Il colore del futuro nel design? Per Noroo, quello che cambia con i ritmi della natura.

Pubblicato il Di in Eventi

Per la prima volta in Italia alla Design Week nel distretto Ventura Centrale Noroo,
azienda coreana leader nel settore delle vernici. Non un colore definito, ma uno fluido che cambia con i ritmi della natura, come i movimenti di Sole, Luna e Terra che producono le maree. Questa la tendenza del colore nel design che verrà presentata per la prima volta in Italia da Noroo, che ogni anno con il Noroo International Color Trend Show – seminario dedicato al Colore e Design che coinvolge esperti di fama mondiale in vari settori come l’architettura, e il design, tra cui l’architetto Mario Bellini, per fornire soluzioni creative – delinea il futuro del colore nel design, nell’arte e nella cultura.

“Siamo abituati – commenta l’azienda – ad avere ogni anno un colore ben definito e saturo che detta la tendenza; in realtà oggi nel design è più giusto parlare di un colore che viene “creato” dalla natura e dall’ambiente circostante: è un colore “fluido” che si adatta e viene modificato dall’ambiente”.

Il colore del futuro è interpretato artisticamente dalla mostra Tides – Maree, nel distretto Ventura Centrale che trae ispirazione dalle stratificazioni del tempo, pulsazioni e sincronie dell’universo, che l’uomo non è più in grado di sentire o percepire chiaramente. Un’interazione fra colore e natura che si manifesta in percezioni sensoriali in sinergico contatto con l’ambiente che ci circonda.

Parte di questo cosmo interconnesso è la complessa danza della gravità fra Luna, Terra e Sole, che qui produce sulla Terra le Maree. Durante la bassa marea, l’acqua si ritira rivelando un misterioso paesaggio solitamente nascosto, con pozze riflettenti e sagome curiose. Un’esperienza da cogliere al volo, in cui tempo, colore e luce diventano fluidi, come l’oceano.

Due gli artisti protagonisti dell’installazione Tides – Maree: il coreano Kwangho Lee e lo studio danese Wang & Söderström.

Kwangho Lee propone 100 sgabelli modulari della serie The Moment of Eclipse. Ciascun sgabello a forma di eclisse forma un’unione con lo sgabello vicino, dando origine a catene di infinite e intriganti variazioni. Kwangho Lee parte da una riflessione sul proprio rapporto con gli oggetti, conferendo nuovi significati e funzioni agli oggetti quotidiani. Oggi, mentre presenta continuamente nuove serie di lavori, Lee sviluppa questo approccio scoprendo le particolarità dei materiali diversi che si incontrano: marmo con marmo, rame con smalto, acciaio con acciaio. Kwangho Lee descrive i suoi lavori come il fotogramma del momento dell’unione.

Wang & Söderström, l’altro duo di creativi, presenta nella mostra un paesaggio ultraterreno con colori da sogno, trasmettendo l’impressione di essere nel centro di un’eclisse solare. Per i visitatori sarà come passeggiare durante la bassa marea, immersi in luci e colori cangianti, riflettersi nelle pozze e scoprire oggetti e sculture su un terreno inconsueto e con nuove prospettive.

Wang & Söderström è uno studio artistico e di design con focus sulle esplorazioni digitali/fisiche e sulla costruzione, che ambisce a creare esperienze inaspettate, stimolando la mente attraverso la matericità e la tecnologia. I suoi componenti sono Anny Wang, designer spaziale e di arredi, e Tim Söderström, architetto. Già dall’inizio della loro collaborazione, la loro esperienza nel software tridimensionale si è sviluppata diventando una pratica artistica che ha rotto i confini delle rispettive discipline, estendendosi al di là dei limiti di arte e design.