Si rinnova anche per il 2020 il sodalizio tra Alcantara e il Museo nazionale delle arti del XXI secolo, nato nel 2011 per esplorare le illimitate potenzialità e le molteplici capacità espressive del materiale.
Per la terza edizione di Studio Visit – programma che ogni anno invita un designer di fama internazionale a dialogare con l’opera di uno o più maestri della collezione permanente del MAXXI per restituirne una propria personale visione – Konstantin Grcic si confronta con un intero filone da lui rintracciato negli archivi del MAXXI Architettura, quello della cosiddetta “architettura fantastica”.
![](https://www.arredativo.it/wp-content/uploads/2019/12/Konstantin-Grcic_©MarkusJans_9-1024x722.jpg)
Il personale lavoro di ricerca del designer tedesco indaga il percorso di alcuni autori accomunati da una forte propensione alla visionarietà, concentrandosi, da un lato, su un ingegnere e due architetti italiani attivi nel secondo Dopoguerra – Sergio Musmeci, Giuseppe Perugini e Maurizio Sacripanti – e dall’altro su un architetto libanese contemporaneo – Bernard Khoury.
Nella marcata tensione al progetto, che lambisce i confini dell’utopia, che li caratterizza, Grcic rintraccia un’idea di architettura a cui sottende un ottimistico coraggio creativo e una fiducia nelle potenzialità rigenerative del mondo sopravvissuto al periodo bellico.
Alcantara nasce nel 1972 da uno stesso avveniristico e positivo approccio, grazie alla visionarietà di un progetto ingegneristico capace di immaginare un nuovo materiale per un mondo futuro, le cui caratteristiche intrinseche di sensorialità, estetica e funzionalità, restano tuttora senza paragoni.
La fiducia nel progresso e nei possibili cambiamenti si fa così comun denominatore per una ricerca su architettura e alta tecnologia, piccola e grande scala, costruzione e materiali.
Il paesaggio fantastico che Grcic immagina per il MAXXI mette a dialogo i capolavori degli architetti presi in esame con un materiale unico, portando così alla luce altri potenti temi della nostra contemporaneità: il confronto tra naturale e artificiale e la relazione tra uomo e tecnologia. Ne derivano un’opera installativa e una mostra, curata da Domitilla Dardi, Design Curator MAXXI Architettura, che ricrea un ambiente visivo ai limiti tra realtà e dimensione surreale, dove accade che il microscopico inglobi il macroscopico.
La mostra Konstantin Grcic. L’immaginazione al potere sarà aperta al pubblico fino al 15 marzo, con ingresso gratuito.