FOG Triennale Milano Performing Arts

Pubblicato il Di in Eventi

Curioso, internazionale e pluridisciplinare: queste sono le direzioni che meglio si prestano a descrivere la seconda edizione di FOG Triennale Milano Performing Arts, il festival di Triennale Teatro dell’Arte dedicato alle espressioni più importanti e innovative nel campo delle arti dal vivo (teatro, danza, musica, performance). Nato lo scorso anno per restituire un respiro internazionale a Milano – avanguardia in Italia, che può contare su una popolazione straniera residente in costante aumento – il festival si colloca in perfetta continuità con la mission di Triennale Teatro dell’Arte, iniziata con la direzione artistica di Umberto Angelini nel 2017. Proseguendo il discorso sullo sguardo e sulla visione, come strumento in grado di indagare la molteplicità di prospettive e punti di vista, FOG pone infatti ancora una volta al centro l’apertura e la pluralità dei linguaggi e dei formati con una programmazione diffusa in città. Un festival di grandi ospiti, coproduzioni prestigiose e giovani talenti, per mostrare la grande performing art internazionale e dare nel contempo a Milano un ruolo di punta nella dinamica europea del settore. Per questo, FOG sceglie ancora una volta di mettere in connessione l’intera filiera culturale della città, dal mondo dell’Università a quello dell’arte, del design e dell’architettura e di valorizzarne al meglio il patrimonio artistico e culturale, per posizionarla insieme alla Lombardia al centro di una rete di collaborazioni attive a livello nazionale ed internazionale, capaci di inscrivere Triennale Milano nella mappa delle eccellenze europee anche nel campo delle performing arts. I numeri della seconda edizione di FOG Triennale Milano Performing Arts confermano questa vocazione all’apertura, mantenendo le promesse e rilanciando ancora una volta in termini di trasversalità e di varietà della proposta: 32 tra spettacoli, performance e concerti tra cui 10 prime assolute, 6 prime nazionali, 11 Paesi coinvolti, 11 coproduzioni e 4 produzioni targate FOG per 84 repliche complessive nei 3 mesi di programmazione previsti. Il cartellone di FOG rispecchia perfettamente quella commistione di generi che, sfumando i confini disciplinari, rende i contorni della proposta artistica di Triennale Teatro dell’Arte difficili da incasellare: da qui il nome FOG (nebbia in lingua inglese), che vuole essere un segno di scoperta e un richiamo ad un paesaggio dove i sensi si amplificano e si pongono in ascolto, dove la visione si fa poetica, incerta e immaginifica. Un omaggio all’immaginario milanese che, in questo 2019, non poteva che riflettersi in un omaggio al genio di Leonardo Da Vinci, di cui si svolgono le celebrazioni per i 500 anni dalla morte: la nebbia è infatti un fenomeno che Leonardo scoprì e osservò a lungo durante il periodo di residenza a Milano, e che influenzò profondamente la sua qualità pittorica.

Tanti i ritorni importanti al Teatro dell’Arte per questa seconda edizione di FOG Triennale Milano Performing Arts, a cominciare da quello che segna l’opening del 15 marzo con un vero e proprio evento: la prima assoluta di The Night Writer. Giornale notturno, nuovo atteso lavoro di uno degli artisti viventi più importanti al mondo, Jan Fabre .

Un cartellone articolato e composito, fatto di ospitalità ma anche di tantissime produzioni e coproduzioni nazionali e internazionali (15 in totale), ad affermare il ruolo di FOG come luogo privilegiato di sostegno produttivo, scouting e scoperta, capace di sostenere artisti di punta nel campo della creatività emergente, consolidando l’unicità della Triennale di Milano come Istituzione culturale plurale sul modello dei più importanti centri europei.