My Life. Margaux Bricler, Andrea Hess, Valeria Manzi

Pubblicato il Di in Approfondimenti

Nasce a Venezia D3082 – WOMAN ART VENICE, un nuovo spazio di ricerca e incubatore artistico, che ospiterà mostre e residenze, interamente dedicate all’arte al femminile. In occasione dell’apertura della 58^ Biennale d’Arte di Venezia, mercoledì 8 maggio (press preview: martedì 7 maggio alle ore 16; opening su invito ore 18), inaugurerà la prima mostra: My Life. Margaux Bricler | Andrea Hess | Valeria Manzi. Tre artiste internazionali, tre voci di risonanza europea, unite nel racconto della propria esperienza di vita, intrecciata a quella della professione artistica. Una narrazione lirica, che è insieme personale e globale. L’intento dello spazio D3082, chenasce tra le mura della casa dello studente Domus Civica, è di ospitare annualmente un evento dedicato alla creatività femminile multidisciplinare, in uno spazio espositivo non convenzionale: il visitatore non accede allo spazio, ma è la mostra ad inserirsi nel tessuto cittadino e nei percorsi quotidiani, sfruttandole tre grandi vetrate dell’edificio novecentesco. Un “padiglione urbano” che ha come intento quello di far uscire l’esposizione dalle mura perimetrali, per dialogare direttamente con la città. Per raccontare questo nuovo progetto sono state invitate tre artiste, che hanno fatto propria questa iniziativa: tre autrici europee, diverse per poetica, carriera professionale e mezzo espressivo, qui unite dal curatore Andrea Del Guercio nella mostra dal titolo MY LIFE: il racconto della propria vita personale e professionale.

La francese Margaux Bricler (1985), la tedesca Andrea Hess (1967) e l’italiana Valeria Manzi (1970) sono state invitate a predisporre, nel tempo di un soggiorno veneziano, il racconto per immagini della propria esistenza d’artista, articolando e interpretando questo particolare spazio espositivo.

Il processo di frammentazione, la narrazione poetica, ridisegnata in un caleidoscopio della propria esperienza di donna e di artista, caratterizza il lavoro delle tre autrici qui in mostra. S e Margaux Bricler -fotografa, scultrice e video artista- pone l’attenzione sul ‘mettere a nudo’ la propria esperienza fisica, Andrea Hess -pittrice e scultrice- si sofferma sulla dimensione affettuosa di una umanità posto ai margini del sistema sociale. Valeria Manzi, scrittrice e artista dell’incisione, una tecnica attribuita al lavoro maschile, distribuisce e rivela la frantumazione iconografica della sua esistenza, contrassegnata dall’impegno nella poesia.

L’esposizione e il progetto si pongono in sintonia e continuità alla dimensione di incontro internazionale tra gli artisti, in pieno spirito della Biennale, ma anche un’esperienza specifica di un ambiente, quella della casa dello studente, vissuto dalle nuove generazioni universitarie; sono ragazze provenienti da diverse parti del mondo, con storie e vissuti differenti, che qui sperimentano la convivenza, la reciproca conoscenza, il confronto con l’altro, la coesione. A partire da settembre 2019, le giovani artiste potranno candidarsi tramite il bando (e la successiva valutazione della commissione incaricata) alla residenza d’artista della durata di 3 mesi, a cui farà seguito la possibilità di esporre il proprio lavoro negli spazi di D3082, durante la Biennale Arte del 2021.

Il progetto intende inserirsi nella lunga tradizione di Venezia di sostegno ai giovani artisti -grazie all’Accademia di Belle Arti, ad istituzioni e gallerie che investono nel lavoro di emergenti- andando ad arricchire il panorama delle residenze d’artista, investendo in un segmento ancora poco rappresentato: quello della creatività femminile. Allo stesso tempo, si intende restituire a Venezia un’immagine lontana dalla mera visione speculativa, ridefinire il suo ruolo di cardine nel panorama nell’arte contemporanea, uno spazio di ricerca e centro culturale che vede il suo apice durante La Biennale ma che, in realtà, è viva e fiorente tutto l’anno. Da un’idea di Marco Luitprandi, designer titolare di Nuovostudio, la Domus Civica aggiunge così un nuovo tassello al suo impegno nel sostegno alle giovani. La casa dello studente nasceva, infatti, quasi 100 anni fa, come un convitto universitario femminile situato a Venezia e gestito dall’associazione no profit A.C.I.S.J.F: l’intento sociale è quello dell’inserimento e il sostegno di studentesse, lavoratrici lontane da casa, ma anche donne vittime di abusi, allontanate dal nucleo familiare, accogliendole in un contesto educativo disponibile e familiare.