Architettura, in Toscana riparte la sfida Via alla seconda edizione del Premio regionale

Pubblicato il Di in Concorsi
Torna il Premio di Architettura organizzato da Consiglio Regionale, Ordini degli Architetti e Ance toscani, con la collaborazione della Fondazione Architetti Firenze, che punta a diventare un appuntamento fisso e un mezzo per promuovere e monitorare la trasformazione del territorio toscano, evidenziandone punti di forza e criticità. Il concorso è rivolto alle opere realizzate nella regione negli ultimi cinque anni ed è diviso in cinque categorie, tra cui una dedicata all’opera prima.

Architettura contemporanea, la Toscana conferma la sfida. Prende il via la IIª edizione del Premio Architettura Toscana (PAT), organizzato da Consiglio regionale della Toscana, Ordine degli Architetti PPC di Firenze, Federazione degli Architetti della Toscana, Ordine degli Architetti PPC di Pisa, Fondazione Architetti Firenze e Ance Toscana, con il patrocinio del Consiglio Nazionale degli Architetti.

 

Il bando è reperibile online sul sito www.premio-architettura-toscana.it. Le iscrizioni si apriranno alle ore 12 di lunedì 3 dicembre per chiudersi venerdì 8 febbraio 2019 alle 24.

 

Questa mattina si è tenuta la presentazione ufficiale a Firenze, nella sede del Consiglio regionale della Toscana, alla presenza del presidente dell’assemblea regionale Eugenio Giani, della consigliera Elisabetta Meucci e del presidente del Comitato Organizzatore Tommaso Barni, oltre che del presidente dell’Ordine degli Architetti di Firenze Serena Biancalani, del presidente dell’Ordine degli Architetti di Pisa Patrizia Bongiovanni, del coordinatore della Federazione Architetti della Toscana Daniele Menichini e del presidente di Ance Toscana Stefano Frangerini.

Si tratta della seconda edizione del concorso regionale, nato con l’obiettivo di stimolare la riflessione intorno all’architettura contemporanea protagonista delle trasformazioni del territorio e per diffondere la cultura del progetto come garanzia di qualità ambientale e civile.

L’edizione di esordio ha visto la partecipazione di oltre 140 progetti con cinque opere vincitrici in altrettante categorie e altri 15 progetti menzionati o selezionati per la mostra itinerante, inaugurata alla Palazzina Reale di Firenze e poi esposta, oltre che nel capoluogo toscano, anche a Siena, Pistoia, Piombino, Pisa, Pontremoli, Lucca, Arezzo e Prato, dove si è conclusa al Centro Pecci.

 

Le opere selezionate hanno messo in evidenza il ruolo sociale dell’architettura, evidenziando come una progettazione intelligente possa farsi promotrice della rigenerazione urbana e territoriale. I temi principali affrontati con successo nella prima edizione ed evidenziati dalle opere vincitrici sono stati il rapporto con l’antico e la capacità di confrontarsi con il patrimonio artistico e architettonico storico esistente; la tutela del paesaggio e l’integrazione con esso nella realizzazione di edifici produttivi; la riqualificazione di spazi pubblici degradati o abbandonati attraverso opere a basso budget.

 

La seconda edizione del Premio Architettura Toscana consolida la volontà di far comprendere come l’architettura sia un elemento determinante per la qualità del paesaggio e l’evoluzione delle città. Il concorso promuove l’intero processo di realizzazione di un’architettura, identificandone la qualità nell’interazione e collaborazione fra i suoi attori principali: progettista, committente e impresa.

Allestimento e interni, Museo delle… Lunigianesi

Il PAT è rivolto alle opere realizzate in Toscana nei cinque anni precedenti alla pubblicazione del bando, tra il 2013 e il 2018. Possono essere candidate al premio opere realizzate da singoli architetti o in gruppo, da dipendenti pubblici o privati.

A presentare la candidatura possono essere sia il progettista che la committenza, ma anche l’impresa esecutrice dei lavori.

Il premio si articola in cinque categorie: opera prima; opera di nuova costruzione; opera di restauro o recupero; opera di allestimenti o interni; opera su spazi pubblici, paesaggio o rigenerazione. I partecipanti possono candidare una sola opera per ciascuna categoria. Una singola opera può essere candidata in più categorie.

 

Per ciascuna categoria sarà premiata una sola opera, che riceverà un premio assegnato congiuntamente al progettista, alla committenza e all’impresa.

Al vincitore della categoria opera prima sarà assegnato un premio aggiuntivo in denaro pari a 5.000 euro.

Nuova Costruzione, Cantina Podernuovo

A valutare le opere candidate sarà una giuria nominata dal Comitato organizzatore, composta dall’architetto Massimo Alvisi, dal professore e sociologo Giandomenico Amendola, dall’architetto Fabrizio Barozzi, dal professore e architetto Luca Molinari e dal professore e architetto Francesca Torzi.

La pubblicazione dei risultati avverrà il 29 maggio 2019, mentre il giorno successivo, 30 maggio, si terrà la cerimonia di premiazione alla Palazzina Reale di piazza Stazione, sede di Ordine e Fondazione Architetti Firenze, dove sarà allestita anche la mostra dei progetti vincitori.

 

“Come nel Rinascimento si istituivano premi e concorsi così ai giorni nostri diamo spazio a un’iniziativa di alto profilo, per promuovere e valorizzare il talento e la capacità di intervento sul territorio —dichiara il Presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani—. La Toscana è stata la prima istituzione regionale italiana a configurare un Premio di Architettura, che quest’anno giunge alla sua seconda edizione, per presentare – attraverso una sana competizione tra progetti – una foto aggiornata del made in Tuscany e per lanciare un messaggio per il futuro”.

Spazi pubblici, Paesaggio e Rigenerazione Piazza de Tre Re

“Grazie a questo premio possiamo avere una fotografia che ci illustri cosa possa e debba essere migliorato nel panorama dell’architettura toscana. La prima edizione —spiegano i Presidenti degli Ordini degli Architetti della Toscana— ha messo in evidenza come il concorso di progettazione sia una pratica ancora poco diffusa, ma i risultati hanno confermato, se mai ce ne fosse stato bisogno, che il concorso è il migliore strumento attualmente a nostra disposizione per selezionare un progetto, e lo è sicuramente per promuovere i giovani progettisti. Quello a cui questo premio deve servire è far comprendere che ogni architettura è un tassello di un processo che disegnerà, un passo dopo l’altro, il volto futuro di questa regione, che a tanti pare immutabile ma che immutabile non è, e l’obiettivo del PAT è fare in modo che questo volto possa essere il migliore possibile”.

Restauro e Recupero, Museo degli Innocenti

“La qualità e la bontà del progetto, sono oggi elementi imprescindibili delle opere private e pubbliche contemporanee e questo è tanto più vero in un territorio come quello toscano, dove si gioca un delicato equilibrio tra paesaggio ed urbanizzazione. La grande attenzione di Ance, anche a livello nazionale, rispetto al grande tema della qualità del progetto, come elemento centrale dell’edilizia, è testimoniato anche dal nostro impegno nel sostenere questo Premio —sottolinea Stefano Frangerini, presidente di Ance Toscana—. Nel costruire, come in tutti gli altri settori del made in Italy, il bello e ben fatto è il tratto distintivo e vincente delle nostre produzioni, che nella filiera del costruire si traduce in una edilizia attenta anche ad aspetti di qualità estetica e di sostenibilità ambientale nella fase di progetto e realizzazione”.