Più di 175 anni fa, una famiglia inglese innamorata dell’Andalusia fondò La Cartuja nell’edificio che un tempo ospitava il suo omonimo – monastero La Cartuja – a Siviglia. Il fondatore dell’azienda, Charles Pickman, portò a Siviglia la rivoluzione industriale , ma trasse anche beneficio dalle tradizioni artigianali della capitale andalusa, combinando la produzione di massa con l’artigianato raffinato. Così nacquero le stoviglie e i pezzi decorativi della Cartuja de Sevilla, oggetti preziosi che fanno parte della memoria collettiva di molte famiglie spagnole.

Il marchese di Pickman, come era conosciuto formalmente, ha creato disegni ispirati all’estetica alla moda del tempo. Oggi questi pezzi conservano il loro fascino antico ancora dopo quasi due secoli, e continuno ad essere apprezzati e contemporanei come sempre.

Grazie al team, che ha assunto il controllo della compagnia nel 2014, lo spirito innovativo di Charles Pickman continua a vivere oggi, convivendo con il rispetto della tradizione di La Cartuja. I legami emotivi del nuovo team esecutivo con la storia del marchio hanno segnato la recente evoluzione di La Cartuja de Sevilla, dove il rispetto per gli artigiani e la loro conoscenza delle tecniche di produzione è parte integrante della cultura aziendale. Questa nuova fase della vita di La Cartuja è anche caratterizzata da un progetto che guarda al futuro e considera il design e l’internazionalizzazione come due delle sue sfaccettature strategiche.

Pur rispettando la tradizione, l’azienda tiene conto anche dell’impatto del cambiamento sociale sulle famiglie e sulle loro abitudini. La Cartuja lavora per garantire che i suoi pezzi siano piccoli lussi personali che possono trasformare qualsiasi momento quotidiano intorno a un tavolo (o in cucina, sulla terrazza o in una poltrona) in un’occasione speciale intima. Non c’è bisogno di aspettare grandi celebrazioni per godersi La Cartuja de Sevilla.

La fabbrica ha orgogliosamente impiegato diverse generazioni di artigiani sivigliani, allo stesso tempo esportando, fin dalle sue origini, le sue preziose stoviglie a metà strada intorno al mondo.

The Contempories: collaborazioni con i designer

L’azienda sivigliana presenterà le sue collezioni più recenti e una selezione dei suoi pezzi classici nelle prossime fiere di decorazione Maison & Objet e Ambiente. In questo contesto, La Cartuja ha lanciato la serie Contempories, attraverso la quale crea pezzi in collaborazione con importanti creativi spagnoli.

Viaggiare, lusso con un tocco di nostalgia ed evocare l’esotismo del quotidiano, sono alcuni dei motivi che sono comparsi nelle illustrazioni sugli oggetti per la tavola e sugli oggetti di La Cartuja in tutta la lunga storia dell’azienda. Carmen García Huerta è stata in grado di riprendere questi temi e tradurli ai giorni nostri, tanto nella forma quanto nella decorazione, nei disegni per la collezione Georgica. Ad esempio, applica le sue foglie, i suoi fiori e le sue rondini, in un modo “oversize” al nuovo servizio contemporaneo di stoviglie di Viena.

Per quanto riguarda Isaac Piñeiro, il suo approccio è più sottile e formale, “reinventando” nuove forme per le terrecotte dell’azienda che si ispirano allo stesso modo ai tradizionali processi artigianali come alla stampa 3D.

La collezione Vega 175 è composta da brocche, vassoi con contenitori, portacandele e ganci appendiabiti, che, nelle loro forme arrotondate, fanno riferimento ai forni “a bottiglia” che popolavano la vecchia fabbrica di Siviglia. Su tutti gli oggetti spiccano le maniglie, ognuna configurata in modo unico per adattarsi ai singoli pezzi.

A caccia di nuovi talenti

Oltre alla nuova tavola e alla collezione di oggetti decorativi, La Cartuja de Sevilla presenterà anche l’iniziativa New Talents. Lo scopo di questo progetto è quello di presentare le squisite terrecotte dell’azienda a un nuovo pubblico. Nella sua prima collaborazione, le creazioni moderne dell’illustratrice sivigliana Ana Jarén sono state applicate ai progetti tradizionali dell’azienda, con risultati sorprendenti e affascinanti.

Questi nuovi pezzi rappresentano un’opzione accessibile, con funzioni multiple e un linguaggio contemporaneo che parla a un giovane demografico che è attratto da oggetti decorativi con carattere.