Objects, Stories

Pubblicato il Di in Eventi, News

Da sempre i designer sono abituati a progettare quello che sta intorno all’uomo e al suo abitare. Sedie, poltrone, vasi, specchi, lampade e molto altro: oggetti vicini, che fanno parte della nostra vita e della nostra storia come veri e propri personaggi, custodiscono segreti e raccontano le storie di chi li ha disegnati e prodotti e le intrecciano con quelle di chi li possiede o solamente di chi li desidera. Una combinazione magica e virtuosa che il mondo del design fatica spesso a raccontare, sentendo però la necessità di rendere presente ciò che è assente o difficilmente raccontabile. Un vero e proprio esperimento, affidato da Tacchini al curatore Davide Fabio Colaci, che afferma: “Attraverso questo esperimento proviamo a raccontare quel rapporto simbiotico tra oggetto, prodotto d’arredo e le persone che lo hanno pensato, prodotto e in fine vissuto, raccontando con il linguaggio del teatro la biografia inedita di un oggetto. Un aspetto che il mondo del design fatica spesso a rivelare”. Il teatro Arsenale, con la regia di Marina Spreafico, nella sua tradizione di teatro sperimentale, concentrerà in un unico “spazio allestito” gli oggetti di Tacchini e le loro storie, mescolando arredi, attori e pubblico con il loro vissuto. Brevi sketch e pillole drammaturgiche che a rotazione s’intrecceranno con le storie dei prodotti della collezione. In un’atmosfera misteriosa e surreale prenderanno corpo delle “storie nella storia” tra informazioni reali e pura fantasia, descrivendoci la visione che gli oggetti hanno della nostra vita umana.

Objects, Stories : Teatro Arsenale, via C. Correnti 11, Milano

• 23 gennaio: première su invito

• 24 e 25 gennaio: spettacoli gratuiti aperti al pubblico per prenotazioni: prenotazioni@tacchini.it Tacchini è una filosofia. Dietro ogni oggetto c’è una storia e dietro ogni storia c’è una persona. Questo progetto racconta l’essenza del nostro lavoro quotidiano: ci innamoriamo dei nostri prodotti, delle loro storie e delle storie di chi li costruisce, di chi continua a fare le cose a mano, in modo tale che questa storia possa continuare, possa essere trasmessa dal designer al produttore e dal produttore al futuro proprietario del prodotto. E poi continuare ancora. Per Tacchini ogni progetto è il punto di tangenza tra esperienza e ricerca, passione e sentimento, arricchiti poi dal trascorrere del tempo nei luoghi dell’abitare, dove ognuno di noi interagisce con il proprio vissuto: in una staffetta continua tra presente e memoria.