AUSTRIAN GLASS CORE

Pubblicato il Di in Eventi

Per la prima edizione di The Venice Glass Week, AtemporaryStudio e Advantage Austria portano a Venezia il meglio del glass design austriaco con una mostra che si racconta già dal titolo AUSTRIAN GLASS CORE. Ospitata nella suggestione di Tana Art Space / Brick, spazio espositivo affacciato su Fondamenta della Tana nell’area di passaggio tra l’Arsenale e i Giardini dal 10 settembre al 7 ottobre prossimi, la mostra desidera rappresentare le due facce del design austriaco realizzato esclusivamente in vetro: da una parte le novità più assolute prodotte dal fermento creativo contemporaneo, dall’altra le icone di sempre non più solo punto di riferimento stilistico e progettuale, ma anche terreno di sperimentazione per nuove rappresentazioni della tradizione.

Ad AUSTRIAN GLASS CORE verranno presentate in esclusiva le ultime creazioni di Sandra Fuchs, Eva Moosbrugger e Robert Comploj, i prodotti di Doris Darling, quelli di Mark Braun, Sebastian Herkner, Stefan Sagmeister e Jessica Walsh per Lobmeyr, e ancora VLucy.D (Barbara Ambrosz), Vera Pure, Patrick Roth, Herbert Schmid, Barbara Votik, Bernd Weinmayer & Gerhard Hochmuth.

 

Allestiti all’interno di una location che ammicca all’atmosfera di una vecchia fornace muranese connotata dal segno decorativo di Sabina Bonfanti / Naanstudio, i lavori offriranno uno spaccato dello stato dell’arte vetraria austriaca contemporanea, dalle “Super Strong Lamp” di Doris Darling, una doppia lampada evocativa della forma di un manubrio da palestra per moderne eroine design addicted alla “Flames“ di Sandra Fuchs, inno alla fiamma della passione e del talento che tutti noi portiamo dentro, dai lavori di Eva Moosbrugger – “Dual Forulation #1”, scultura che intende rivelare quanto si nasconde alla vista dietro alle apparenze esterne, e il dittico “Red Buddha Zen Meditation” una referenza allegorica sull’intesa ricerca dell’essere e del sistema interno di forma e colore – fino a “Eihorn”, il terzo lavoro realizzato da Patrick Roth in cui la forma primordiale dell’uovo – simbolo dell’innocenza e dell’origine naturale – diventa il fulcro di un’installazione in cui simboli e tecnica di lavorazione del vetro si fondono in un pezzo di forte suggestione perché “ogni cosa ha senso finché ha a che fare con il vetro”!

Equilibrio e stratificazione sono gli elementi centrali in “Dialog (Balance VII & Balance XIII)” di Herbert Schmid composto da due corpi di vetro di grandi dimensioni e dalle tonalità accese che si sostengono a vicenda in una singolare forma di interconnessione e comunicazione. Interconnessione di forme e colori anche per “Schnakoer“ di Barbara Votik, collezione di bicchieri che simbolizza l’antica tradizione alpina di stare assieme in casa a discutere di problemi importanti bevendo un drink, un modo di esprimere apprezzamento per la conversazione e l’opinione altrui soprattutto in situazioni di conflitto. “Schnakoer“ ha ricevuto il „DesignAwardTirol“. “SinStella” dello studio Vera Pure porta l’esperienza della cena a un nuovo livello inserendo coppe di cristallo, piatti e flutes di champagne in una base di vetro ottico prismatico K9 come se fossero frammenti di ghiaccio scintillante. Diverso approccio nel lavoro “Liquid Skin” dello studio di design Lucy.D (Barbara Ambrosz), una coppa in vetro soffiato a bocca basata sul gesto elementare di unire entrambe le mani per raccogliere l’acqua e bere a mani nude.

Eva Moosbrugger, Red Buddha Zen Meditation, 2009

 

 

“Liquid Skin” è un rituale deliberato e consapevole che sottolinea l’aspetto sensuale del bere, sia esso vino o acqua. “Liquid Skin”, prodotto da Lobmeyr, ha ricevuto numerosi riconoscimenti ed è stato accettato nelle collezioni del Museum of Modern Art di New York (USA), Corning Museum of Glass sempre di New York (USA), Victoria & Albert Museum, di Londra (GB) e il Museo delle Arti Applicate di Vienna (AT). Robert Comploj presenterà a Venezia per la prima volta in assoluto “Urban Beards 2.0”, una nuova serie di oggetti ispirati a “Urban Beards” del 2015. In questa nuova edizione, l’interpretazione della varietà di colori dell’arte del vetro veneziana è combinata con elaborate tecniche tradizionali. Presentato come un insieme colorato, ogni pezzo è soffiato a mano, sottolineando la propria individualità. Con una storia iniziata nel 1823, Lobmeyr porta ad AUSTRIAN GLASS CORE l’innata capacità di far dialogare l’arte della lavorazione del vetro con il design più innovativo, originale. È il caso del drinking set no.283 “Fortune” di Mark Braun in cui il contorno di 21 elementi acquei tra cui fiumi, laghi e ghiacciai austriaci sono stati incisi sulla superficie di caraffe per celebrare il valore della semplicità dell’acqua e della natura. Approccio simile anche se generato da un brief diverso per i vasi “Taking care“ di Sebastian Herkner realizzati per l’edizione 2017 Wallpaper* Handmade in cui i semi di piante minacciata dal cambiamento climatico hanno trovato un posto di primo piano all’interno di cupole di vetro per sottolineare che piccolo non significa poco importante.

Objekt, Straußenei/Glas, 48x20x20 cm, geschliffen, gaviert, geklebt Patrick Roth 2017; Preis: 460 ¤

 

In mostra anche il leggendario “No. 248 bar set” riproposto da Stefan Sagmeister e Jessica Walsh in occasione dell’ottantesimo anniversario del progetto realizzato da Adolf Loos nel 1931. Espandendo il concetto di decorazione alle illustrazioni dei Sette Peccati Capitali e delle Sette Virtù, gli originali tagli geometrici sono stati sostituiti da immagini talvolta spiazzanti per un clash culturale e temporale di straordinario impatto. Se vetro è sinonimo di trasparenza e luce, non poteva mancare un’incursione nel mondo del lighting design con “Pangea” di Bernd Weinmayer & Gerhard Hochmuth. Nata dall’assemblaggio di fogli di vetro borosilicato resistente al calore, la lampada assomiglia, nella forma e nel processo di realizzazione, alla nascita di una stella mentre il riflesso luminoso su pavimenti e pareti ricorda il flusso ipnotizzante della lava. La versione plasma di “Pangea Planet lamp” è stata inserita nella “New Glass Review 38” in Corning Museum of Glass di New York. Ideato e diretto da AtemporaryStudio, Glass Core è un progetto nato dall’osservazione dei flussi del design internazionale, sempre più inclini alla commistione di diversi materiali, alle produzioni in tiratura limitata o in pezzi unici e alle collaborazioni con artigiani specializzati. In tale panorama il vetro ha da subito dichiarato un ruolo di rilievo grazie alla spiccata duttilità, potenza cromatica, alla trasparenza e permeabilità alla luce.

 

 

AUSTRIAN GLASS CORE, realizzato assieme a Advantage Austria, è dunque il primo appuntamento di una lunga serie che intende mettere al centro della scena questo straordinario materiale. Che sia un focus su un paese, su un artista, un’installazione site-specific, poco importa. Il desiderio, più che l’obiettivo, è di dar risalto al vetro e al suo potenziale. Un lancio che non poteva trovare contesto migliore della prima edizione di The Venice Glass Week, festival internazionale dedicato all’arte vetraria nato per celebrare il vetro, risorsa artistica e produttiva per cui la città lagunare è rinomata a livello globale. Promosso dal Comune di Venezia e ideata da tre fra le principali istituzioni culturali veneziane che da anni lavorano sul tema – Fondazione Musei Civici di Venezia, Fondazione Giorgio Cini, Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti – e dalla più importante realtà associativa di settore, il Consorzio Promovetro Murano, gestore del marchio della Regione del Vetro Artistico ® Murano, The Venice Glass Week animerà Venezia dal 10 al 17 settembre prossimi con più di 140 iniziative. AUSTRIAN GLASS CORE è stato inoltre scelto da Design.Ve – piattaforma dedicata al mondo del design lanciata a maggio 2016 da VeniceArtFactory – quale special event per l’edizione 2017.