Unconventional Museum: luoghi originali da visitare

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E’ recente la notizia dell’apertura del The Sweet Art Museum, dedicato ai dolciumi, che non a caso si possono anche assaggiare. E’ un  museo, ma non nell’accezione più classica, è interattivo e si definisce di “nuova generazione” . Si trova nel quartiere Marvila a Lisbona. In verità è un  pop-up ed è il primo di questo genere in Europa, interamente dedicato al divertimento. Il Sweet Art Museum sarà aperto fino alla fine dell’estate 2018.

Rendere felici le persone: è questo l’obiettivo delle otto fantasiose sale a tema colorate e oniriche  che offrono esperienze interattive e di grande impatto visivo. Diciamo che seguendo le tendenze del momento, in cui non si può fare a meno di scattare una foto sui Social o lanciare una stories su Instagram, questo è il luogo ideale, dove scenografie ad effetto possono farla da padrona aiutandovi a raccogliere cuoricini !. Superata una porta completamente rosa ( colore dominante di questo spazio) le cui  sembianze ci ricordano una barretta di cioccolata ci si immerge in un’esperienza visiva. Ecco quindi che ci si può tuffare in una gigantesca vasca piena di marshmallows o sdraiarsi su un gelato. Entrare nella Candy Wash Room, scoprire delizie ghiacciate che prendono vita in Ice Cram Land con il lecca-lecca profumato gigante e la giostra di dolcetti.

Ma in giro per il mondo ne esistono davvero molti di Musei non convenzionali, forse dedicati a turisti che si aspettando da un viaggio un’esperienza diversa.  Sulla stessa lunghezza d’onda del museo portoghese ad esempio c’è il Museum of Ice Cream. Un progetto del 2016 che come l’esempio europeo, non è proprio un museo ma un pop – up. Il primo è stato aperto a  Manhattan, New York City, da allora due  nuove location sono state aperte a Los Angeles, San Francisco e Miami.

Caramelle colorate e stanze labirintiche, un unicorno, e una piscina di arcobaleno che fanno da sfondo ai selfie dei visitatoriL’idea è di Maryellis Bunn, che stava cercando un modo per connettersi al pubblico dei millenials .

Parla del contemporaneo anche MoPOP ovvero Museum of Pop Culture,  museo senza scopo di lucro dedicato alla cultura popolare contemporanea. È stato fondato dal co-fondatore di Microsoft, Paul Allen nel 2000 come Experience Music Project. Da allora il  MoPOP ha organizzato moltissime mostre.

Photo by Joe Mabel

 

Il museo, che dapprima noto come Experience Music Project e Science Fiction Museum e Hall of Fame (EMP | SFM) e ha preso nome successivamente come EMP Museum, fino a novembre 2016,.

Il museo è stato progettato da Frank O. Gehry e ospita numerose gallerie e la Sky Church, che dispone di uno schermo a LED, uno dei più grandi schermi a LED al coperto del mondo.

Le mostre sono dedicate alla cultura pop, all’arte fantasy, al cinema horror e ai videogiochi alla letteratura di fantascienza e ai costumi di scena.

E’ interattivo, nelle  gallerie come Sound Lab e On Stage,  i visitatori possono provare gli strumenti del rock and roll e eseguire la musica davanti a un pubblico virtuale.

Nel 2001 è stato aggiunto Museo di fantascienza e Hall of Fame è stato fondato da Paul Allen e Jody Patton.

Photo credits: Cacophony

Ci si deve spostare in Europa per trovare un’altro dei musei più stravaganti. Se il Museo è luogo per ricordare successi e grandi imprese questo no, è il museo dei fallimenti .

Inaugurato nel 2017,  il Museum of Failure si trova in Svezia . Al contrario di quello che si potrebbe pensare il concept è molto educativo. L’obiettivo infatti è mostrare i fallimenti e fornire ai visitatori un’esperienza di apprendimento sull’importante ruolo del fallimento per l’ innovazione e incoraggiare le organizzazioni a migliorare l’apprendimento dal fallimento. La collezione comprende oltre settanta prodotti e servizi falliti provenienti da tutto il mondo. Ogni articolo fornisce informazioni sul business rischioso dell’innovazione. Il concept del museo è stato ispirato da una visita 2016 al Museum of Broken Relationships di Zagabria , in Croazia .

Fonte: www.designweek.co.uk

Nell’epoca dei Social delle fotografie sempre e ovunque, non poteva però mancare un museo che celebra la pratica più diffusa del nostro tempo: il selfie.

Esatto esiste ed è in California il Museum of Selfies. Anche in questo caso si tratta di un museo  interattivo che esplora la storia e il fenomeno culturale del selfie intesa, come l’immagine di se stessi presa da se stessi le cui origini risalgono a 40.000 anni fa.

Fonte: www.qmunicatemagazine.com

I visitatori possono esplorare l’origine del selfie attraverso l’arte, la storia, la tecnologia e la cultura mentre si fanno  selfie con le installazioni interattive.