Arredativo Design Magazine

Rabari e Charpoy: il recupero della tradizione nei progetti di Doshi-Levian

Sono molteplici le ispirazioni da cui possono prendere vita i progetti di design. Spesso sono proprio le culture del mondo, le tradizioni, le lavorazioni artigianali un motivo da cui partire, per creare progetti unici e con un valore aggiunto.

Nel panorama del design contemporaneo tra gli studi più “ispirati” in tal senso vi sono senza dubbio lo studio Doshi-Levien, coppia di designer composta da Nipa Doshi e Jonathan Levien. Ne è un esempio Rabari, il tappeto firmato dallo studio per Nanimarquina.

Si tratta di una serie di tappeti che rievocano un ricamo popolare dell’India. La designer Nipa Doshi, di origine indiana, già aveva in mente i ricami fatti a mano  dalla comunità nomadi del Rabaris, regione di Kutch. La zia aveva un laboratorio di ricamo a Ahmedabad, con 25 artigiane altamente qualificate, esperte di ricamo a mano. Le donne sedevano insieme su un tappeto sul pavimento, circondato da specchi scintillanti, seta, cotone e paillettes , come elementi sparsi intorno a loro mentre lavoravano. Per il progetto Rabari, Doshi e Levien, hanno voluto  fare riferimento ai ricami non finiti, come studi sulle diverse tecniche. Le composizioni spontanee dei tappeti, incarnano la serenità e la libertà di improvvisare, insito in ogni fase di un pezzo a mano irriverente e unico.

I tappeti non sono il solo progetto firmato dallo studio londinese ad ispirarsi alle tradizioni e alle culture. Oltre al tappeto Rabari per Nanimarquina  un altro progetto che riscopre la tradizione artigianale in chiave altamente design, è Charpoy di Moroso.

Questi 4 lettini  sposano la lavorazione artigianale delle sarte indiane con l’esperienza italiana nella produzione industriale. Charpoy significa 4 gambe, ed è il daybed indiano. I daybed Charpoy,  sono composti da materassi in cotone e seta, sulla superficie è ricamato l’antico gioco di dadi indiano Chaupar. Il gioco in sé è come gli scacchi e ha portato alla guerra indiana epica di Mahabharata, quando i regni e le mogli sono state combattute come premi. Il grande imperatore Moghul Akbar era così appassionato del gioco che aveva pannelli disposti nel cortile lastricato  a Fatehpur Sikri in Agra, con belle ragazze in sari colorati per i pezzi. Per la tessitura di  Charpoy sono state usate le tecniche locali dello stato occidentale del Gujarat, nota per il suo ricamo. Ogni pezzo ha una data di completamento e i nomi dei ricamatori su di esso. La struttura e i telai, sono invece realizzati in Italia. Risultato un prodotto che unisce tradizione e produzione industriale.