Separare, dividere e arredare con i paraventi design

Pubblicato il Di in Approfondimenti

Il paravento, un arredo originale con una storia lontana. La storia dei separé ci rimanda infatti nell’antica Cina, solo successivamente si sono diffusi  nel resto dell’Asia orientale, in Europa e in altre regioni del mondo. Una delle caratteristiche principali di questi mobili è la capacità di riunire usi pratici ad usi decorativi. Rappresentano una soluzione semplice ma di grande effetto per dividere gli spazi domestici.

Negli ultimi anni, il mercato ci ha proposto tante soluzioni diverse e innovative, capaci di interpretare e dare nuova linfa alle proposte in tema di separé.

Ecco  Shoji, un progetto di lucidipevere per ZanottaSi tratta di un paravento con mensola utile anche come consolle. E’ dotato di struttura in legno massello di rovere nel colore naturale o tinto nero. Il pannello è rivestito in tessuto Quadrifoglio non sfoderabile.

Il tema del paravento è caro ad Alessandra Baldereschi, la designer  lo ha interpretato più dapprima per Seletti, con il progetto Woodland e poi con De Castelli  con il progetto Painting.

Quest’ultimo, un paravento di grandi dimensioni, è stato pensato come una quinta teatrale che rappresenta su ciascun lato paesaggi immaginari, un cielo notturno e un profilo collinare.

Le variazioni cromatiche ottenute grazie alle diverse ossidazioni che De Castelli realizza sui materiali, sono paragonabili ai colori di un pittore su una tela: il risultato è un dipinto che diventa scenografia. Il paravento è composto da tre ante basculanti, che consentono diverse configurazioni per riparare aree private o dividere gli spazi interni, creando un angolo protetto da un paesaggio fantastico.

Estremamente minimale è Shade, progetto firmato  da Marco Zito per SabaLe forme  sono morbide senza angoli . Il separé è proposto in due misure e  le diverse finiture  permettono di creare ambienti fortemente caratterizzanti, scegliendo tra diversi tessuti.

E’ fatto di solo cristallo  RAYURES, il paravento di  Ronan & Erwan Bouroullec per GlasItalia.

Si tratta di una soluzione componibile con pannelli incernierati, realizzati in cristallo Flutes stratificato e temperato nei colori giallo e lilla, in finitura neutra o nella gamma dei “Cristalli trasparenti colorati”. La libertà compositiva di questi  pannelli, con finitura traslucida, permette di realizzare strutture che schermano, separano e al contempo creano isole di intimità e riservatezza, filtrando e restituendo la luce in maniera poetica e meravigliosamente surreale.

Poi ci sono le soluzioni estremamente femminili, con finiture sartoriali come Mermaid di Cristina Celestino per Sergio Rossi o quelle decisamente funzionali e dettagliate come Shade di Makro, un progetto di Marco Taietta.

 

In casa o nel contract, il paravento trova sempre spazio per essere utilizzato, soprattutto se, come Patch di True Design, è dotato di pannelli divisori fono-assorbenti, in grado di garantire la privacy senza isolare  dall’ambiente.

 

Tra i più scenografici ecco il paravento in tessuto Minima Moralia by Dante, di Christophe de la Fontaine. Realizzato con una solida struttura in acciaio verniciato a polvere, questo separé è disponibile in due diversi modelli a 3 unità o 4 e in diverse finiture.

Re-interpretano il tema Dossofiorito con Etta  per Zilio A&C, un mobile multifunzionale che espone e conserva oggetti e funge anche da divisorio. E’ composto da una piattaforma con 4 elementi rimovibili: un piccolo ripiano rotondo, due forme di montanti e uno schienale imbottito.

 

Gli elementi mobili invitano l’utente a disporli in ogni modo che desiderano e trasformare  Etta in un prodotto versatile, di cui esiste anche una  variante al divisorio multiuso Etta. Questa nuova versione include una barra appendiabiti, un contenitore portaoggetti con vassoio svuota tasche e un grande specchio.

Il ruolo all’interno di un progetto è bel raccontato da  come Madde studio ( Maja Górowska, Karolina Koryniowska e Kamila Potocka),  le quali hanno affrontato il tema degli spazi nel loro progetto ILES. E’ qui che  inseriscono, tra i vari arredi, anche un separé, elemento fondamentale per gestire lo spazio.

L’idea principale del loro progetto è quella di costruire un ambiente con formazioni mobili chiamate “isole”. A differenza della disposizione residenziale standard, in cui gli elementi di arredo sono posizionati sotto le pareti, il concetto di “isola” porta l’arredo in posizione centrale. Significa che la configurazione viene espansa dal centro della stanza. In questo caso l’utente ha accesso multilaterale a ciascuna area. La forma dei mobili  è stata progettata per fornire la divisione in zone e in questo il paravento è fondamentale.