Ceramiche Design: progetti che prendono forma

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Al tema della ceramica, affascinante sin dalla fase di realizzazione fino a quella della colorazione e della decorazione si potrebbe dedicare un’intera rubrica a parte (e non è detto che non si faccia!) ma qui vogliamo soffermarci su prodotti. Quelli più recenti, quelli che continuano portare alto il valore della lavorazione  artigianale del prodotto di qualità che viaggi però di pari passo con il progetto creativo e il gusto del design contemporaneo: sono ceramiche design.

Firmati da Alessandra Baldereschi, Elena Salmistraro, Paola Paronetto, Vito Nesta e Giovanni Motta sono cinque i progetti che corrispondono ad uno stile diverso: dal classico al moderno,al minimale, in risposta a tutti i gusti e alle diverse esigenze d’arredo.

 

Giocoso “animalesco”

Odd Animals è la collezione formata da Alessandra BaldereschiCarattere distintivo di questa serie di oggetti vassoi, ciotole e contenitori, è la forma che riprende quella di alcuni insoliti animali.

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C’è il serpente, la talpa e la tartaruga, ma sono tutte delle ceramiche di grandi dimensioni interamente realizzate a mano che riproducono tre modelli originali scolpiti e modellati dalla designer La collezione presentata a fine Gennaio ad Homi Sperimenta Design è disponibile in diversi colori, è realizzata con materiali di alta qualità, garanzia certificata da artigiani selezionati.

Minimalismo colorato

Conosciamo già le ceramiche paper clay di Paola Paronetto che ora si colorano e danno vita a tre nuove collezioni: Succulentae, Fide e la nuova serie di lampade Sufi. Come cactus ceramici in una varietà di toni del verde e con una serie di suggestive composizioni si presenta la serie Succulentae.

 

Paola Paronetto si ispira alle caratteristiche iconiche delle piante interpretandole con leggerezza nei tratti essenziali. Fide è una invece collezione disponibile in bianco o in una serie di toni accesi. In questa collezione suggestiva e accattivante, le forme si rifanno all’architettura delle cattedrali.

 

Infine le lampade Sufi dai toni naturali tra il grigio e il marrone, il verde scuro e il petrolio. Le differenti forme, che riprendono le linee di grandi flaconi, e la varietà di finiture superficiali, tra il liscio, l’effetto corteccia e l’ondulato, consentono di creare composizioni di grande impatto visivo.

Paola Paronetto, aggiunge così nuovi capitoli creativi alla sua ricerca sul paper clay, tecnica che mescola differenti materiali cartacei all’argilla.

Sofisticati figuratismi

Sceglie un linguaggio figurativo per le nuove collezioni presentate di recente a Parigi, durante Maison & Object. E lo fa con una collezione raffinata e ricercata come nello stile di Bosa Ceramiche. Ricercate e seducenti come la collezione PRIMATES di  Elena Salmistraro che dopo Loricato e Knepri, realizza così un nuovo progetto con l’azienda friulana . Una collezione di vasi in ceramica, pensata per ricordare il delicato rapporto che esiste tra l’uomo e la scimmia. La scimmia è l’animale che più evoca l’uomo, nella forma del corpo, negli sguardi, nei movimenti: un potere di somiglianza che la rende affascinante e che ha ispirato il progetto.

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I vasi ne racchiudono l’anima attraverso i dettagli e le coloratissime textures, con il compito di riportare questo animale nel nostro ambiente domestico per sedurci con la sua forza vitale.

Una ricerca morfologica del progetto,  un dettaglio attento nella realizzazione del prodotto. Nascono così i tre modelli: Mandrillus, Kandti e Brazza.

 

Classico e tradizione anche nel contemporaneo 

Ispirazione classica, per questo progetto firmato da Vito Nesta per  la mostra dello store fiorentino Luisa Via Roma: BRILLIANT CERAMICS, (Firenze dal 9 gennaio al 2 giugno 2017). Si tratta di una  reinterpretazione di un pezzo in porcellana di Capodimonte.

 

I PUTTI by Vito Nesta_

Realizzata dai  F.lli Majello che dalla fine del ‘800 porta avanti questa tradizione. Nel XIX secolo, i Majello erano una nota famiglia di notai, ma nel 1867 il bisnonno, infervorato da una grande vene artistica, s’innamorò della figlia di un maestro ceramista. Pronto ad imparare l’arte di Capodimonte, diventò prima un buon allievo, poi un grande artista, il migliore in Italia. I segreti della vecchia lavorazione sono stati trasmessi di generazione in generazione, quasi come un’eredità genetica. Ora tocca è  Marco Majello che prosegue la tradizione della vecchia scuola napoletana nella lavorazione della porcellana di Capodimonte.

 

Dall’incontro con Vito Nesta nasce una collaborazione sulla reinterpretazione di alcuni pezzi storici della collezione F.lli Majello. Un progetto nato con l’intento di contemporaneizzare con una nuova veste veri e propri pezzi d’arte nel totale rispetto per la tradizione e ammirazione per l’artigianato, con l’intento di tenere sempre viva la cultura, la memoria e l’importanza storica di questo mestiere.

I PUTTI by Vito Nesta-,

Presenze animate

Ancora un progetto di Bosa Ceramiche sono i Momonsters di  Giovanni Motta, 2017

Anime colorate, protagonisti del regno di Giovanni Motta. Nascono dalla materia, plasmata dalle mani dell’artista che trova ispirazione dai cartoon giapponesi e dagli schizzi dei suoi figli. Delle piccole sculture realizzate in ceramica lavorate a mano in ogni piccolo dettaglio e dipinte con le vernici cristalline che conferiscono loro massima brillantezza.

 

 

“Mi interessa il recupero di stati emozionali perduti collegati a fatti accaduti. Il fatto accaduto può essere una breve esperienza di vita o una semplice azione anche insignificante come annusare un profumo, osservare un dettaglio, riconoscere un colore o gustare un sapore. Esploro gli stati d’animo e il racconto del momento che li accompagna. Le emozioni generate dal ricordo sono state vissute in un luogo e in un preciso attimo della vita. I luoghi hanno consegnano una forma agli stati emozionali e aiutano a completare l’idea del ricordo. I mostri sono l’immagine di questi stati emotivi, sono la chiave per il recupero.

Un mostro (dal Latino Monstrum= prodigio, portento) è un prodigio, una cosa straordinaria come straordinario è vivere un’emozione.”