L’OGGETTO CHE NON C’è

Pubblicato il Di in Eventi

Siamo tutti diversi. Questo il punto di partenza e il pensiero alla base del vasto e ambizioso progetto The Other Design voluto e sviluppato da Opendot, centro di ricerca e Fab Lab milanese dove design, tecnologia digitale e artigianato si fondono. Anziché produrre un oggetto solo, uguale per tutti, progettato più per la produzione che per le persone, si può lavorare su prodotti unici, fatti localmente, per risolvere le necessità ogni volta diverse degli utenti. Si può fare, insomma, un altro design. Si può fare design in modo inclusivo, rilasciando i progetti in open source per favorirne la diffusione e aumentarne l’impatto sociale. Lo si può fare incentivando la collaborazione tra i progettisti e gli utenti, usando tecnologie di fabbricazione digitale e producendo direttamente all’interno dei Fab Lab.
All’interno di questo vasto pensiero la più recente applicazione operativa è il progetto L’oggetto che non c’è, nato dalla collaborazione a lungo termine tra Opendot e TOG – Together To Go, onlus che nel 2011 ha dato vita a un centro di eccellenza per la riabilitazione di bambini colpiti da patologie neurologiche complesse. Le due realtà si incontrano per fornire nuovi strumenti utili all’attività riabilitativa della Fondazione TOG, ai suoi operatori e al personale clinico, oltre che ai genitori e alle famiglie dei piccoli pazienti.

Lunedì 22 febbraio presso il Fab Lab di via Tertulliano 70, Milano
Opendot e TOG presentano “L’oggetto che non c’è” con un’esposizione
dei progetti ridisegnati dalle due realtà e dagli studenti delle università coinvolte.

h 19.00 presentazione del progetto con esposizione