Le collezioni limited edition di Marni

Pubblicato il Di in Approfondimenti

La parola sostenibilità oggi è  un termine che apre a riflessioni di grande attualità. Sull’argomento si possono trovare diversi punti di contatto che uniscono il mondo del design di prodotto con quello della moda. Sostenibilità è uno dei temi portanti del progetto sviluppato dal noto brand della moda Marni e presentato negli scorsi anni nel suo show room di Viale Umbria in occasione del Salone del Mobile di Milano. Il tema della sostenibilità era al centro dell’interesse del brand già con i progetti sviluppati in occasione del Fuori Salone di Milano 2017 e 2018 e presentati in suggestivi progetti di allestimento.

Nel 2017 Marni Playland era il tema dell’installazione del Fuori Salone che ricreava un grande parco giochi aperto a tutti, circondato da una grande distesa di sabbia. Su questa spiaggia oggetti impossibili e sculture d’arredo. Accanto a giocattoli da esporre,  portaoggetti come pallacanestro, coni colorati e ceste anche una edizione limitata di complementi d’arredo: sedute, sgabelli, sedie a dondolo con braccioli contenitore e poltroncine con il tetto. Una serie limited edition fatta di pezzi unici realizzati a mano in metallo, legno dipinto e fili colorati di PVC intrecciati da donne colombiane che hanno messo a disposizione la loro abilità nelle tecniche tradizionali dell’artigianato locale, trovando attraverso il lavoro indipendenza ed emancipazione. 

In questa occasione il  progetto destinava parte del ricavato della vendita degli oggetti di design in edizione limitata a Only The Brave Foundation.

Anche nel 2018 la casa di moda svizzera arrivò, al Salone con un progetto la cui ispirazione arrivava dalle Veredas. Las Veredas  sono piccoli insediamenti urbani che si sviluppano intorno a una o due strade o a degli agglomerati di case dando vita a piccole comunità rurali, all’interno delle quali, ogni persona costituisce un punto di riferimento per gli altri e in cui la condivisione e il saper fare diventano protagonisti della vita quotidiana di ciascuna Vereda. 

Colori, sapori e folklore accendevano La Vereda di Marni ed in mezzo una nuova collezione di arredi e accessori del brand ottenuti con lavorazioni e materiali nuovi. Le celebri sedute con  gli schienali che si aprivano come code di pavone o che prendevano le sembianze di uccellini. Le trame di PVC intrecciato che lasciavano spazio a una nuova tessitura che richiamava le lavorazioni a telaio per dar vita a disegni sinuosi, in aggiunta alle classiche righe e ai più lineari motivi geometrici.

L’artigianalità, nel 2018 ha trovato espressione attraverso nuove collaborazioni con comunità di zone diverse della Colombia. Il risultato sono stati una serie di oggetti che si aggiungono ai complementi di arredo: come  le galline in cartapesta e perline, fatte a mano da una comunità di donne di Villanueva, nel dipartimento di Casanare, veri e propri pezzi unici frutto ciascuna del lavoro di 4 giorni.

I cesti ottenuti intrecciando i gambi e i rami di salice, secondo una tradizione secolare che si tramanda di padre in figlio nell’antica città di Ibagué, nella regione di Tolima, vengono rivisti nella costruzione: per la prima volta gli artigiani uniscono all’intreccio del midollino dei fili di plastica colorata.

Le donne di Curitì nel distretto di Santander, che lavorano a mano l’agave per ricavarne una fibra tessile 100% organica e molto resistente con cui realizzano delle borse che Marni stampa a blocchi di colore saturi.

E poi c’erano le coloratissime amache in cotone tessuto a telaio, eredità delle comunità che popolano la costa atlantica del paese.

Ogni oggetto è fatto a mano con cura. Nel 2018 il progetto aveva scopo di finanziare il progetto “La casa sull’albero”, promosso da Piccolo Principe S.C.S Onlus, per dare sostegno ai minori e alle famiglie che intraprendono il cammino dell’adozione e dell’affidamento nella provincia di Milano.

Marni si presenta quindi come un ulteriore esempio in cui un brand di eccellenza della moda (come Fendi, Louis Vuitton ecc…) si è affacciato e misurato con il mondo del product design e dell’arredo sviluppando parallelamente un suo personale percorso di ricerca .

Tra le  prime apparizioni di Marni al Fuori Salone quella del 2014. In quell’anno il brand  partecipa con il progetto Animal House. Già in questo progetto sono coinvolte un gruppo di donne colombiane. Vengono creati per l’occasione pezzi unici, declinati in diversi colori  di animali in metallo e PVC. L’asimmetria era il tema così vengono realizzati sedie con due braccioli che si accostano a sedute a un unico bracciolo, destro o sinistro così come accade per i tavoli, le  Chaise longue e le sedie a dondolo.

Nel 2015  il tema dell’allestimento per il Fuori Salone è il Marni Mercado de Paloquemao dal nome dell’omonimo mercato di di Bogotá, Colombia. Il progetto  premiato con il “Best Impact” del Milano Design Award vedeva protagonisti i coloro sgargianti della frutta. Anche qui ogni pezzo era unico e declinato in diversi colori. I frutti sono interpretati come sculture in metallo e pvc e possono essere contenitori, o oggetti decorativi per il centrotavola. Intorno a una tavola conviviale venivano presentate  le nuove sedute Marni, in metallo e intrecci di pvc colorato e sgabelli di varie forme, intrecci e colori completano la collezione.

Nel 2016  la nuova collezione di design viene presentata  nella sala da ballo: Marni Ballhaus. In esclusiva per il Salone del Mobile 2016 vengono presentate le poltroncine, le chaise longue e le sedie a dondolo che si abbinano a tavolini, lampade e vasi di diverse dimensioni realizzati in metallo, legno e fili di PVC intrecciati a mano in brillanti combinazioni di colore. Gli oggetti ancora una volta vennero interamente realizzati in Colombia .

L’allestimento del 2019 era invece Marni Moon Walk ed aveva come tema un ipotetico sbarco sulla luna ed invitava i visitatori ad esplorare mondi lontani attraverso complementi d’arredo e oggetti di design. 

I visitatori potevano toccare da vicino una serie di prodotti inediti, realizzati anche attraverso l’utilizzo di materiali mai esplorati prima. Questi prodotti erano ancora una volta  frutto dei lavori di artigiani colombiani che collaborano da tempo con il brand. Tavolini, panche, coffee table e sgabelli dipinti a mano, collezione di bottiglie e bicchieri in vetro soffiato, tappeti dalle trame geometriche e complementi d’arredo realizzati in metallo e PVC. Ma anche delle coloratissime sedie a dondolo e lampade che riproducono bizzarre navicelle spaziali. Gli oggetti  potevano essere acquistati durante l’esposizione e parte dei proventi ricavati dalla vendita di questi oggetti sosteneva una iniziativa benefica rivolta all’infanzia, la Fondazione OTB per finanziare  il progetto “Future Brain” nel reparto di neuro-oncologia pediatrica dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma.