Michael Anastassiades Designer of the Year 2020 alla fiera di Parigi

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Michael Anastassiades è il Designer of the Year di Maison & Objet 2020. Era il 2007 quando il designer lanciò il suo omonimo marchio di illuminazione proprio a MAISON & OBJET. Nel frattempo è diventato uno dei più poetici e prolifici progettisti  di prodotti per l’illuminazione e non solo. Nel suo lavoro, il designer cipriota usa forme e volumi semplici: come la sfera, la linea o il cerchio al fine di creare un linguaggio ricco ed emozionante. L’illusione della semplicità dei suoi disegni è tratto distintivo ed è cosa non di facile da ottenere. Ha studiato come ingegnere civile e successivamente ha intrapreso un master in design industriale al Royal College of Art. Nel 1994 ha aperto il suo studio con sede a Londra e nel 2007 ha fondato il suo omonimo marchio.

Anche se è noto soprattutto per progetti di’ illuminazione, ha progettato con lo stesso rigore e chiarezza in tutto campi: mobili brand come B&B Italia, Herman Miller, Cassina; bicchieri per Lobmeyr; speakers per Bang & Olufsen; un progetto pubblico in Mint Street, Londra; una fontanella per il Victoria & Albert Museum.

Molti dei suoi lavori sono nelle collezioni permanenti dei principali musei: al Museum Of Modern Art di New York, l’Art Institute of Chicago, al Victoria & Albert Museum di Londra, al MAK di Vienna, al Crafts Council di Londra e a al FRAC Centre di Orléans in Francia.

Quanda parla dei suoi progetti, Anastassiades ritiene che per progettare una luce, bisogna innanzitutto  abbracciare l’oscurità. Le luci per lui sono la fonte di calore e ciò che lo affascina di più è il bagliore.

Quando progetta una luce, prende in considerazione che una lampada è spenta l’80% delle volte, quindi diventa fondamentale capire come è l’oggetto quando è spento. Nella sua visione, una lampada non è mai un oggetto isolato perché deve interagire con il suo ambiente.

E’ sempre stato attratto dalle lampade, ma era consapevole che nessuna compagnia lo avrebbe fatto assumerlo fino a quando non si fosse fatto un nome.

Invece di scoraggiarsi, decise quindi di prenderlo lo sviluppo e la produzione dei suoi progetti da solo. L’ avvio del suo marchio gli ha dato la possibilità di testare i confini e il design senza compromessi. Quando ha iniziato a collaborare con un brand lo ha fatto con Flos per cui ha presentato quattro collezioni decisamente scultoree. Nel 2014 ha lanciato per Flos IC Lights e String Light e nel 2018 With the lamp Overlap e Arrangements. Aveva inaspettata libertà di inventare, e poteva contare sulla competenza dell’azienda per sperimentare soluzioni tecniche che fino a quel momento non gli era stato possibile. 

Michael Anastassiades  ricerca l’essenza di un oggetto nei suoi progetti: ci vuole molto impegno per rendere qualcosa semplice. La semplicità incoraggia la curiosità e la curiosità porta alla partecipazione e all’interazione, caratteristica costante di tutti I progetti di Anastassiades. Un esempio è The Fleet Drinking Fountain, che nasconde il aspetti tecnici senza compromettere l’estetica. 

Per Michael Anastassiades è importante il concetto di sostenibilità. Crede fermamente che dovremmo circondarci di oggetti che dureranno molto tempo, un aspetto su cui il mondo del design dovrebbe essere meno miope.

Il suo desiderio è progettare a lungo termine e in effetti i suoi oggetti sono prodotti senza tempo loro.

Come abbiamo detto MAISON & OBJET è stata la prima fiera in cui Michael Anastassiades ha presentato il suo brand. È stato un momento importante per lui, un’opportunità per definire e sviluppare l’identità del suo marchio. A Maison & Objet 2020 fino al 21 gennaio, sono esposti per la prima volta 16 dei suoi lampadari in un allestimento inedito e suggestivo.