Le incursioni nel design di Jean-Paul Gaultier

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Personaggio di spicco nel mondo della moda, lo stilista francese Jean-Paul Gaultier è colui che  abbiamo scelto questo mese come rappresentante nel nostro viaggio nel lessico tra moda e design. Chi meglio di lui poteva interpretare il termine “ribelle”  . 

Fin dalla sua prima collezione, realizzata nel 1981, il suo stile viene definito “irriverente”. Questo lo porta ad essere conosciuto come l’ ex-enfant terrible (bambino terribile) della moda francese per molto tempo.

Una carriera lunga, iniziata nel 1970 come assistente di Pierre Cardin e proseguita negli anni facendo sempre parlare di se. Celebre la collaborazione con Madonna, per la quale ha creato capi iconici, come il reggiseno a cono o il body nero indossato durante il brano Vogue. Ha disegnato anche abiti per film famosi, tra cui Il quinto elemento di Luc Besson. 

Il suo genio creativo si è cimentato anche nel mondo del design di prodotto. Gaultier ha collaborato infatti anche con Roche Bobois, vestendo prodotti celebri con il suo stile o disegnando prodotti inediti.

Dal 2010, Roche Bobois vanta una collaborazione privilegiata con lo stilista che ha realizzato diverse collezioni di mobili e oggetti di arredamento. Una partnership che si è prolungata nel corso del tempo rivelando la comune storia che lega la moda e l’arredamento, ponendo l’accento sullo sguardo creativo e originale di Jean Paul Gaultier associato al savoir-faire di Roche Bobois.

Una collaborazione celebrata nel 2015 con la mostra itinerante «Jean Paul Gaultier», una retrospettiva dedicata ad uno dei creativi francesi più influenti degli ultimi decenni. A proposito della sua collaborazione con Roche Bobois , Jean Paul Gaultier ha detto: “Vestire mobili per Roche Bobois è stata un’avventura entusiasmante che mi ha permesso di esplorare nuovi territori creativi. Amo lavorare con le modelle come con i mobili, che hanno anche il vantaggio di non lamentarsi se li si punge! …”

Il prodotto di design più noto è il divano Mah Jong, disegnato nel 1971 da Hans Hopfer e proposto nelle collezione del brand francese con tessuti disegnati da Gaultier. C’è la versione Matelot, che richiama il tema del viaggio, attraverso l’emblematica tela marinara che la riveste. E sulla sua scia, la versione Couture, dove ciascuna delle sei grafiche è un’allusione all’immaginario collettivo: Dentelle, Calligraphie, Billet, Foulard, Kiss e Tatoo capitoli di un romanzo di haute couture da leggere, “cullati” dal matelassé.

Ma c’è anche il divano Profile di Roche Bobois di  Roberto Tapinassi & Maurizio Manzoni, rilanciato alcuni anni fa in versione tartan, con tessuto esclusivo Jean Paul Gaultier Kilt Bengale.

In collezione da Roche Bobois anche Malles , un edizione limitata 250 pezzi proposto sia come contenitore con ante, cassetti e specchio a ribalta, dotato di serrature a valigetta e maniglie,  sia in versione cassettiera “Dizianier” con 9 cassetti.

Originale Ben Hur ,riedizione di Roche Bobois della poltrona disegnata nel 1993 e parte della collezione creata da Gaultier nel 2010 ispirata ai carri romani .

Nel campo dell’interior design, oltre alla collaborazione con Roche Bobois c’è anche quella iniziata nel 2012, con la Maison
Lelièvre per la creazione di tessuti di lusso. Da allora sono state sviluppate 7 collezioni di tessuti e accessori, nell’eccellenza del know-how della Maison Lelièvre e del talento dello stilista Jean Paul Gaultier .

Nel 2017 Lelièvre, ha lanciato la sua prima collezione di carte da parati Les Papiers, firmata proprio da Jean Paul Gaultier. La collezione sublima i motivi più iconici di Gaultier. Gli sfondi sono stati lavorati al centro di una distorsione di materiali, colori e forti rilievi. 15 sono i riferimenti a motivi iconici declinati in ben 42 colori, per questa collezione di carte da parati.

Nel 2019 è stata lanciata una nuova collezione di carte da parati Un monde parfait . Ci si può immergere nel mondo pieno di vita degli oceani, o delle stelle cadenti, per scoprire nuovi pianeti e sogni.‎ Questa collezione rappresenta un mondo in cui il minerale, il vegetale e l’animale convivono armoniosamente.