Posterheroes: i vincitori della nona edizione

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Gli organizzatori del concorso – l’AssociazionePLUGe FAVINIsvelano i 40 poster selezionati dalla giuria internazionale, che, valutando la creatività, le competenze tecniche dei partecipanti e la coerenza con il tema di quest’anno degli elaborati, ha scelto i manifesti che saranno oggetto di mostre, eventi e produzioni editoriali.

Oltre ai 40 autori selezionati, gli organizzatori hanno scelto, all’interno di questa selezione, il primo classificato, che riceverà anche un premio in denaro di 2.500€: si tratta di Davide Falzone, che ha realizzato il poster dal titolo “Does this still work?”.

Durante la nona edizione, sono stati ricevuti 3.500 poster provenienti da 117 Paesi del mondo, decretando così il record di numeri rispetto a tutte le edizioni svoltesi dal 2010 – anno di inizio del concorso – sino ad adesso.

Lo smart working, il lavoro freelance, la lotta alle discriminazioni in ambiente lavorativo, sono alcuni dei temi che Posterheroes: Humans at work ha proposto per il dibattito di quest’anno, invitando la comunità creativa globale ad una riflessione sugli scenari futuri del mondo del lavoro e sul ruolo di un’occupazione dignitosa nella vita delle persone e nello sviluppo sostenibile della società.

I temi del contest, le cui tempistiche si sono estese ai giorni dell’emergenza sanitaria globale, sono diventati ancora più cruciali e hanno spinto gli organizzatori ad estendere la deadline per consentire a tutti di partecipare e soprattutto per riflettere sulle ripercussioni globali osservate sul mondo del lavoro. A tal proposito, tra le iniziative di comunicazione intraprese, il contest ha lanciato la campagna social #heroesfromthecouch: una rubrica quotidiana grazie alla quale il canale Instagram di Posterheroes è diventato la vetrina per contributi visual di illustratori e graphic designer provenienti da tutto il mondo che aiutassero a diffondere i messaggi “stay home”, “stay safe” e “keep social distancing” durante il periodo dell’adozione delle misure di contenimento del contagio dovuto a Covid-19: ironia, poesia visuale ed escamotage grafici per sentirci vicini durante il lockdown.

Oltre ai contributi ricevuti dai partecipanti, l’iniziativa ha nominato alcuni “ambassador” tra gli artisti professionisti presenti nel proprio network che hanno realizzato dei poster fuori concorso sul tema collaterale del futuro del lavoro dei creativi, evidenziando le proprie aspirazioni, le responsabilità di chi lavora nel campo della comunicazione e il ruolo sociale del graphic designer.

Il concorso promuove da sempre il graphic design e l’illustrazione quali mezzi espressivi a servizio della comunità, in grado di amplificare le potenzialità dei messaggi e stimolare un dibattito costruttivo in relazione ai temi di rilevanza internazionale che hanno un impatto sugli scenari futuri. In questi anni infatti le tematiche del contest hanno spaziato dal futuro delle energie all’integrazione, passando per le implicazioni del cibo e il diritto ad amare. A maggior ragione, in questo periodo di cambiamenti socio-politici che superano i confini nazionali, gli organizzatori hanno ritenuto molto utile poter proporre un confronto aperto e consapevole sulle possibili modalità di lavoro e di formazione che comprendesse sia gli strumenti, sia i nuovi paradigmi.

Link al video con i poster selezionati.