C’era una volta. Le vetrerie del ‘900

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“Vetro e Disegno. Il processo creativo nelle storiche vetrerie muranesi del ’900” — il progetto espositivo a cura di Caterina Toso ospitato fino al 31 dicembre negli spazi di InGalleria / Punta Conterie Art Gallery — aderisce al programma di #TheHeartOfGlass, la quarta edizione del festival internazionale The Venice Glass Week in programma dal 5 al 13 settembre 2020 a Venezia, Murano e Mestre. Curata da Caterina Toso, storica del vetro ed erede dell’Archivio della Fratelli Toso, Vetro e disegno ripercorrere decennio dopo decennio Murano in quello che è stata nel secolo scorso: una fucina di idee, di arte, di innovazione ma anche straordinario e operoso hub produttivo e commerciale su scala internazionale. Un periodo epico di grande fermento artistico e culturale che rivivrà giovedì 10 settembre alle ore 18.00 nella sale di InGalleria attraverso i racconti e le curiosità di “fornasa” di alcuni degli ultimi protagonisti di un’epoca unica per la storia del vetro e di Murano nel mondo. “C’era una volta, Le vetrerie del ‘900″, questo il titolo dell’incontro, sarà coordinato dalla curatrice con lo stimolo di entrare nella vita delle fornaci dell’epoca.

Che rapporto c’era tra i disegnatori e i maestri? A che età si cominciava a lavorare? Come si passava dall’essere un “garzonetto” ai livelli successivi? Come funzionavano le collaborazioni con gli artisti, i disegnatori, gli architetti? Guardando le opere esposte: c’è ancora qualcuno in grado oggi di lavorare in questo modo? Secondo voi, quello che mancano sono le idee dei disegnatori, le mani dei maestri o entrambi? Disegno o manualità? Non sono che alcune delle domande che animeranno la serata, un vero e proprio viaggio a ritroso nella storia dell’isola e del suo fare. Un momento raro come rare sono le apparizioni pubbliche dei protagonisti dell’incontro.

Tutt’attorno la mostra con i suoi meravigliosi disegni, i materiali di archivio e gli oltre 50 vetri artistici realizzati tra gli anni ’10 e ’80 del Novecento dalle vetrerie locali selezionate dalla curatrice: Fratelli Toso, Barovier&Toso, SALIR, Venini, AVEM, Seguso Vetri d’Arte, Vetreria Aureliano Toso, Vistosi, Galliano Ferro. Così nelle parole di Caterina Toso: “Nove vetrerie, per ognuna abbiamo scelto quelle che in qualche modo sono le opere più iconiche della loro produzione artistica nel corso dei decenni – le abbiamo disposte in ordine cronologico per meglio evidenziare quelle che sono le similitudini stilistiche dovute al periodo di produzione (mode e tendenze) ma anche per sottolineare le diversità produttive proprie delle vetrerie, lo stile che le ha rese a turno celebri nel corso del secolo scorso. A quasi ogni opera abbiamo affiancato il corrispondente disegno originale per meglio capire e per meglio approfondire il ruolo del disegno nel processo creativo delle opere in vetro. Un rapporto quello tra il disegnatore e il maestro, di collaborazione, non un processo a senso unico: il disegno da solo, l’idea da sola, non sono sufficienti per creare un’opera d’arte – sono necessarie le esperte mani del maestro, la sua esperienza, la sua conoscenza della materia. Una conoscenza che deve essere approfondita dal disegnatore, dall’artista stesso che altrimenti, senza conoscere la materia vetro e il modo di lavorarla, non può creare un disegno da tradursi in un’opera d’arte.

“ Le opere in mostra, tutti vetri originali, provengono da importanti collezioni private italiane e straniere tra cui la Collezione Holz del tedesco Lutz H. Holz e degli eredi Vistosi. In alcuni casi vennero presentate a La Biennale di Venezia, in altri si tratta di opere meno conosciute: un design inedito di Hans Stoltenberg Lerche originale realizzato dalla Fratelli Toso o le vetrate disegnate da Vittorio Zecchin per le porte della ditta SALIR. Un percorso dal quale emergono i nomi di alcuni grandi designer del vetro novecentesco, da Tomaso Buzzi a Fulvio Bianconi, da Ercole Barovier a Dino Martens. I disegni, così come il materiale d’archivio esposto, provengono dai depositi delle vetrerie di Fratelli Toso, Barovier&Toso, SALIR, A.Ve.M e Galliano Ferro e dalla Fondazione Giorgio Cini e il Centro Studi Vetro con i disegni di Venini, Seguso Vetri d’Arte e Aureliano Toso.

Vetro e Disegno — Il processo creativo nelle storiche vetrerie muranesi del ‘900 è corredato da un catalogo a cura di Caterina Toso con la grafica di Designwork. Tra le sue pagine si possono leggere le parole di Marc Heiremans, uno dei più rilevanti ricercatori ed esperti del vetro muranese del ‘900.