Willie Doherty: Where / Dove

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Fondazione Modena Arti Visive presenta Where / Dove, prima personale dell’artista nordirlandese Willie Doherty (Derry, 1959) in un’istituzione italiana, che si terrà nella sede espositiva della Palazzina dei Giardini dal 6 novembre 2020 al 31 gennaio 2021.

La mostra, curata da Daniele De Luigi e Anne Stewart, è co-prodotta da FMAV e dall’Ulster Museum di Belfast, dove verrà ospitata da febbraio 2021. Realizzata con il sostegno del British Council nell’ambito della UK/Italy 2020 Cultural Season dal tema “Being Present” (Esserci), offre una panoramica della carriera di Doherty attraverso opere fotografiche e video focalizzate sul tema dei confini, dai lavori degli anni Novanta fino a una nuova video installazione commissionata per l’occasione.

Willie Doherty è un artista noto a livello internazionale per il suo lavoro fotografico e videoinstallativo, che ha avuto origine nella sua personale esperienza del conflitto nordirlandese vissuta a Derry, sua città natale. Situata all’estremità occidentale dell’Europa, al confine tra Regno Unito e Irlanda, Derry è un luogo dove la complessità storica e politica ha modellato l’esperienza fisica e psicologica del paesaggio. Doherty affronta, in modo particolarmente acuto e tagliente, temi inerenti l’eredità del colonialismo e del conflitto e le linee di frattura, tanto reali quanto percepite, che dividono gli individui e le comunità. Il suo uso del paesaggio per evocare un senso di instabilità e incertezza, attraverso una complessa stratificazione di riferimenti, è uno degli aspetti più dirompenti della sua pratica. Doherty utilizza questo genere artistico per esplorare la persistenza dei traumi individuali e collettivi e le ripercussioni sul presente. Più recentemente, l’artista ha esteso il suo sguardo ad altre aree geografiche contestate, come il confine tra Stati Uniti e Messico, dove l’innalzamento condotto in modo sistematico di un muro crea un’illusione di controllo, strumentalizzando e rinsaldando una falsa sensazione di forza e sicurezza.

Willie Doherty, Remains, 2013. Video installazione a canale singolo, colore, stereo surround 5.1. Durata: 15’. Courtesy l’artista

Sebbene il concetto di confine – sia esso concreto o immaginario – abbia sempre avuto un ruolo cardine nella pratica artistica di Willie Doherty, per la prima volta viene messo esplicitamente al centro di un suo progetto espositivo, con l’intento di indurre lo spettatore a mettere in discussione le proprie convinzioni sul suo valore e significato, rivelandone la complessità e i numerosi risvolti politici, sociali e psicologici. Questo avviene, non a caso, in un momento storico in cui la tematica dei confini è di un’attualità sempre più stringente non solo nel Regno Unito, a seguito dell’uscita dall’Unione Europea che traccerà nuovamente la frontiera con l’Irlanda, ma anche a livello globale in un’epoca segnata da migrazioni e pandemie.

In copertina: Willie Doherty, Dead Pool II, 2011. C-print montata su alluminio, 122×152 cm. Courtesy l’artista e Kerlin Gallery, Dublino