Appunti per un Interno Minimal

Pubblicato il Di in Approfondimenti, Guide

Appuntamento con  gli approfondimenti dedicato all’ Interior Design, protagonista un Interno d’ispirazione Minimal. Si tratta di un progetto di ristrutturazione firmato dall’architetto Marco Sorito per lo showroom  MMMAR. Un intervento “nato dall’esigenza di regolarizzare e razionalizzare i percorsi interni, caratterizzati da una estrema confusione planimetrica ed altimetrica” come ci dice il progettista.

Planimetricamente, uno spazio frammentato in cui erano presenti diversi laboratori di taglio, cucito e confezionamento delle pelli, da cui sono stati ricavati alcuni ambienti con funzioni precise, alcuni dei quali interconnessi sia fisicamente che visivamente.

 

L’intervento valorizza lo spazio  della reception, che stabilisce un rapporto diretto con la zona di attesa e il bar ed è qui che viene ospitata anche la zona ristoro. Il percorso interno dello showroom è pensato per essere un vero percorso espositivo. Come un piccolo museo nel quale l’azienda espone i suoi capi più particolari, una vetrina sempre presente che clienti e visitatori possono ammirare ogni giorno. Questo percorso si ispira alle strade dei paesi disseminati nel Chianti fiorentino (zona nella quale l’azienda ha sede) che non sono mai rettilinee ma offrono scorci e cambi di prospettiva continui. Zona di attesa e percorso museale confluiscono l’uno nell’altro senza soluzione di continuità. I due ambienti sono caratterizzati da una variazione di altezza e da un cambio cromatico restando, però, sempre sull’eleganza intramontabile del bianco e nero.

Lo showroom è l’ambiente principale di tutto l’intervento. Si tratta di un grande spazio la cui dimensione è ampliata anche grazie alla presenza di una parete a specchio che nasconde lo spogliatoio. Una pedana illuminata permette ai creativi di esaminare i capi indossati dalle modelle. Anche l’illuminzaione dello showroom è stata accuratamente studiata: ogni zona è caraterizzata da uno specifico apparecchio ad incasso con proprietà e potenze diverse. Questo crea una illuminazione generalmente diffusa con maggiore concentrazione sui punti di interesse, inoltre, tutte le luci della realizzazione sono LED e quelli dello showroom sono tutti dimmerabili per un ulteriore controllo della luminosità.

A sinistra il grande mobile contenitore in legno laccato, sullo sfondo il muro espositivo che, nello showroom, diventa l’appenderia, intervallato da lastre in vetro a tutt’altezza che portano la luce naturale nel corridoio e mettono in relazione questi due ambienti.

Uno spazio curato in ogni minimo dettaglio dove niente è lasciato al caso. La scelta di uno stile Minimal,  con estrema discrezione è puntualità, lascia massimo spazio e visibilità ai prodotti dello showroom.

Si tratta di uno spazio “sartoriale” dove la progettazione è fatta su misura unendo funzionalità ed estetica.

Se vuoi ricreare questo stile nel tuo interno, ecco alcuni suggerimenti.

Le finiture per uno stile Minimal, sono rigorosamente in bianco, a cominciare dai pavimenti  ad esempio in gres porcellanato bianco. 

Anche le pareti sono bianche o rivestite, ma pur sempre in Total white come con Dream di Lapélle . Una soluzione per pavimenti e rivestimenti in vera pelle  facile da posare, veloce e senza lavori strutturali, per un risultato di raffinata e sobria eleganza.

La collezione Dream propone tinte tenui ed eleganti dal bianco al ghiaccio, che sulla parete si esaltano attraverso una sequenza geometrica decorativa mentre sul pavimento giocano sull’alternanza di forme (quadrato e rettangolo) e colori.
Perfetta per ambienti Minimal, anche la collezione Breath di Lapélle  proposta nei toni grigio chiaro e grigio scuro, una modulazione cromatica giocata anche su forme e misure differenti per un effetto di suadente grazia e raffinatezza. Una composizione neutra ma molto ricercata per esaltare le pareti di uno studio, un living o una camera da letto e creare un inaspettato effetto di profondità e ampiezza. Il tatto morbido della pelle scamosciata crea un’atmosfera intima, confortevole e rilassante.

Illuminazione nascosta e tagli di luce come nel progetto dello showroom.

Ecco che per ottenere questo obiettivo, la soluzione ci viene  dalla collezione Millelumen Architecture. “Luce, non lampade” il claim di progetto di  Dieter K. Weis. L’apparecchio è realizzato con due profilati di alluminio (uno a parete e l’altro con clip sul profilo), spazzolato a mano con rivestimento di protezione e munito di testate di chiusura corrispondenti.

 

Per questa illuminazione decisamente “architettonica” altra soluzione può essere  The Running Magnet di Flos. In questo caso si tratta di una illuminazione a LED lineare da incasso, da installare a parete o al soffitto di cartongesso.

Arredare uno spazio minimal in Black and White .

Del bianco abbiamo già parlato, ecco quindi che per le sedute, abbiamo pensato al nero . Meglio optare per proposte dal design  semplice e lineare, nello stile nordico di DK3. Tra le proposte minimal, la  Steel Copilot Chair, disegnata da Asger Soelberg, con finitura in pelle o tessuto ovviamente in versione nera.

Total black anche per la sedia Day Dream di Pedrali disegnata da Dondoli e Pocci, con scocca in policarbonato stampato ad iniezione e struttura a slitta in tondino d’acciaio cromato o verniciato. Nello stile perfetto per un progetto Minimal di assoluta compostezza e sobrietà.

 

 

 

 

 

Progetto architettonico: Marco Sorito
Direzione lavori: Ing. Raffaele Pivieri
Foto del progetto: Itacafreelance