Reciprocity Design Liège

Pubblicato il Di in Eventi

Creata su iniziativa di Paul-Émile Mottard, deputato provinciale alla Cultura e Presidente dell’Ufficio Provinciale dell’Artigianato (OPMA) di Liegi, RECIPROCITY DESIGN LIÈGE è una triennale internazionale di design & innovazione sociale organizzata dal Dipartimento Cultura della Provincia di Liegi, in collaborazione con l’OPMA e Wallonie Design.
Giovanna Massoni, curatrice di mostre di design belga e internazionale, consulente e giornalista, è stata ancora una volta incaricata della direzione artistica.
La prossima edizione si svolgerà dal 5 ottobre al 25 novembre 2018 in prestigiosi spazi culturali situati sul territorio provinciale, ma anche al di là dei confini di Liegi, con la partecipazione di altre città belghe e nell’area transfrontaliera Mosa-Reno.
Sin dalla prima edizione nel 2012, RECIPROCITY questiona il design e il suo impatto culturale, economico e sociale. La sua missione principale è stimolare, valorizzare e accogliere le espressioni internazionali risultanti da un approccio aperto e diversificato. Il design è qui concepito come uno spazio critico di ricerca-azione, luogo di riflessione e di produzione di progetti etici e sostenibili.

 

Le mostre principali si terranno al Musée de la Vie wallonne (Espace Saint-Antoine) e, per la prima volta, nelle sale de La Boverie, un museo costruito in occasione dell’Esposizione Universale del 1905 e recentemente restaurato dallo studio Paul Hautecler di Liegi e da Rudy Ricciotti, rinomato architetto francese, e riaperto al pubblico nel 2016. Caratterizzato da una vasta ala interamente vetrata che si affaccia sul fiume Mosa, il museo ospita ora la collezione di belle arti della città e uno spazio espositivo multidisciplinare, in collaborazione con il Louvre.
Per enfatizzare ulteriormente il legame tra la Triennale e la rivitalizzazione della città, una selezione di gallerie, centri d’arte e centri di design ospiterà eventi legati al design e alla creazione contemporanea.
Il distretto di Outremeuse, interessato dallo sviluppo del futuro Polo creativo Bavière, sarà inoltre investito da una serie di attività e interventi in situ che testimoniano di un settore chiave di questa triennale: il design per l’innovazione sociale.
E sempre in relazione con la missione di questa vasta piattaforma triennale dedicata al confronto e allo scambio tra realtà locali e internazionali, gli organizzatori accoglieranno all’interno del programma ufficiale una mostra prodotta da FABRICA, il prestigioso centro di ricerca internazionale, che sarà presentata per tutta la durata della Triennale a La Boverie.

Un evento transfrontaliero che collega Liegi alla Fiandra, all’Olanda e alla Germania
A pochi kilometri di distanza da Liegi, alcune organizzazioni dell’Euregio Mosa-Reno parteciperanno a RECIPROcities, una sezione del festival che sottolinea l’importanza del dialogo e degli scambi transfrontalieri. Le città partecipanti – come Hasselt, Kerkrade, Aachen e Maastricht – contribuiranno al programma 2018 con mostre e conferenze – che amplieranno lo spettro d’azione dell’evento.
I tre assi principali della Triennale 2018 collocano l’etica del progetto al centro del dibattito
Sebbene ogni edizione di RECIPROCITY affronti di proposito una molteplicità di aree tematiche, l’obiettivo principale è comunque quello di evidenziare la sfera delle esperienze di individui e comunità.
L’evento mira a creare un ponte tra economia, cultura, saper fare e saper pensare in diverse aree del design: prodotto, tecnologia, industria, artigianato, innovazione sociale, progettazione grafica, urbanistica e architettura. Tutte queste diverse sfere di ricerca e produzione sono laboratori viventi. Provocare e misurare il loro giusto impatto a livello sociale è di fondamentale importanza per la missione di questa Triennale e del design in generale.

Le mostre e le conferenze si svilupperanno attorno ai tre assi seguenti:
– Il design come vettore economico e culturale capace di provocare una trasformazione significativa in termini di consapevolezza sociale e responsabilità etica. In particolar modo, verrà trattato il rapporto tra design e cura.
RECIPROCITY 2018 presenterà prodotti industriali e artigianali, frutto di una riflessione sullo sviluppo sostenibile e
sull’innovazione dei sistemi di produzione.
A questo proposito, una serie di mostre, di workshop e una conferenza esamineranno la risposta di architetti e designer alle sfide della cura e del benessere, dell’abitare e degli oggetti di uso quotidiano in contesti e condizioni sfavorevoli. Verranno esplorate in profondità le questioni chiave relative alla fragilità umana, economica e sociale, all’accessibilità e all’adattabilità messe in atto grazie a una nuova cultura del progetto.
– L’insegnamento del design come luogo di sperimentazione e ricerca per un futuro sostenibile.
A seguito di un concorso aperto a scuole di istruzione superiore e università di design, una mostra presenterà gli orientamenti pedagogici in Belgio e in Europa attraverso una selezione di oggetti realizzati dagli studenti. L’obiettivo è quello di evidenziare il ruolo primario svolto dalle scuole e dai loro insegnanti nella sperimentazione
e nella ricerca.
– Il design come spazio di lavoro multidisciplinare e condiviso, orientato all’innovazione sociale e pubblica.
Una particolare attenzione è volta ai progetti che agiscono nel tessuto sociale, dove i designer, affrontando le questioni legate alle realtà urbane, culturali ed economiche delle città e dei quartieri, diventano facilitatori di progetti collaborativi derivanti da una nuova forma di responsabilità civile e da un desiderio di partecipazione creativa e di coesione sociale.

RECIPROCITY, un cantiere creativo unico in Europa!
RECIPROCITY nasce dal desiderio di contestualizzare il design nel tessuto sociale. Lungi dall’essere una semplice vetrina che riunisce prodotti e tendenze, questa triennale è un luogo di ricerca e di lavoro che si sviluppa a monte dell’inaugurazione delle sue mostre. Questa edizione in particolare è il frutto di una serie di laboratori che si sono svolti a partire dalla fine del 2017 nelle scuole, nei centri di ricerca, o nei fablabs … Insomma, una triennale anomala: un vero e proprio cantiere di co-creazione aperto a insegnanti, studenti, cittadini, organizzazioni culturali e associazioni.