La Cucina: spazio fluido progettato su misura

Pubblicato il Di in Approfondimenti

Oggi più che mai la cucina è da considerarsi uno ​spazio flessibile, modulare, capace di adattarsi alle esigenze diversedegli utenti negli spazi domestici.

Sono tante le attività che ogni giorno svolgiamo in questa stanza, che ormai da tempo non è più soltanto il luogo deputato alla preparazione dei cibi. Sempre più spesso infatti si parla di cucine a giorno e di locali open space, un ambiente che diventa tutt’uno con il living. Nascono così proposte che sono delle vere​ e proprie architetture d’arredo.

Ne sono un esempio le proposte di ​Record è Cucine​, con soluzioni che spaziano dal classico al moderno fino al contemporaneo. Uno stile tutto italiano fatto di​ design, ricerca e innovazione.

Come sempre sono i dettagli a fare la differenza di queste cucine di qualità. Come i materiali, resistenti con bordi a vista e zoccoli con guarnizioni a scomparsa, le pratiche attrezzature interne, i sistemi di chiusura decelerati o i pensili con il fondo luminoso.

Tutto concorre a definire lo stile.

 

Maniglia o gola?

L’elemento che più di ogni altro crea una netta divisione nelle linee proposte da Record è Cucine è uno dei dettagli più sottili eppure caratterizzanti dell’ambiente cucina: il sistema di apertura. Nella Linea System di Record è Cucine a farla da protagonista è la gola, che si sposa perfettamente con i profili netti e le superfici in materiali a finitura lucida o opaca, dando vita a delle cucine dalle linee pulite e minimali.

 

La maniglia contraddistingue invece le cucine della Linea Modern, perfette per chi cerca l’eleganza della tradizione. Nelle proposte dominano i toni neutri a finitura laccata e lucida, modelli lineari, ad angolo o penisola, ma non mancano nemmeno gli accenti di colore dati proprio dalla maniglia, declinata in diverse colorazioni come lo splendido Rose Gold. Un vero dettaglio di stile che fa la differenza.

 

 

Parlavamo di​ progettazione modulare, flessibilità e funzionalità in cucina, tre parole che si riassumono nel progetto ​The Cut kitchen ​di Record è Cucine, firmato dall’architetto Alessandro Isola. Un progetto ambizioso che dalla sua nascita è stato insignito di diversi premi come il Golden A’ Design Award nel 2014 e l’ARCHITIZER A+AWARD 2015-2016-2017, nella categoria kitchen.

Si tratta di un sistema che nasce da un concetto di forma pura: un parallelepipedo tagliato orizzontalmente che va a creare due blocchi sovrapposti, due entità che insieme ruotano e permettono di creare diverse configurazioni di cucina in base allo spazio disponibile e alle esigenze. Le soluzioni possibili sono principalmente tre:

  • un blocco puro, semplice;
  • la rotazione del blocco superiore e quindi la creazione di una forma ad “L” con il blocco superiore altamente aggettante;

– due blocchi sovrapposti in maniera longitudinale.

Suggestiva la configurazione con isola ad L con blocco superiore aggettante attrezzato con tavolo scorrevole, girevole e sospeso a sua volta. Le armadiature contenitive accolgono accessori ed elettrodomestici, fungendo allo stesso tempo da eleganti pareti divisorie.

Proposte che permettono alla cucina di dialogare con la zona living, grazie ai componenti che si aprono all’ambiente contiguo con colonne a giorno, in metallo e sempre modulari, come ​un’unica grande parete attrezzata comune.

 

 

Tra le configurazioni possibili vi è anche la composizione su tre lati, composta da due grandi blocchi con due piani di lavoro paralleli. Uno a penisola, uno a parete chiusi da un lato, da una grande parete di armadiature. Il lato esterno dell’isola e delle armadiatura coordinate nella versione libreria a giorno sono dedicate a una funzione diversa dello spazio, là dove non ci sono più divisioni nette la zona giorno ed è un open-space condiviso.

Cucina, sala da pranzo e zona living diventano così un tutt’uno, la simbiosi di zone interconnesse che si compenetrano, dove la coesione e l’armonia tra gli elementi d’arredo diventa requisito essenziale. Lo spazio interno viene interpretato come un contenitore di attività che cambiano a seconda degli orari, delle situazioni, delle presenze. Per questo l’arredo si fa interpretare di queste situazioni fluide, dove le zone devono essere separate ma nello stesso tempo unite, facilitando sia le attività che i contatti e la comunicazione tra le persone che vivono l’ambiente.

Soluzioni lineari pratiche di grande pulizia formale, che fanno della cura del dettaglio per il vero comfort in cucina. Come i pensili a parete e fondo di chiusura unico, attrezzato a led per illuminare il piano sottostante, oppure, a soffitto la cappa e serie di profili geometrici in metallo con mensole disponibili in tutte le finiture e attrezzabili con luci a led. E cassetti e cestoni ben attrezzati con interni strutturati per alloggiare posate, strumenti, contenitori o alimenti.

 

Al progetto the Cut, nato da una libera ricerca, si aggiunge ​The Cut Ego.

Anche in questo caso, il concept di Ego, si sviluppa a partire da un parallelepipedo che viene aperto scomposto come una scatola e sviluppato con tagli geometrici decisi che ne definiscono il carattere. Il legno è la pelle che riveste il progetto della cucina mentre l’interno è in marmo e lo stacco tra i due materiali è in metallo.

Il resto lo fanno finiture di pregio e i dettagli sempre funzionali: come lo spazio “liberato” dallo stacco tra il blocco in marmo e il rivestimento in essenza che può ospitare un canale attrezzato.

Segni particolari minimali, come l’assenza di spessori a vista che mostrano l’unione perfetta tra aperture, top e fianchi, tutti con taglio a 45° per il disegno di un unico volume compatto, segnato graficamente da due gole solo sul lato del contenimento. Studiata nel dettaglio, la gola intermedia consente la comoda presa per l’apertura del primo e secondo cassetto.

Ultima novità in casa The Cut kitchen è Sense, la collezione dotata di maniglie pensata per chi vuole toccare con mano superfici e contrasti, accarezzare le finiture ed avere una presa decisa sulla vita. Una scelta che vive d’eredità e contemporaneità, ma sempre con carattere.

 

 

Una proposta interpretata in tre modi diversi per incontrare altrettanti stili: Tradizionale, un omaggio alla cucina tradizionale resa attuale da tocchi moderni sugli elementi peculiari; Essenziale, pensata per chi ama un minimalismo raffinato dai particolari curati. Infine Industriale, dove l’atmosfera delle fabbriche abbandonate e riconvertite e lo stile urbano della città si integrano nell’ambiente cucina grazie a configurazioni e contaminazioni materiali diversi.

Un carattere deciso, per uno stile pulito che si adatta a tutte le esigenze.