Nancy Genn. Architecture From Within / Architetture Interiori

Pubblicato il Di in Eventi

È la più importante retrospettiva che le sia mai stata dedicata in Europa, la prima in assoluto a Venezia, quella organizzata in occasione della 16. Mostra Internazionale di Architettura a Palazzo Ferro Fini: Nancy Genn. Architecture from Within / Architetture Interiori ripercorre attraverso circa 70 opere gli oltre 60 anni di carriera di Nancy Genn, poliedrica artista californiana tra le più significative nella storia dell’arte statunitense del dopoguerra, che ancora oggi porta avanti la sua personale sperimentazione con grande vivacità e passione. A Venezia il percorso espositivo si snoda tra opere su carta a matita, inchiostro e tecnica mista, dipinti e grafica, sculture in bronzo,
sia di grandi che di piccole dimensioni, che permetteranno al pubblico di scoprire il multiforme
universo interiore e la grande maestria tecnica dell’artista.

Curata da Francesca Valente – già Direttore di diversi Istituti Italiani di Cultura tra cui quelli di Los Angeles e San Francisco, dove conobbe Genn agli inizi degli anni Ottanta –, Nancy Genn.
Architecture from Within / Architetture Interiori è anche l’occasione per presentare l’omonima monografia bilingue che per la prima volta racconta l’intera opera dell’artista americana: edita da Skira e curato dalla stessa Valente, raccoglie gran parte dei saggi critici che sono stati dedicati a Genn nel corso della lunga carriera, così come riproduzioni di un corpus di circa cento opere, tra cui pezzi provenienti da prestigiose collezioni pubbliche e private.
Esponente della corrente astratta sviluppatasi intorno alla baia di San Francisco, Genn incarna perfettamente quei caratteri di orientamento verso l’Asia e rapporto intimo con il paesaggio che si ritrovano nell’universo espressivo proprio della West Coast. Per molti dei suoi dipinti su carta trae ispirazione dall’acqua, dalla nebbia, dall’atmosfera mutevole della baia: non c’è luogo migliore per esporre queste opere di un palazzo veneziano che si affacci sul Canal Grande. E sempre a Venezia Genn è tra gli 11 artisti protagonisti della collettiva WWW. What Walls Want alla galleria
Marignana Arte (dal 23 maggio al 15 settembre, inaugurazione mercoledì 23 maggio ore 18), a
rappresentare gli Stati Uniti insieme a pittori come Roy Thurston ed Emil Lukas.

 

Le composizioni dalla trama meticolosa, la peculiare qualità organica, la presenza dominante delle linee come conseguenza dell’amore per la calligrafia, la manualità rituale della produzione: filo conduttore della decennale attività artistica di Nancy Genn è l’instancabile sperimentazione di tecniche e materiali, che ha coltivato con incessanti viaggi soprattutto in Oriente. È stata tra le  prime artiste negli Stati Uniti a esprimersi con la carta, fatta a mano da lei stessa e usata non solo come mezzo, ma come oggetto di una personale e pionieristica tecnica di produzione manuale.
L’uso stesso della carta – montata e incollata sulla tela stesa, lasciata a dispiegarsi come un rotolo di
pergamena, sfogliata in modo da rivelare strati sottostanti – diventa così personalissimo e privilegiato
mezzo di espressione.
Come evidenzia la curatrice Francesca Valente, «l’opera di Genn, indipendentemente dalla tecnica
utilizzata, emana una possente forza meditativa che, quasi come sacra reiterazione di un mantra,
scaturisce da dentro e manifesta una prodigiosa luce interiore che innesca un’infinità di esperienze
sinestetiche. (…) I suoi lavori si configurano così come sorta di architetture interiori capaci di
condurre lo spettatore all’interno di una dimensione rarefatta in continuo mutamento, lasciandolo
immerso in una sensazione arcaica di meraviglia».

 

 


La continua esplorazione della tensione tra leggerezza e pesantezza, pieno e vuoto si ritrova anche
nelle sue sculture, che si realizzano principalmente in forme organiche in bronzo come in
Manzanita: partendo da tralci di vite, che spesso raccoglie nel giardino dietro casa, legati con fili di
cotone e intinti poi nella cera, Genn realizza forme intricate che grazie alla tecnica della fusione
diretta a cera persa conservano tutta la vitalità e la permeabilità delle forme naturali. Dal fuoco dei
rami bruciati si passa quindi alla forza purificatrice dell’acqua che domina le serie Rainbars. Genn è
stata profondamente ispirata dall’ubicazione delle sue due case, una affacciata sulla baia di San
Francisco e l’altra a pochi passi dall’Oceano Pacifico: nelle “barre di pioggia” la griglia orizzontale
viene superata da lente e ritmiche colature di colore che portano il movimento verso il basso; una
lentezza che diventa cascata possente nel trittico Waterfall Tryptich o nelle opere della serie
Patagonia. E in tema di terre lontane, dove Nancy Genn ha viaggiato, se il segno calligrafico in Sea
Currents ci rimanda al fascino misterioso dell’Oriente, i colori caldi e accesi della terra in forme
architettoniche maestose, seppure accennate, rievocano la potenza della Città Eterna nella serie di
opere su carta realizzata a Roma.