Come ogni anno Maison & Objet dedica uno spazio ad un designer di riferimento, il Designer of the year. In questo settembre 2017 protagonista è Tristan Auer. Architetto d’interni e designer, Auer è il progettista a cui è dedicato lo stand nella Hall 8.
Un posto dove riposare che si sviluppa attorno a una selezione di elementi simbolici: un bar al centro, un elemento di divertimento ed eleganza; un’automobile d’epoca, simboleggia il viaggio e una serie di recessioni che mostrando oggetti in composizioni cinematografiche.
Francese, Tristan Auer inizia la sua attività collaborando prima con Christian Liaigre e successivamente con Philippe Starck . Nel 2002 dà vita al suo studio Izeu e inizia a firmare progetti importanti in tutto il mondo.
Spazia dai progetti di design a quelli d’interior design mantenendo come segno imprescindibile la sartorialità delle sue creazioni, caratterizzate da una combinazione audace di riferimenti classici e di design all’avanguardia.
Tra i suoi lavori si contano molti hotel esclusivi, tra cui Les Bains e l’Hotel de Crillon a Parigi, ville e appartamenti privati a Parigi, New York, Londra, sull’isola di Mustique e in Oman. Progetta showroom e stand di prestigiosi marchi (Cartier), collabora con i marchi di design – Pouenat, Contardi, Holly Hunt, Taillardat, Christophe Delcourt, Ozone, ecc. e per molte aziende immobiliari e alberghiere.
Per progettare i suoi interni personalizzati Tristan Auer collabora con i migliori artigiani, il cui sapere unico contribuisce sicuramente all’influenza dello stile francese sulla scena internazionale.
Tra i suoi progetti più celebri, la ristrutturazione dell’Hotel de Crillon, per il quale ha collaborato solo con aziende francesi e ha prestato grande attenzione a distribuire il lavoro in modo equo tra i vari artigiani, in modo da poter mostrare i loro migliori lavori.
Tristan Auer personalizza anche gli interni dei veicoli come avrebbe fatto in hotel o in residenze private: tasche di porta foderate in cashmere, soffitti di nubuck, cruscotti rivestiti in cuoio opaco…
Con un approccio meticoloso e audace, Tristan Auer mescola stili e epoche, la chiave è nel ritmo, come nella musica.