Maison&Object Rising Talent Awards: Designer from China

Pubblicato il Di in Approfondimenti

E’ iniziata venerdì 18 maggio l’edizione 2019 di MAISON&OBJET l’appuntamento internazionale dei professionisti dell’art de vivre, dell’arredamento e del design.

La fiera parigina sarà aperta fino  al 22 al Parc des Expositions de Paris Nord Villepinte, l’evento  offre due volte l’anno nuove fonti d’ispirazione, decodificando le tendenze di oggi e di domani. Ed è proprio di talenti ciò di cui parlano due appuntamenti imperdibili di questa manifestazione.

Il primo è quello con il Designer of the Year, quest’anno assegnato al tedesco Sebastian Herkner. Il secondo è quello con Rising Talent Awards che dopo  Regno Unito, Italia e Libano sarà la Cina a far conoscere i suoi talenti emergenti.

La giuria selezionatrice dei RISING TALENTS di quest’anno era composta da designer londinese Tom Dixon, famoso per i complementi d’illuminazione e di arredo, dell’industrial designer  Luca Nichetto, da Lyndon Neri e Rossana Hu, dello studio di architettura interdisciplinare con sede a Shanghai Neri&Hu;  dallo scultore e artista, Qu Guangci, fondatore e direttore artistico del marchio di design X + Q Art, noto per le sue sculture artigianali in edizione limitata; da Liu Xu, presidente della China National Interior Decoration Association e da Xing Tong-He, già capo architetto di Shanghai Xian Dai Architectural Design (Group) Co. Ltd., uno dei più grandi studi di architettura al mondo.

Il processo di selezione di quest’anno si è focalizzato su cinque giovani designers indicati dai membri della giuria dei Rising Talents Awards, più un giovane designer selezionato tramite Call For Entry. I RISING TALENTS che conoscere a Parigi nel 2019 sono Frank Chou, Chen Furong, Mario Tsai, Hongjie Yang, Ximi Li e Bentu. Esempi perfetti della sintesi tra talento, profondità emotiva e creatività, questi sei designers hanno in comune l’innovazione e l’energia che infondono nel loro lavoro. Alcuni preferiscono un approccio incentrato sulla Cina, altri invece hanno assorbito influenze multiculturali studiando, lavorando e vivendo all’estero. Ma tutti sono impegnati a definire un nuovo linguaggio cinese nel design.

Conosciamoli…

Frank Chou dopo la laurea alla Beijing Forest University in scienza e ingegneria dei materiali, con particolare attenzione alla scienza e alla tecnologia del legno, ha viaggiato tra la Cina e l’Europa, accumulando esperienze internazionali nel settore della progettazione, dell’ingegneria e del commercio di mobili. Nel 2012 ha fondato Frank Chou Design Studio, editore di pezzi funzionali eleganti e duraturi che pur rappresentando il pensiero cinese contemporaneo bilanciano perfettamente le esigenze degli stili di vita attuali e futuri dell’oriente. Frank ha attirato l’attenzione di tutto il mondo partecipando a fiere internazionali di design e collaborando con marchi globali, sia come designer che come consulente strategico.

Le sue ultime collezioni riflettono una profonda raffinatezza nel design thinking: la ‘Middle Chair’, una seduta minimale ma confortevole è ispirata alla tradizionale sedia di bambù cinese; il divano modulare ‘Combo’ è realizzato con tecniche di imbottitura a mano tradizionali, rese attuali da argute combinazioni di pelle, lana e tessuto; o ancora il tavolo geometrico ‘Stack’, con la sua finitura screziata color ottone, un punto di contatto tra i mondi di architettura e arte.

Chen Furong – fondatore del marchio di illuminazione, arredo e complementi WUU – progetta collezioni senza tempo, orientate alla ricerca e caratterizzate dalla fusione di tecniche artigianali con una visione modernista.

Ha fondato il suo studio di Xiamen nel 2014 e più tardi nello stesso anno ha partecipato al programma Artisanship Revival della rivista Homeland, lavorando a stretto contatto con personalità dell’artigianato locale a Fuzhou, approfondendo l’interazione tra tecnologia e artigianato tradizionale.

Le collezioni WUU includono le lampade aerodinamiche come ‘Touchable Light’ con componenti ad incastro che consentono una regolazione personalizzata, e i magnifici vasi minimalisti in alluminio ‘Morandi’, ispirati alle nature morte di Giorgio Morandi. Tra i mobili si fanno notare il tavolo ‘Axisdall’impianto solido ma raffinato, lavorato utilizzando un unico pezzo di alluminio, e il grande tavolo ‘Blueprint’ (2.1m x 1m) con la sua superficie trasparente e le gambe in alluminio massiccio.

Mario Tsai è industrial e product designer il suo pensiero si basa sul fatto che preferisce “usare meno, progettare meglio”. Dopo avere frequentato la Beijing Forest University, dove si è laureato in Furniture Design and Manufacturing, Mario ha viaggiato per la Cina e il Nepal sperimentando diversi stili di vita. Si è trasferito a Hangzhou nel 2013 e lì ha aperto un negozio con suo fratello minore, per poi fondare nel 2014 il Mario Tsai Studio. Da allora ha lavorato con clienti provenienti dalla Cina e dall’Europa e ha partecipato a fiere del mobile a livello globale.

Le sue sono collezioni tattili e propongono un’estetica pulita e moderna. Sostenibilità e ricerca sui materiali sono fondamentali, così come l’impegno a ridurre l’uso eccessivo di materia prima e a migliorare sia la società che l’ambiente . Le sue opere  includono un ‘Pig Side Table’ ispirato a tubi in alluminio e la solida ed efficiente scrivania ‘Pure Desk’.

Hongjie Yang è nato e cresciuto in Cina ma poi  ha proseguito gli studi negli Stati Uniti e alla Design Academy di Eindhoven, in Olanda, dove ha conseguito il Master in Contextual Design. Dopo aver vissuto e viaggiato all’estero negli ultimi 12 anni, attualmente vive nei Paesi Bassi. Le sue opere potenti, che esplorano il divario tra natura e cultura, il generato e il costruito, sono state ampiamente esposte tra Stati Uniti, Francia, Paesi Bassi, Svizzera, Germania, Italia e Cina.

I pezzi più celebri di Hongjie sembrano modellati dalla natura, ma a un’ispezione più ravvicinata risulta evidente che anche la tecnologia ha avuto un ruolo nella loro creazione. Le sue opere accoppiano linee affilate con una texture materica che sembra scivolare via, quasi un residuo di un altro pianeta. Il suo specchio in alluminio ‘Synthesis Monolith’, il coffee table e la panca hanno forme organiche ma anche elaborate, ritraendo un arco evolutivo che parte da un contesto storico primitivo e procede verso un futuro più semplice ed elegante.

Ximi Li, che vive attualmente a Shanghai, ha conseguito il Bachelor of Industrial Design presso la China Academy of Art di Shanghai e un Master in Design del mobile al Politecnico di Milano. Ha lavorato per designers del calibro di Andrea Branzi e Luca Trazzi in Italia e, al suo ritorno a Shanghai, è entrato a far parte di Neri & Hu, ricoprendo il ruolo di Chief Designer per sei anni. Nel 2016 Ximi ha aperto il suo studio di design Ximi Li e lanciato il suo marchio di arredamento URBANCRAFT.

Le linee di prodotto di URBANCRAFT includono il premiato tavolino da toilette ‘Jiazhuang’ (“dote”) in acciaio, pelle e quercia ispirato alla tradizionale scatola cinese per i gioielli; la semplice ma elegante collezione in acciaio in-ossidabile, noce e specchio ‘Yuan’ (“cerchio”); e il tavolino / mobile per la tv ‘By 3’ costruito con piani ad incastro in vetro e marmo.

Il design director Chen Xingyu ha fondato il marchio di design Bentu insieme a Xu Gang, Peng Zeng e Chen Xingguang nel 2011.Il suo studio con sede a Guangzhou è noto per la sperimentazione, l’esplorazione e l’innovazione: coniugando materiali ecocompatibili con appeal commerciale ha stabilito un approccio che ha vinto numerosi premi, tra cui un Red Dot Design Award 2017.

L’ultima collezione di Bentu ‘Terrazzo’  ricicla i rifiuti ceramici e offre nuovi spunti per un’industria del mobile sostenibile nella città di Foshan, il più grande centro dell’industria ceramica del mondo. La collezione guarda alla trama originale dei conglomerati e utilizza cemento, residui di pietra e scarti di ceramica per creare oggetti come il ‘Yuan Plantpot’ e le lampade a sospensione ‘Tu’ e ‘Planet’. Della stessa collezione, il tavolo in gres porcellanato di Bentu offre tre dimensioni per il piano e cinque altezze delle gambe, in combinazioni multiple.

Sebbene i loro stili possano divergere molto, è chiaro che questi sei talenti stanno definendo nuovi standard, in equilibrio tra esigenze creative e commerciali.