Il tesoro è sempre più grande di quello che hai stretto tra le mani

Pubblicato il Di in Eventi

Inaugura sabato 27 gennaio alle ore 18.00 nel Museo del Paesaggio di Torre di Mosto, in provincia di Venezia, la mostra collettiva Il tesoro è sempre più grande di quello che hai stretto tra le mani che riunisce le opere di Federica Landi (Rimini, 1986), Victor Leguy (San Paolo, 1979), Pedro Vaz (Maputo, 1977), Marco Maria Zanin (Padova, 1983).

 

I quattro artisti presentano in mostra lavori inediti realizzati nel corso di Humus Interdisciplinary Residence, piattaforma interdisciplinare che ha come scopo lacontaminazione tra il mondo dell’arte contemporanea e quello di territori “al margine”, ancora estremamente legati al rapporto con l’agricoltura, le tradizioni del mondo contadino, il paesaggio, la terra intesa nel senso primario del termine.

 

Grazie a un periodo immersivo passato nella zona rurale del Veneto orientalecompresa tra i comuni di Torre di Mosto, Eraclea e Caorle, in provincia di Venezia, a stretto contatto con la popolazione locale, gli artisti hanno potuto operare una rilettura delle identità locali attraverso l’arte in dialogo con diverse discipline. Un processo di narrazione che è anche strumento di creazione di consapevolezza e lo sviluppo della comunità stessa in futuro.

Federica Landi, Shell, 2017, stampa fine art su carta cotone, 70x100 cm

Federica Landi, Shell, 2017, stampa fine art su carta cotone, 70×100 cm

 

Se il lavoro di Pedro Vaz, paesaggista, si è centrato sulla rappresentazione di un tratto del fiume LivenzaFederica LandiVictor Leguy e Marco Maria Zanin hanno deciso di focalizzarsi sulla rilettura e la narrazione in senso contemporaneo del patrimonio di oggetti appartenenti al Museo della Civiltà Contadina della piccola località di Sant’Anna di Boccafossa, che gli artisti hanno visto come una potenziale attrattiva per attività di educazione, turismo e ricerca.

In mostra saranno esposte una serie di fotografie di Federica Landi, una installazione di Victor Leguy, una video installazione e due grandi pitture di Pedro Vazfotografie e sculture di Marco Maria Zanin. Ci sarà inoltre una installazione collettiva realizzata dagli artisti Federica Landi, Victor Leguy e Marco Maria Zanin secondo il modello deldeMuseo, dispositivo che mira a ripensare l’idea tradizionale di museo inteso come ente conservativo statico, divenendo al contrario un “organismo” dinamico dove le esperienze collettive sono il fondamento per raccogliere ed elaborare la storia e la memoria locale, che possa fungere da volano per fortificare l’identità e la coesione sociale di un territorio.

 

Il progetto Humus Interdisciplinary Residence è nato nel 2015 su iniziativa dell’artistaMarco Maria Zanin e coinvolge Carlo Sala, curatore e critico d’arte, e Michele Romanelli, psicologo e mediatore di conflitto. L’attività di Humus Interdisciplinary Residence nel Veneto Orientale rientra nell’ambito dell’attuazione del Piano di comunicazione del Programma di Sviluppo Locale Leader 2014/2020 “Punti, Superfici e Linee” che VeGAL (Agenzia di sviluppo del Veneto Orientale) gestisce nel territorio, orientato a investire sul patrimonio ambientale, storico, culturale, agroalimentare del territorio, per aumentare la qualità della vita e le opportunità di lavoro per la popolazione locale, in particolare i giovani, integrando le competenze tecniche e manageriali con quelle umane e creative.

 

In occasione del seminario di conclusione dei lavori che avrà luogo il 25 febbraio 2018alle ore 17.00 verrà presentata la pubblicazione contenente i testi critici, le immagini del processo artistico e delle opere.

 

In copertina:  Pedro Vaz, Segunda Natureza, 2017, still da video. Doppia proiezione video, (2x) 1080x1440px, 4/3, loop. Doppia struttura di proiezione, (2x) 120x160x70cm. Legno, tela per proiezione.