“TIME MACHINE”, l’installazione di Lee Broom che faceva parlare il design

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La settimana del design milanese è, lo sappiamo, scandita da tantissime iniziative: la fiera nei grandi padiglioni di Rho, con le proposte che vedrai e  vivrai nelle case di domani, le mostre, gli eventi e le altrettante  proposte di design, negli show-room della città o nelle varie location, che per l’occasione si aprono ai visitatori.

In questi anni in parallelo con il crescere della manifestazione è cresciuta l’esigenza di far vivere nella città, in quei giorni, delle installazioni artistiche, una presenza sempre più confermata  di opere, spesso firmate da grandi nomi del design o dell’architettura.

Di design è di installazione si è parlato sopratutto quest’anno in Ventura Centrale, la nuova location scelta da Ventura Project, per accogliere i progetti di importanti nomi del design. Progetto di cui abbiamo ampiamente  trattato nei mesi scorsi e di cui ci ha parlato anche la stessa fondatrice Margriet Vollenberg.

Proprio qui, sotto le volte di via Ferrante Aporti, protagonista  tra i protagonisti di questi spazi è stato Lee Broom product designer Inglese, che con il suo marchio, oggi viene venduto in tutto il mondo. L’installazione della MDW2017 è stata occasione per celebrare i  10 anni del suo brand, con cui ha prodotto  oltre 100 mobili tra arredi, accessori e lampade design, tutti progettati, fabbricati e commercializzati con il marchio Lee Broom.

 

In questi anni ha  lavorato  progettando prodotti e interni anche per altri marchi internazionali tra cui Christian Louboutin e Mulberry. Recente la collaborazione con il marchio britannico Heritage Wedgwood per cui ha creato la capsule collectione Jasperware.

La carriera di Broom ha avuto inizio molto presto, da bambino,  si esibiva  in numerosi spettacoli televisivi e produzioni teatrali quale membro della Royal Shakespeare Company. All’età di 17 anni vinse il ‘Young Fashion Designer of the Year” un evento che ha cambiato direzione del suo lavoro e lo ha portato a lavorare accanto a Vivienne Westwood, prima di passare a studiare moda a Central Saint Martins. Dopo la laurea Broom  ha cominciato ad occuparsi di interior design e nel 2007 ha dato vita al suo marchio omonimo appunto ‘Lee Broom’, lanciando la sua prima collezione di mobili e lampade lussuose ed eleganti.

Dopo 10 anni è al Fuori Salone di  Milano 2017, che decide di celebrare il suo anniversario con “TIME MACHINE”. E’ questo il titolo dell’installazione in cui i protagonisti stessi sono  stati i pezzi disegnati in questi anni dal giovane designer.

Bright On Bistro (2008), Carpetry Console (2009),Crystal Bulb (2012) e Drunken Side Table (2015  tutti reinventati in una nuova veste total white.

 

Una scelta che conferisce ai prodotti un’uniformità e una purezza inaspettata, un mix unico di classicismo e di modernità .

Questi oggetti sono stati poi posizionati su di una giostra, posta al centro della volta degli ex-magazzini  di Milano Centrale.  Una collocazione suggestiva aiutata dall’illuminazione soffusa e dalle musiche. Girando la giostra  rappresentava il ciclo di vita in evoluzione che il marchio ha vissuto in questi anni.

La giostra occupava un allestimento di ben  340 mq ma non è tutto. Sullo  sfondo si poteva scoprire un nuovo pezzo esclusivo creato appositamente per l’occasione.  Una struttura monolitica, un orologio realizzato a mano in marmo di Carrara, con meccanismo a pendolo in ottone. L’orologio è stato chiamato Grandfather clock (orologio del nonno)

 

 

 

Ora tutti questi pezzi, fanno parte di una esclusiva edizione limitata, la prima disegnata da Lee Broom, con l’orologio del nonno e tutti gli altri pezzi presentati a Milano.