Quali sono le ultime tendenze del design per l’ufficio? In un mondo continuamente soggetto a repentine rivoluzioni estetiche, industriali e tecnologiche, l’arredo ufficio sta finalmente riportando l’attenzione sull’uomo, distinguendosi per soluzioni maggiormente focalizzate sul benessere e sul comfort dell’individuo, concepiti sempre più come elementi fondamentali per una corretta produttività dello spazio di lavoro.
Se da una parte, infatti, alcune tra le più grandi compagnie del pianeta del calibro di Facebook, Google, Yahoo, eBay, Goldman Sachs ed American Express continuino a farsi fautrici di un ambiente di lavoro completamente aperto, abbracciando pienamente la filosofia di equità, trasparenza e socialità tipica dell’open space, dall’altra recenti studi hanno dimostrato come lo stesso open space, che predilige un uso degli spazi massimizzato in funzione di un significativo abbattimento dei costi, possa costituire in alcuni casi un fattore determinante ad una diminuzione fino al 20% della produttività dei dipendenti a causa del rumore di fondo e delle continue distrazioni offerte dalla presenza di altri colleghi nel proprio diretto raggio d’azione.
Negli ultimi anni l’ambiente di lavoro si è infatti sempre più evoluto in uno spazio ibrido, nel quale le persone possono decidere come e dove lavorare, rendendo l’ufficio un contesto mutevole, in continuo movimento, flessibile e multitasking: in questa ottica, l’ufficio privato ha perso terreno rispetto a quello in condivisione, che permette una gestione più versatile di spazi e mansioni, assolvendo più funzioni contemporaneamente e generando maggiori occasioni di scambio.
Allo stesso tempo, emerge sempre di più una tendenza ad una certa gamification degli spazi di lavoro, che sempre più colorati e confortevoli prediligono un aspetto sempre meno austero e più domestico. In questo senso, gli uffici vengono progettati con una cura estrema del dettaglio volta a renderli empatici ed informali agli occhi di chi lavora al loro interno, confermando la necessità di creare spazi che possano mettersi, letteralmente, in ascolto degli individui.
La direzione è quella di creare ambienti sempre più creativi e orientati al gioco e al relax, che possano offrire ai dipendenti situazioni alternative a quelle strettamente connesse alle funzioni lavorative. Abbandonato il minimalismo asettico, gli uffici stanno ritornando ad essere ricchi di oggetti e materiali di design, assomigliando sempre di più a lounge bar e caffetterie, luoghi per eccellenza di occasioni di comunicazione più efficaci e di una gestione delle relazioni meno sostenuta.
Ma come descrivere l’estetica degli uffici del futuro? A dare una risposta ci pensa The Quadrifoglio Group, punto di riferimento nel mondo delle soluzioni d’arredo per ufficio con il suo ricchissimo catalogo di mobili, sedute, pareti divisorie, illuminazione ed accessori per l’ufficio che da oltre 25 anni punta a migliorare le esperienze delle persone negli ambienti di lavoro ponendo al centro dell’attenzione l’individuo con le sue necessità e le sue esigenze.
Tra i nuovi prodotti a completare il catalogo dall’azienda trevigiana, le sedute della collezione Abbey rispondono perfettamente ai requisiti imposti dal nuovo modo di concepire l’ambiente ufficio. Realizzata da Quadrifoglio in collaborazione con l’atelier di Francesco e Stefano Borella, la linea Abbey è costituita da una poltrona, un divano e un pouf di due dimensioni dal grande impatto estetico e funzionale che ben si addicono a diversi contesti, dalla sala d’attesa all’ambiente relax di un ufficio operativo. Le forme delle sedute proprie della collezione si distinguono per le linee morbide e naturali, impreziosite dai sorprendenti dettagli sartoriali che rendono ogni pezzo di Abbey unico nella sua artigianalità. Accogliendo in un soffice abbraccio coloro che utilizzano le poltrone e i pouf della collezione, le sedute Abbey sono disegnate per invitare al dialogo e alla condivisione, stemperando la formalità che spesso pervade l’ambiente di lavoro e creando un’armonia unica con la sua personalità e i suoi volumi.
L’importanza della percezione dello spazio nella produttività, vista in stretta relazione con l’ambiente circostante, è un punto essenziale anche di un’altra delle nuove collezioni firmate Quadrifoglio, quella relativa all’ambito dell’illuminotecnica. LightSound, disegnata dall’architetto trevigiano Moreno De Giorgio, nome fondamentale nel panorama dello studio della luce, si adopera infatti per offrire nuovi stimoli alla concezione di lighting design all’avanguardia rappresentando una soluzione unica per le necessità di comfort visivo e acustico degli spazi lavorativi. La linea integra pannelli fonoassorbenti a lampade LED generando uno spazio dedicato al suono della luce che fonde in sé l’esigenza di illuminare l’ambiente a quella di attutire i rumori e i suoni di fondo nei diversi contesti lavorativi attraverso due moduli distinti ed antitetici: uno pieno e dai bordi morbidi per il pannello fonoassorbente e l’altro vuoto e spigoloso per la lampada a LED. Il risultato? Un bilanciamento completo dell’energia dell’ambiente di lavoro, che in questo modo sa unire in un connubio perfetto tecnica e funzionalità dando vita ad un prodotto che agisce attivamente sulla sfera sensoriale dell’individuo, migliorando al contempo lo spazio lavorativo.