LIVING PLACES Simon architecture prize 2020: Call for entries

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‘Living Places’ Simon Architecture Prize è un’iniziativa Simon che ha avuto il supporto e la consulenza della Fundació Mies van der Rohe da quando è iniziata. La prima edizione di questo premio biennale è stata lanciata nel 2016 nell’ambito della celebrazione del centenario dell’azienda. Da allora ha incluso candidati provenienti da oltre 15 paesi, tra cui Messico, Polonia, Francia, Germania, Regno Unito, Italia, Portogallo e Spagna, tra gli altri. Ciò ribadisce l’aspetto internazionale della competizione.

L’obiettivo di questo premio è quello di evidenziare quei progetti di architettura (inclusi interni, spazi pubblici e architettura del paesaggio) la cui eccellenza migliora la capacità degli spazi di promuovere il comfort dei suoi abitanti. Architetture che si trasformano in spazi di qualità superiore per le persone nella loro vita quotidiana: lavorare, imparare, aspettare, giocare … Architetture in cui vivere.

Le due categorie del premio sono Collective Places e Personal Places, e riflettono l’interesse per l’architettura progettata tenendo presente il punto di vista dei residenti, incentrata sulle esperienze che mettono alla prova gli spazi, nonché i loro progetti e le loro scelte.

La giuria di questa edizione comprende l’architetto e ricercatore per l’habitat sostenibile Anupama Kundoo; artista e regista Louise Lemoine (Parigi-Roma); l’architetto Victor Jaime (Productora), uno dei vincitori della precedente edizione di Living Places con il progetto per il Centro Cultural Teopanzolco; Ana Luisa Soares, critica e relatrice dell’emergente studio di architettura portoghese Fala Atelier; Il lighting designer croato Dean Skira, che sostiene che “la luce non è importante per l’architettura, ma per le persone che la abitano”, e infine Salvi Plaja, Simon Design Director. La giuria selezionerà 5 finalisti per ogni categoria e 1 vincitore per ciascun gruppo di finalisti. I progetti vincitori riceveranno un premio in denaro di € 10.000.

Nel 2018, il premio per la categoria Personal Places è stato assegnato a Boom House immobiliare a Cardedeu, per il progetto dell’architetto Lluís Alexandre Casanovas Blanco.

Il premio Collective Places è stato consegnato a Isaac Broid + Productora, dal Messico, per il Centro Cultural Teopanzolco, a Cuernavaca, in Messico.

I vincitori della prima edizione nel 2016 sono stati la società francese Lacaton & Vassal, che ha ricevuto il premio nella categoria Personal Places per il loro progetto di trasformazione di 530 case a Bordeaux (Francia). Nella categoria Collective Places, il premio è stato assegnato allo studio di architettura Flores & Prats per la Beckett Room di Barcellona (Spagna).