise Bonapace per Internoitaliano con Cles e Cloz.

Nascono dal concetto dell’abito-grembiule da lavoro, un capo facile e funzionale che nel tempo e nella storia italiana si è evoluto e differenziato, e che è diventato anche d’uso femminile come l’abito incrociato di cotone, indossato per esempio nei film da Gina Lollobrigida e Sophia Loren.

Cles e Cloz, sono due capi democratici,  realizzati da Rivablanca, perfettamente adattabili sia al corpo degli uomini sia a quello delle donne, con una vestibilità che copre tutte le taglie – grazie alla struttura e al nastro in vita.

La riscoperta della tradizione è un tema caro anche al progetto Segnoitaliano. Realtà che si pone l’obiettivo,  di valorizzare e commercializzare prodotti di alto artigianato italiano, a livello internazionale.

Cercando così di fare sistema tra piccole imprese artigiane storicamente qualitativamente significative , utilizzando la  piattaforma sociale e multimediale. Nascono così progetti   contemporanei che portano alla luce oggetti della tradizione come: la ceramica atesina, i coltelli di scarperia o il vetro di empoli.

Quest’ultima è una collezione che  ri-scopre l’industria vetraria toscana del distretto empolese. Ne nasce una collezione di bottiglie brocche bicchieri e molto altro tutto rigorosamente nel tradizionale vetro verde.

 

Ci parla di vita quotidiana anche le lampade di Bulbo. Cynara, Quadra, Systema sono lampade a LED, ad alta innovazione tecnologica, pensate per  la coltivazione indoor di ortaggi, piante aromatiche, fiori e piante grasse.

Bulbo è una start-up italiana nata dalla convinzione che la rivoluzione alimentare parta dalle nostre case, trasformandole nei primi presidi di tutela e conoscenza della natura.

Le ricette della tradizione sono un ricordo indelebile della nostra memoria. Più o meno.  Ma questo è un dato di fatto per “I Tradizionali”. La collezione di ricette tatuabili nati  dal connubio delle passioni di due giovani designer: Marina Cinciripini e Sarah Richiuso.

Sono tattoo recipes illustrati da applicare sull’avambraccio, un valido aiuto per ricordare i passaggi della preparazione mentre si cucina. I packaging sono realizzati con carte ecologiche della linea Crush di Favini, ottenute da sottoprodotti di lavorazioni agro-industriali che sostituiscono fino al 15% della cellulosa proveniente da albero. Le ricette sono disponibili in lingua italiana e inglese.

Non resta che “rimboccarsi le maniche” !