SavetheDate FuoriSalone2017: BROKEN MIRROR: il primo specchio di GUFRAM

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L’inesauribile voglia di sperimentare di Gufram, il marchio più radicale del design italiano, incontra la cifra progettuale inconfondibile del duo newyorkese Snarkitecture, e in occasione della Milano Design Week 2017 presenta in anteprima il suo primo specchio: Broken Mirror.

 

“Lo stile di Snarkitecture è rappresentativo per me di un filone di ricerca che testimonia la radicalità del terzo millennio”, afferma Charley Vezza, Global Orchestrator di Gufram. “Nel loro studio a Brooklyn ho avuto la sensazione netta di ritrovare, seppur con caratteristiche differenti, l’approccio progettuale di Piero Gilardi, figura rivoluzionaria e primo direttore artistico del marchio: questa collaborazione per me è la naturale evoluzione di quell’immaginario che ha dato origine alla storia di Gufram”.

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La ricerca dei fondatori dello studio, Daniel Arsham e Alex Mustonen, infatti, indaga i confini tra arte e architettura con la stessa curiosità dei primi radical designer italiani degli anni ’60 e ’70.

È proprio da questa affinità che nasce Broken Mirror, uno specchio in edizione limitata di 77 pezzi che non abbandona la sua funzione, ma la arricchisce e la trasforma, diventando un oggetto d’arte e travalicando i confini della corrispondenza diretta forma-funzione.

 

La superficie riflettente, infatti, è circondata da una cornice in morbido poliuretano – diretto richiamo al materiale Gufram per eccellenza – che prende le forme di una breccia nel muro, una crepa che riflette lo spazio che lo circonda, ma allo stesso tempo crea un effetto ottico estraniante come se la stanza si aprisse sul mondo esterno o su un altro ambiente.

Broken Mirror, quindi, è un progetto che gioca ironicamente con l’equivoco facendo leva sul concetto di “morbido/non morbido”, oltre a sottolineare la caratteristica principale dello specchio che è quella di riflettere il mondo che gli sta di fronte ma anche di crearne uno nuovo e parallelo.

 

Il poliuretano che incornicia lo specchio è sbozzato interamente a mano, per questo ogni Black Mirror è leggermente diverso dall’altro, e quindi un pezzo unico. L’effetto simile alla texture del muro viene creata con il Guflac,  una speciale vernice brevettata da Gufram che viene stesa interamente a mano, pellifica il poliuretano mantenendone l’elasticità, consentendo sperimentazioni estetiche uniche.

 

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Daniel Arsham e Alex Mustonen affermano: “Siamo molto felici che il nostro primo progetto per un’azienda italiana nasca da una collaborazione con Gufram. Il legame di Gufram con la tradizione del radical design e le sue competenze uniche nella lavorazione del poliuretano ci hanno dato l’opportunità di tradurre in un oggetto di arredo il nostro interesse per il ‘fare architettura rappresentando l’inaspettato’. Il risultato è un progetto familiare ed estraneo al tempo stesso, un frammento architettonico che riflette quella sensibilità che Gufram e Snarkitecture condividono”.