Fratelli designer: dai Castiglioni ai fratelli Campana

Pubblicato il Di in Pezzi Storici, Storia del Design

Per fare ricerca e design in un “Design Duo”, ci vuole grande affinità. Chiarezza negli obbiettivi, dialogo e una certa dose di complicità. Abbiamo visto tante realtà contemporanee in cui il lavoro in coppia è pura collaborazione. Abbiamo conosciuto alcuni studi di ieri e di oggi, composti da progettisti che fanno coppia nella vita come nel lavoro. Ma quando si parla di complicità e affinità non possono mancare i casi celebri di fratelli designer…

Il caso più noto sono i fratelli Castiglioni, uno dei pilastri del design italiano . Non un duo di designer ma  uno studio composto da 3 progettisti: Livio, Piergiacomo e Achille.

 

 

I fratelli Castiglioni furono attivi a Milano dalla fine degli anni’30 e ancora oggi sono considerati un riferimento nella storia del design italiano. Il maggiore dei tre fratelli è Livio Castiglioni che si  laurea in Architettura al Politecnico di Milano nel 1936 e  dopo due anni apre  uno studio insieme al fratello Pier Giacomo appena laureato in architettura. Insieme iniziano ad occuparsi di urbanistica, architettura ma in particolare si interessano di design industriale.

Nel 1944  anche Achille, il minore dei tre fratelli, si laurea in architettura ed entra a far parte dello studio Castiglioni.  Da qui, inizia la storia di uno dei nomi più noti del design italiano. Portano avanti le loro carriere ma firmano anche progetti insieme.

I Castiglioni nel design del ‘900

Nel 1938 Piergiacomo in collaborazione con il fratello Livio e Luigi Caccia Dominioni progettano modelli di apparecchi radio per la Phonola e le posate per la ditta Miracoli (ora prodotte da Alessi). Ma la collaborazione professionale nota è quella con Dino Gavina (fondatore di Flos ) per cui i Castiglioni hanno disegnato alcune delle opere più importante del design italiano.

Dal 1940 al 1960 Livio Castiglioni è  consulente di Phonola e poi di Brionvega aziende all’avanguardia molto note all’epoca e per le quali i Castiglioni firmeranno prodotti che oggi sono degli oggetti cult. Come  La Phonola 547, la radio a valvole in bachelite del 1939 di Livio e Piergiacomo Castiglioni e il radiofonografo Brionvega rr226 di Achille e Piergiacomo del 1956 .

 

I fratelli Castiglioni portano avanti anche le loro carriere singole, ma trovano spesso anche punti d’incontro che si  concretizzano nei progetti che  hanno fatto la storia. Collaborazioni come quella Achille e  il fratello Pier Giacomo che hanno progettato per: Kartell, Zanotta, Flos,  Knoll, Lancia, Ideal Standard, Arflex, Alessi e molti altri.

Prodotti d’arredo e non solo,  come Pitagora,  la macchina da caffè per la Cimbali, con cui fratelli Castiglioni vincono nel 1962 il Compasso D’Oro. Oltre alle linee moderne e al design pulito in questo progetto, per la prima volta viene utilizzato l’acciaio inox, il colore e la serigrafia, tutte caratteristiche che le permettono di ottenere un enorme successo commerciale.

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Ma le vere icone dei fratelli Castiglioni sono le lampade per il quali  Achille e Piergiacomo Castiglioni sono conosciuti come tra i più grandi designer della luce. Dalla lampada Arco di Flos (1962), icona del design italiano e parte delle collezioni permanenti del Triennale Design Museum di Milano e del MoMA di New York a Tubino la lampada  del 1951. Dalla lampada da terra Toio, a la Lampadina per le luci del 1957, che ha una dimensione maggiore rispetto a una lampadina normale e che per questo motivo costringe a ripensare il senso dell’uso della lampadina stessa

 

Altri oggetti progettati dai due fratelli Achille e Piergiacomo si ricordano anche i progetti  di sedie come Mezzadro e Sella (1957), la poltrona Sanluca (1959), il sedile Allunaggio(1962), i bicchieri Ovio e Paro (1983).

Premiati e riconosciuti nel mondo hanno contribuito con le loro creazioni hanno contribuito al riconoscimento  del design italiano del dopoguerra.

 

 

 

Dai fratelli più noti della storia del design Italiano ad una delle più celebri coppie di “fratelli designer” del panorama  Internazionale degli ultimi 20 anni.

Parliamo dei fratelli Humberto e Fernando  Campana, uniti da una passione comune e un obiettivo: sperimentare.

I fratelli Campana hanno formazioni diverse. Humberto si laurea in architettura e dopo segue un corso di design industriale del Museo brasiliano di scultura. Fernando invece segue un corso analogo solo dopo la laurea conseguita in legge.  La loro collaborazione inizia dopo gli studi quando danno vita a: Estudio Campana.

Humberto il maggiore dei due fratelli appena presa la laurea negli anni ’80 apre un piccolo studio in cui sperimenta e comincia a interessarsi della realizzazione di prodotti artigianali.

Era interessato alla ricerca di metodi alternativi nella produzione del design. Alla fine del 1983, Humberto chiese a suo fratello di aiutarlo per la consegna di un grosso ordine e da quel momento, inizia la loro collaborazione che li porterà ad diventare una delle più celebrate figure del design contemporaneo.

Progettare all’insegna della sostenibilità

Oggetti di design e pezzi unici spesso al confine con l’opera d’arte. I Campana, partecipano a mostre e a workshop internazionali sempre con i loro pezzi realizzati a mano. Inesauribile fonte d’ispirazione fin dagli esordi, è stata la vita nelle strade e nelle favelas della loro città Sao Paolo.

Sostenibilità nel fare design, progettare con l’obiettivo di ottimizzare le risorse utilizzando quelle locali .  Una visione personale,quella dei fratelli Fernando e Humberto Campana  che gli è valso lo Special Prize al Museu da Casa Brasileira , nel 2001 e il Premio Designer of the Year da design Miami, nel 2008.

 

 

Trasformare e reinventare rendere preziosi i materiali poveri e trasformali in opere d’arti grazie alla creatività. La prima mostra dei Campana  venne allestita nel 1989 alla Nucleon Galery, in São Paulo con la collezione di sedie in ferro’ Desconfortáveis’ a dieci anni da quella mostra che li ha lanciati,  Vitra Design Museum, nel 2009 li  celebrati in una mostra Antibodies che ha fatto il giro del mondo.

Con le dovute differenze storiche  e culturali ci viene da sottolineare come fare ricercare, sperimentare linguaggi nuovi, sia un comune denominatore presente  sia  nei lavori dei fratelli Castiglione che dei fratelli Campana. La ricerca è il terreno d’azione dei designer di ieri e di oggi, ed è questa spinta innovativa a mettere in moto la creatività sia che il designer lavori in coppia che singolarmente.