Lampade, progetti che portano in scena la luce: Karman, Barovien&Toso e Atelier Crestani

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Ci sono tanti modi per progettare con la luce: da un lato ci sono le lampade (da quelle più tecniche a quelle di design) dall’altro ci sono quelle che possono essere considerate invece delle sculture luminose. Ovvero, progetti che giocando con la luce creano effetti  e atmosfere e si traducono in soluzioni d’arredo.

Rientra in questa categoria Notredame, lampada progettata da Luca De Bona & Dario De Meo per Karman ora nella nuova versione Gold (proposta in due formati utilizzabili a parete, soffitto o sospensione).

La luce filtra e crea un effetto scenografico, come quello delle meravigliose vetrate a rosone di una cattedrale gotica  a cui il progetto si ispira. La struttura a rosone di questa  sospensione/ lampada a parete molto decorativa, è realizzata in polvere di marmo bianco e crea un effetto di moto tridimensionale.

La veste poetica nasconde quella che è l’anima tecnologica della lampada: la fonte LED trasmette la luce sia in maniera diretta attraverso il nucleo centrale sia indirettamente attraverso la retroilluminazione che esalta la trama del diffusore.

Le lampade  lo sappiano, non  solo sono utili ad illuminare, ma spesso dettano anche  lo stile e danno il carattere ad un interno. Questo vale sia per tutti  quei progetti di lampade appartenenti oggi alla storia del design, ma vale anche per quei progetti contemporanei, che ispirandosi alla classicità portano avanti tradizione e ricerca.

Come Venezia 1295 di Barovier&Toso, una delle novità  presentate nel 2018 dal brand alla Milano Design Week  . Questo elegante lampadario preserva il valore del vetro soffiato esasperando la tecnica del rostrato su tutti i singoli elementi dello stesso: le coppette, i bracci, i pastorali ed i pendenti sono tutti lavorati con questa tecnica, che dona loro brillantezza e riflessi. Un tripudio di emozionanti forme monocolore, riprogettate con un linguaggio equilibrato e rigoroso (disponibile a 9, 12, 18 e 36 luci e nella versione a parete.)

Allo stesso modo anche Camparino di Barovier&Toso, lampada da tavolo elegante e raffinata, racchiude in un unicum passato e presente in un unico elemento di dimensioni ridotte: da un lato interpreta la tradizione muranese utilizzando la tecnica del rostrato, dall’altro sintetizza l’idea di modernità impiegando un sistema di alimentazione a batteria al litio ricaricabile, che la rende trasportabile ovunque, e una tecnologia contactless che consente l’accensione, lo spegnimento e la regolazione dell’intensità luminosa con un gesto. Ha una base in marmo pregiato, in due varianti: Carrara e Nero Belgio.

La conoscenza, la maestria nella lavorazione dei diversi materiali ( vetro, marmo, mateallo…) è sempre un valore aggiunto e vale anche per questi progetti di lampade.

Come Bollicine chandelier di  Atelier Crestani, lampada creata dal maestro di soffiatura del vetro Simone Crestani, artigiano ancora prima che artista e designer . 

 

 

Bollicine chandelier  è caratterizzato dall’eterea presenza di bolle di vetro  che, come  fossero delle bolle di sapone,  avvolgono con la loro delicatezza una rigorosa struttura geometrica in ottone lucido. In ogni bolla di vetro è ospitata all’interno una luce a led.  Il risultato è un gioco dinamico di forze al limite del misterioso: l’equilibrio tra le tensioni e la forza delle connessioni,  le distanze da mantenere e gli spazi pieni, al pari dei vuoti, si rivelano fondamentali per ogni singola parte dell’oggetto così come per il suo insieme. Potenza e fragilità, equilibrio e tensione, connessione e sospensione trovano il loro posto senza contraddirsi.