Arredativo Design Magazine

OPEN HOUSE MILANO 2018

La seconda edizione di Open House Milano ha fatto registrare un trend in crescita per l’edizione milanese della più grande vetrina internazionale di architettura, che è nata a Londra nel 1992 e ha coinvolto nel mondo 37 città riunite nel circuito Open House Worldwide, con volumi d’eccezione grazie a 20.000 visitatori, 87 siti aperti e oltre 300 volontari.

Sull’onda di una partecipazione sempre più trasversale, di adesioni spontanee e dell’importante contributo che l’iniziativa offre alla promozione del patrimonio architettonico milanese, quest’anno la terza edizione partirà con un programma ancora più ricco e nuove collaborazioni che hanno permesso l’apertura di oltre 100 siti in città.

 

Un’occasione unica per immergersi nelle stratificazioni architettoniche del capoluogo lombardo, solcando diverse epoche e stili grazie agli affascinanti itinerari in programma, opportunità per scoprire quei luoghi che fanno parte del quotidiano ma di cui non si conosce la storia, spazi privati, atelier d’artista  e altri che per loro funzione solitamente non sono fruibili, il tutto grazie alle visite guidate e gratuite tenute dai progettisti stessi, studenti delle facoltà milanesi e cultori d’architettura.

L’obiettivo è sempre lo stesso: riscoprire l’identità di Milano attraverso l’architettura e renderla così partecipata grazie all’apertura straordinaria di edifici usualmente non accessibili al pubblico per svelare l’anima moderna e contemporanea della città, osservare da vicino le trasformazioni in atto che stanno ridisegnando il suo skyline e promuovere la ricchezza artistica e culturale che la caratterizza dall’antichità in poi.

 

Molte le novità dell’edizione 2018.

Quest’anno l’iniziativa sarà patrocinata dall’Ordine degli Architetti di Milano che, da sempre impegnato nella valorizzazione della cultura architettonica e del patrimonio progettuale della città, si impegnerà in azioni di comunicazione delle iniziative e condivisione e coinvolgimento coi propri iscritti. E, tramite la sua Fondazione, selezionerà alcuni itinerari previsti nel programma di Open House, il cui completamento sarà valido per il conferimento dei crediti formativi professionali.

 

Inoltre, il circuito Open House sarà arricchito da un esclusivo percorso a firma di Living, il magazine di interiors, design e lifestyle del Corriere della Sera, grazie all’apertura di una selezione di case e studi privati già pubblicati sull’online e sulle pagine della rivista.

 

Grazie alla collaborazione con Sofar Sound sarà possibile partecipare a gigs in location solitamente non utilizzate per ospitare concerti, per vivere l’architettura circondati dalla musica.

I nuovi percorsi tematici, tra cui quello dedicato al recupero delle zone periferiche o quello che mappa luoghi dedicati alla public art, con l’apertura, ad esempio, del parco di arte pubblica Artline a Citylife, saranno tracciabili in ciascuno dei sei sestieri in cui Milano era anticamente divisa – Sestiere di Porta Orientale, Romana, Ticinese, Vercellina, Nuova e Comasina – sulla base dei quali OHM delinea i vari percorsi di visita.

 

Di rilevanza sociale è l’itinerario tematico ispirato aMilano attraverso. Persone e luoghi che trasformano la città. Il progetto, promosso dall’ASP Golgi-Redaelli in rete con diversi soggetti culturali, vuole portare in luce le trame di solidarietà e inclusione sociale che attraversano la storia e il volto di Milano, coinvolgendo Open House con l’apertura di vari luoghi emblematici per l’accoglienza e il sociale.

 

 

Open House Milano è anche l’omonima associazione culturale, promotrice e organizzatrice dell’evento che si è sviluppata grazie alla volontà di un gruppo di architetti, comunicatori ed esperti di sviluppo sostenibile.

Mission di Open House è promuove il tema della città partecipata dai cittadini, favorendo il dialogo fra pubblico e privato, fra cittadinanza e impresa, accrescendo il senso di appartenenza al proprio territorio.