“The art side of Kartell” i 70 anni di Kartell

Pubblicato il Di in Approfondimenti

Si è conclusa il 12 maggio la mostra “The art side of Kartell” che celebrava il  settantesimo anniversario dell’azienda. La mostra è nata da un progetto di Ferruccio Laviani, che ne ha firmato la curatela insieme a Rita Selvaggio. Era ospitata all’interno delle prestigiose sale dell’Appartamento dei Principi di Palazzo Reale a Milano.

Nel corso della sua storia, Kartell, azienda leader nel campo della “cultura dell’abitare”, ha posto la sua attenzione al tema della ricerca, dell’innovazione e dei processi evolutivi della tecnologia. Qualità, design, prodotto industriale hanno tracciato il percorso partendo dagli oggetti di funzione per uso domestico che hanno rivoluzionato la storia del design del dopo guerra, fino alla realizzazione dei più sofisticati prodotti che combinano tecnologia produttiva e materiali innovativi.

Il dialogo costante tra arte e design che il marchio ha saputo alimentare in questi 70 anni era la traccia narrativa per un percorso espositivo che si snodava in undici stanze ciascuna caratterizzata da una identità acquisita dalla combinazione di memoria e contemporaneo. Servendosi di una serie di associazioni visive e semantiche, il denso percorso espositivo “The art side of Kartell” si snodava come una drammaturgia di informazioni multiple che, al di là della memoria convenzionale degli oggetti, creava narrative ibride e trasversali non cronologiche.

Non è un caso che l’itinerario di questo ampio racconto si dispiegasse nel corpus dell’Appartamento di Riserva all’interno del Palazzo Reale di Milano, un brillante modello di abitazione regale ottocentesca. Progettato dall’architetto di corte Giacomo Tazzini e decorato da popolose maestranze di pittori e ornatisti, l’appartamento rappresenta un eccellente esempio dello stile “Restaurazione” che, proveniente direttamente da Vienna, inaugura il gusto “borghese” dell’abitare.

E’ nella sequela di queste stanze che “The art side of Kartell”, raccontava le evoluzioni del linguaggio dell’arte e l’evoluzione contemporanea e speculare del design Kartell. Immersiva e vibrante, la mostra indagava le visioni di ieri del “futuro” attraverso oggetti, esperienze e modelli di sapere collettivo, materiali d’archivio e immagini in movimento, pittura, installazione e performance, documenti, prototipi e nuove commissioni in una dialettica che associa processi analitici e formali.

Per dare continuità al progetto espositivo ed esportarne i contenuti inoltre la mostra è filmata con la tecnologia 360 gradi con elementi interattivi di realtà virtuale e focus sulle opere e resa visibile negli store e sul sito Kartell.