A COLPI DI MATITA: La Grande Guerra nella caricatura

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Nell’ambito delle attività nazionali previste per la Commemorazione del Centenario della Prima Guerra Mondiale 1914-1918, dal 16 febbraio al 14 maggio 2017 Palazzo Moriggia | Museo del Risorgimento ospita la mostra Comune di Milano | Cultura, Direzione Musei Storici ed Esercito Italiano, in collaborazione con Fondazione Museo storico del Trentino, “A COLPI DI MATITA. La Grande Guerra nella caricatura” a cura di Danilo Curti-Feininger e Rodolfo Taiani e la sezione a cura delle Civiche Raccolte Storiche: “UN’ARMATA DIPINTA A LAPIS. Disegni inediti dagli Archivi”.

 

La mostra rientra tra le attività promosse dallo Stato Maggiore dell’Esercito per la Commemorazione del Centenario della Prima Guerra Mondiale 1914-1918 offrendo, attraverso un’ampia selezione di immagini, uno spaccato nel modo di fare satira nel corso del conflitto.

 Re Vittorio Emanuele_Cart. 493 pl. X.2 (1)

L’immagine rappresenta uno straordinario ed efficace strumento di comunicazione: già dalla seconda metà del XIX secolo il rinnovamento delle tecniche grafiche aveva consentito una maggiore produzione di opere su carta destinate al mercato pubblicitario ma fu soprattutto negli anni della guerra che divenne massiccio l’utilizzo di strumenti comunicativi ad ampia diffusione quali la stampa periodica, ricca di vignette, piccole pubblicità e tavole illustrate, i libri, i volantini, i manifesti, le cartoline, le riviste per i grandi e per i più piccoli. La capacità di creare segni capaci di colpire emotivamente la collettività fu una delle peculiarità di molti artisti illustratori che negli anni crudeli del primo conflitto mondiale contribuirono con le loro idee alla costruzione di un’identità collettiva.

D'Annunzio_Cart. 493 pl. X.1 (1)

 

La mostra “A COLPI DI MATITA. La Grande Guerra nella caricatura” propone, attraverso riproduzioni e testi di approfondimento, i temi cari alla satira politica del tempo, sia italiana che europea, che trovarono posto in illustri testate ma anche nei molti giornali di trincea che giungevano al fronte. Firme importanti, quali Golia (Eugenio Colmo), Ratalanga (Gabriele Galantara), Herman Paul, George Grosz, Lyonel Feininger, T. Theodor Heine, prestarono la loro creatività per questa produzione seriale, non senza accenti sarcastici e dissacranti. Tra le testate riprodotte in mostra, alcune delle più importanti in circolazione tra la fine dell’Ottocento e la Seconda Guerra Mondiale, quali per esempio: in Italia “L’Asino”, “Numero”, “Il mulo”; in Germania “Kladderadatsch”, Wieland”, “Die Muskete”; in Francia “Le mot”, “L’assiette au beurre”, “Le rire rouge”.

Accanto alla rassegna, nella sezione “UN’ARMATA DIPINTA A LAPIS. Disegni inediti dagli Archivi” verrà presentata una selezione di disegni originali di “Mausanzetta”, artista versatile e fantasioso, dall’identità ancora ignota, destinati probabilmente alla stampa periodica. Conservati nei fondi archivistici delle Civiche Raccolte Storiche, gli oltre cento fogli, studiati da Anna Maria Marconi con il supporto di Andrea Bianchi e Mauro Caimi, descrivono personaggi famosi quali il Re Vittorio Emanuele III di Savoja e Gabriele D’Annunzio, accanto a ufficiali e semplici soldati, tutti tratteggiati con una forte e peculiare vena umoristica, offrendo al pubblico un inedito spaccato della vita al fronte. Ma chi era davvero “Mausanzetta”? L’esposizione potrà essere l’occasione per scoprirlo.

 

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