Rabbit chair

Pubblicato il Di in Approfondimenti
Il tema del mese é Apparence, ossia sembianze. Protagonisti sono gli oggetti che con le loro forme iconiche, conosciute, familiari si mostrano come qualcosa di più di quel che sembrano. Oggetti che oltre la forma hanno una funzione perché oggetti d’arredo o accessori funzionali. Tra le ultime novità in questo senso non possiamo non ricordare la Rabbit chair firmata da Stefano Giovannoni oggetto di punta della prima collezione del giovane Brand Queeboo. Si tratta del marchio presentato lo scorso aprile in’occasione del Salone del Mobile di Milano del quale  Stefano Giovanni riveste il ruolo di direttore artistico oltre che di designer insieme a un nutrito gruppo di progettisti affermati quali: Studio front, Andrea Branzi, Marcel Wanders, Nika Zupanc e Richard Hutten.
Rabbit chair ha le sembianze di un simpatico coniglietto, una forma riconoscibilissima ma anche e sopratutto una seduta.
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Sì perché dietro la forma si non si perde la funzione, che questo caso è una seduta, adatta anche per gli esterni. Le orecchie sono lo schienale di questo sgabello, che può assolvere anche la funzione di illuminare. Infatti oltre alla seduta per adulti e quella per bambini si aggiunge anche una versione pensata per essere una lampada.
Rabbit chair è realizzato in polietilene è proposto in 8 versioni di colore (violet, white, light grey, grey, dove grey, light green, pink, orange ) oltre a alla versione speciale Gold disponibile on line su www.qeeboo.com e a Milano a la Rinascente, al Mudec e allo Spazio Rossana Orlandi.
Oggetto di design zoomorfo richiama le opere di Eero Arnio progetti come Pony chair o Tipi chair pur sempre con lo stile giocoso e solare che contraddistingue i progetti di Giovannoni.Una forma che non è una scelta casuale poiché sia nella cultura occidentale che orientale il coniglio è simbolo di amore e di fertilità, è un oggetto dolce e augurale, porta fortuna e buoni auspici. Una visione positiva e propositiva oltre l’oggetto.