VETRI DI-SEGNI E ALFABETI

Pubblicato il Di in Eventi

“L’interagire con personalità sempre diverse e diversi materiali ha alimentato la mia necessità di continua sperimentazione, per portare le capacità plastiche del vetro sempre più oltre, fino al limite costituito dal materiale associato: chiodi, posate, guaine e quanto di più curioso e stimolante abbia incontrato”.
Artista eclettico che ha fatto del vetro soffiato il territorio privilegiato della sua ricerca artistica e progettuale, Massimo Lunardon crea forme inconsuete e sorprendenti, alimentato dalla continua necessità di sperimentare le potenzialità di un materiale tanto versatile quanto vulnerabile.

La sua continua ricerca di sperimentazione, e di stili e stimoli sempre diversi con cui confrontarsi per dare al vetro ogni volta forme e contenuti nuovi, ha trovato terreno fertile nell’incontro con la Galleria Corraini, da sempre aperta alla creatività, all’innovazione e all’incontro tra le diverse discipline.

“C’è sempre stata la voglia di lavorare insieme per fare qualcosa di nuovo” racconta Lunardon “passavo in Galleria e Marzia e Maurizio subito mi chiedevano cosa potevamo inventarci, è una situazione che ti dà moltissima energia. Per questa occasione abbiamo pensato di raccogliere e rispolverare tutti i progetti, le idee, le mostre pensate insieme in questa bella collaborazione che va avanti ormai da un quarto di secolo. E ci siamo detti, perché non creare insieme ancora una volta qualcosa di nuovo?”

Numerosi i progetti e le mostre realizzate da Lunardon per la Galleria, tra cui 20 Vetri, Le storie di Mazanendaba, Oggetti ritrovati, una lunga collaborazione dalla quale nasce oggi la serie: Vetri di-segni e alfabeti. Una produzione di opere originali in tiratura limitata e pezzi unici, dove il filo conduttore è ancora una volta la contaminazione con artisti che lavorano con segni e stili diversi.

In Vetri di-segni e alfabeti sono le lettere dell’alfabeto e i disegni di quattro illustratori a essere da ispirazione per la creazione di una serie di oggetti in tiratura limitata.
Massimo Lunardon realizza un alfabeto in vetro da appendere al muro, dove ogni lettera è un pezzo unico e ha al suo interno elementi e materiali diversi, in una modalità tipica della sua produzione artistica. “Abbiamo poi pensato che sarebbe stato molto interessante lavorare con alcuni illustratori legati a Corraini – spiega Massimo Lunardon – io ho sempre collaborato con artisti, architetti, designer di ogni tipo e l’ho sempre trovato molto divertente e stimolante”. A partire da questa idea, Emiliano Ponzi, Yocci, Giacomo Bagnara e Massimiliano di Lauro hanno disegnato un oggetto o una forma astratta, che Lunardon ha usato come punto di partenza e di ispirazione per creare quattro diversi oggetti in vetro: vasi, bicchieri, contenitori in una tiratura di sette esemplari ciascuno, tutti accomunati da una loro particolare originalità.

In ogni oggetto convivono sia il segno degli illustratori, ben riconoscibile, che l’estro dell’artista, che ha a sua volta reinterpretato il disegno per creare una forma capace di prendere vita con la soffiatura. I disegni dei quattro illustratori, messi di fianco ai vetri, sono un’ulteriore testimonianza del processo di creazione dell’artista, che ha trasformato un segno a due dimensioni in un oggetto tridimensionale, lavorando una materia prima come il vetro, con tutti i suoi limiti e le sue potenzialità.

Le opere di Massimo Lunardon saranno esposte in Galleria Corraini a partire dall’8 dicembre, le visite sono possibili solo su appuntamento. Sui profili social della Galleria Corraini e di Corraini Edizioni sarà possibile vedere video, immagini e foto che raccontano il percorso di ideazione e lavorazione degli oggetti, fino alle opere finite. Un modo per visitare la mostra e il dietro le quinte della sua progettazione anche a distanza.