L’omino di niente Di Gianni Rodari Illustrato da Olimpia Zagnoli

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Dal 3 al 13 ottobre 2019 l’Ente per il patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia ospita al Magazzino delle Idee, in collaborazione con Edizioni EL e Barcolana 51, l’esposizione di 14 tavole del racconto L’omino di niente, tratto dal capolavoro Favole al telefono (1962) di Gianni Rodari, illustrate da Olimpia Zagnoli, artista italiana molto affermata a livello internazionale e autrice del manifesto della prossima Barcolana. Allestita in Sala convegni, l’esposizione L’omino di niente sarà ad ingresso gratuito e per l’occasione, dal 3 al 13 ottobre, la mostra Vivian Maier, The Self-Portrait and its Double, anch’essa visitabile al Magazzino delle Idee, avrà un ingresso ridotto a € 4. Quello illustrato da Olimpia Zagnoli è un album effervescente, giocoso e divertente che Edizioni EL pubblica quest’anno, in occasione del centenario della sua nascita nel 2020, per riscoprire un poeta, uno scrittore, un visionario come Gianni Rodari, che ha regalato al mondo opere indimenticabili. Non è un caso che questa mostra abbia luogo a Trieste. Perché in città ha sede la maggiore casa editrice italiana specializzata in libri per ragazzi, Edizioni EL, che utilizzando anche i marchi Einaudi Ragazzi e Emme Edizioni oggi pubblica tutta l’opera di Gianni Rodari.

E perché un’incredibile coincidenza ha reso naturale e inevitabile la collaborazione con Barcolana. L’omino di niente esce infatti in libreria proprio nei giorni che precedono la 51° edizione della regata, di cui Olimpia Zagnoli è stata scelta quale artista per la realizzazione del manifesto. L’esito di questo casuale e fortunato incontro è, grazie all’intervento di Erpac, l’esposizione delle tavole dell’album da lei realizzato: un tributo a Rodari e un modo per dare a Trieste un ruolo da protagonista nelle celebrazioni di questo importante centenario, che da qui, idealmente, prende avvio. Olimpia Zagnoli è la perfetta interprete delle regole del gioco rodariano. Surreale demiurga di un mondo dove il niente prende forma e colore, assumendo geometrie psichedeliche e quell’inconfondibile – e irresistibile – tavolozza brillante che è il suo marchio di fabbrica.

Gianni Rodari, infatti, è uno di quei classici che non hanno mai finito di dire ciò che hanno da dire: dagli anni Sessanta a oggi le sue storie e filastrocche continuano a divertire i piccoli, commuovere gli adulti e ispirare i grandi artisti. C’era una volta un omino di niente. Aveva il naso di niente, la bocca di niente, era vestito di niente e calzava scarpe di niente. Si mise in viaggio su una strada di niente che non andava in nessun posto. Incontrò un topo di niente e gli domandò: – Non hai paura del gatto? – No davvero, – rispose il topo di niente… È una storia un po’ surreale. L’ha scritta Gianni Rodari, l’ha illustrata Olimpia Zagnoli. Non proprio un libro di niente.